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Città del Capo-Londra non stop con una Panda

15 febbraio 2013

Due giovani inglesi hanno compiuto l'impresa a bordo di una Fiat Panda 0.9 TwinAir praticamente di serie.

Città del Capo-Londra non stop con una Panda

SFIDA A FIN DI BENE - Da Città del Capo a Londra con una Fiat Panda, attraverso Botswana, Zambia, Tanzania, Kenya, Etiopia, Sudan, Egitto, Libia e Tunisia, quindi Italia, Francia e arrivo in Inghilterra. Il tutto in un po’ meno di 11 giorni; non stop. È l’impresa compiuta da due inglesi Philip Young e Paul Brace che sono partiti il primo febbraio da Città del Capo con l’obiettivo di arrivare a Londra in poco più di dieci giorni. Scopo della spedizione: raccogliere fondi per l’organizzazione umanitaria Farm Africa che ha per obiettivo l’aiuto alle popolazioni rurali dell’Africa affinché coltivino la terra in maniera più efficace e redditizia.

fiat panda citta del capo londra 6

RITMO INFERNALE - La spedizione, dal sapore d’altri temi, è diventata anche una testimonianza dell’affidabilità della Fiat Panda. I due protagonisti dell’impresa hanno infatti hanno viaggiato ininterrottamente, percorrendo anche lunghi tratti su piste desertiche e strade con fondo sconnesso, ma la Fiat Panda non ha lamentato alcun problema. Alla fine i chilometri percorsi sono stati 16.576, al ritmo di circa 1.600 km al giorno, che significano una media oraria di 64 km/h. Un test davvero probante.

fiat panda citta del capo londra 3

MATERASSO COME OPTIONAL - La Fiat Panda dell’impresa è mossa dal motore bicilindrico di 875 cc da 85 CV con sistema di alimentazione TwinAir (interessante notare che il moderno e sofisticato sistema non ha lamentato problemi neanche nelle condizioni difficili delle piste africane). La vettura ha affrontato il viaggio in condizioni pressoché normali, con poche modifiche mirate alle esigenze particolari a cui andava incontro: un serbatoio supplementare, protezioni per la coppa dell’olio, due ruote di scorta, molle delle sospensioni rinforzate, presa d’aria per l’alimentazione spostata sopra il vano motore. Nell’abitacolo l’adattamento più vistoso è stato il materasso sistemato alle spalle dei due posti anteriori, per consentire ai due autori dell’impresa di riposarsi a turno.
 

 

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Ritratto di Flavio Pancione
15 febbraio 2013 - 13:11
8
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Ritratto di LucaPozzo
15 febbraio 2013 - 13:52
Redazione, va bene che si trova facilmente in rete, peró per completezza potevate metterlo un link al sito dell'organizzazione umanitaria. Sopperisco: http://www.farmafrica.org/
Ritratto di 52armando
15 febbraio 2013 - 14:20
1
qualche altro marchio crede di essere il meglio al mondo e cerca in tutti i modi di copiare le versioni della Panda - SI Rassegni la Panda è la mini utilitaria migliore del mondo- possono rispondermi su questo solo chi realmente ha guidato la nuova panda o ha fatto confronti diretti e non per antipatia e simpatia che in questo sito abbondano.- attualmente non posseggo ne panda ne una fiat ma alla verità (all'OVVIO) non ci si può contrapporre- ciao
Ritratto di Valerio Ricciardi
18 febbraio 2013 - 10:03
... capisco che il prodotto nazionale meriti di essere difeso (la nuova Panda è una macchina ben fatta e anche se a mio gusto la versione precedente era esteticamente più riuscita, la qualità di prodotto è ulteriormente cresciuta) ma toni del genere... nemmeno per un partito politico guidato da un populista di successo...
Ritratto di bugatti veyron
15 febbraio 2013 - 14:33
Grande Panda :) Un complimento anche ai due autori della spedizione!
Ritratto di panda07
15 febbraio 2013 - 14:44
1
la panda non delude mai!, è una piccola grande auto! indistruttibile e per tutte le esigenze!
Ritratto di tomkranick
15 febbraio 2013 - 14:54
Complimenti alla Panda e ai due ragazzi, che hanno compiuto una spedizione degna di Overland
Ritratto di TurboCobra11
15 febbraio 2013 - 15:27
benefica e per la resistenza. ...Saluti
Ritratto di Merigo
15 febbraio 2013 - 15:41
1
Scusate ma, a parte la noia di guidare per tutti quei giorni una Panda al ritmo di 1.600 km/giorno, perché il test è "davvero probante"? Che cosa si dovrebbe rompere in un'auto nuova in 16.576 km, oltre ai marroni dei due fachiri? Questi articoli sono sempre molto snob e razzisti, quasi che l'asfalto ci sia solo nella verde Europa, mentre in Africa ci sono ancora solo piste sterrate come quelle delle foto: ma quando mai! Personalmente sono stato per lavoro in Etiopia, Kenya e Zambia e non proprio ieri ma diversi anni fa, eppure le principali strade di comunicazione erano tutte asfaltate e direi discretamente bene, con quasi totale assenza di traffico e l'unico test nei viaggi lunghi era quello di ricordarsi di avere scorta di benzina perché non è come da noi che c'è un benzinaio ogni chilometro (ma già in Francia la densità è ben minore della nostra, e infatti la benza costa 1,5 €/L). Quindi dimenticate la prima foto con le pietre che spuntano dallo sterrato, perché non centrano nulla con la grande viabilità esattamente come da noi.
Ritratto di Montreal70
15 febbraio 2013 - 16:39
Dici? Basta venire nella mia Sicilia per vedere ponti crollati e strade alternative franate a metà, con buche di 40cm di profondità e due metri di larghezza ogni 100 metri.Figuriamoci se in Africa, ci siano oltre 16mila km di strada ininterrottamente asfaltata. Senza considerare che motori così raffinati, possono soffrire di qualsiasi minima variazione della qualità dell'aria di aspirazione. E poi, 16mila km in 11 giorni non sono assolutamente alla portata di ogni auto.
Ritratto di Merigo
15 febbraio 2013 - 16:56
1
Stiamo dicendo la stessa cosa. Io vivo al Nord e in montagna per di più e, con tutto il sale che spargono sulle strade d'inverno, tra pochissime settimane sarà un trionfo di buche, così come le strade sterrate sono sterrate per davvero. Ma le autostrade e le Superstrade sono in ordine. Così è in Africa, e guarda che anche là è il 2013: ci mancherebbe altro che la direttrice Nord-Sud non sia tutta asfaltata. Per trovare uno sterrato come nelle foto, i due hanno volutamente lasciato la strada principale, scattato due foto per fare l'effetto Overland e sono ripartiti sull'asfalto. Sarai d'accordo che 1.600 km/giorno si possono fare solo su strade asfaltate e, come ho già detto nel mio post precedente, senza il minimo traffico. Ma non mi fraintendere con il solito tifo e contro tifo che regna in questo blog andando subito in difesa della Panda. Quello che scrivo è indipendente dall'auto usata, e tanto meno voglio dire che la Panda non sia un'ottima macchina, voglio solo dire che un viaggio così è solo una gran rottura di marroni e nulla più e che c'è della malafede a farci vedere la solita pista sterrata con il solito furgoncino stracarico di persone e cose.
Ritratto di Montreal70
15 febbraio 2013 - 17:10
E' fuori dubbio che si sia volutamente enfatizzare la cosa per fare scena, però, nella mia ignoranza in materia, dubito che ci sia un'unica strada che attraversi tutto il continente. Comunque, so che le strade fanno pena in tutta Italia, ma il fatto è che qui da noi non ci sono neanche le autostrade. Guarda che fine ha fatto la strada più lunga della Sicilia, la più trafficata, una statale: http://www.youtube.com/watch?v=2dikgtA6m0Y
Ritratto di Montreal70
15 febbraio 2013 - 17:15
Ho visto un'auto
Ritratto di Montreal70
15 febbraio 2013 - 17:17
Oh, ma guarda un pò, non me l'hanno censurato. Scusa Merigo, la risposta verrà resa pubblica quando i capi l'approveranno.
Ritratto di Mario85
15 febbraio 2013 - 15:42
:)
Ritratto di MatteFonta92
15 febbraio 2013 - 15:58
3
Tanti complimenti ai due ragazzi inglesi, sia per la loro impresa, che per lo scopo della stessa, ma... c'è chi è riuscito a fare di meglio. Per esempio, nel maggio del 2007 due italiani compirono un viaggio Torino-Pechino (oltre 20.000 chilometri) via terra a bordo di una Fiat 500 R del 1973, anche in quel caso, in condizioni praticamente di serie, a parte qualche dettaglio indispensabile per il lungo viaggio, come per esempio delle gomme da fuoristrada. Credo che sia stato molto più difficile, ma anche più entusiasmante!
Ritratto di IloveDR
15 febbraio 2013 - 17:36
3
quei due ragazzi baresi con la 500 R fecero veramente un'impresa!!!
Ritratto di IloveDR
15 febbraio 2013 - 17:42
3
le iniziative umanitarie sono sempre lodevoli, ma fare 1600km. al giorno sulle piste africane...mahhh!!!!! Ho sempre seguito le spedizioni di Overland su Rai1 e in certe zone dell'Africa centrale riuscivano a fare anche meno di 100km: al giorno per colpa di piste allagate e piene di fango o impossibilità di attraversare i fiumi!!!
Ritratto di Valerio Ricciardi
18 febbraio 2013 - 10:00
Personalmente, sulla tole ondulee della Costa d'Avorio, a volte in un giorno se ne facevano dagli 80 ai 130, di chilometri. La media di 1600 km al giorno dimostra senza ombra di dubbio che han viaggiato sempre o quasi sempre, salvo qualche tratto caratteristico, su asfalto.Volete fare come gli americani, che quando vennero in Italia per i mondiali di calcio del '90 rimasero stupefatti nel vedere la metro A di Roma, i treni ad alta velocità e l'Olimpico con ala tensostruttura sopra? Loro si aspettavano famiglie con donne col grembiule e sei figli, al pianterreno, col marito che tornava a casa e si toglieva un vecchio cappello di feltro... quello avevan visto nei film del neorealismo... Non sto dicendo che NON VI SIANO anche zone con piste sterrate, anzi, ne trovate quante ne volete; ma si può attraversare tutta l'Africa per lungo senza uscire mai dall'asfalto, se non per far le foto.
Ritratto di kerium
15 febbraio 2013 - 19:14
Pensa se l'avessero fatto con VW Up! a quest'ora o dovevano ancora partire o erano già a fare benzina.. :-)))
Ritratto di gilrabbit
16 febbraio 2013 - 07:41
Credo che il test più probante per una macchina, senza allontanarsi troppo da casa, sià girare un anno per Roma. Se hai gomme ribassate da 17 in su rischi di spaccarle ogni minuto. Le sospensioni sono messe a dura prova dalle buche e avvallamenti vari. I sampietrini (selciato) svitano tutto il possibile e fano suonare la macchine come campanelli. Motore e cambio non hanno un attimo di relax e i freni sono tenuti in continua tensione dal rischio di incidente che c'è per ogni metro di strada. Credo che 20.000 km fatti per Roma equivalgono ai 100.000 di un qualsiasi altro posto del mondo....africa compresa.

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