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Come cambia il mondo dell’auto

Pubblicato 02 ottobre 2023

I repentini cambiamenti degli ultimi anni stanno trasformando il settore dell’automotive: vediamo quali sono gli scenari attuali e quelli futuri ai quali si tenderà.

Come cambia il mondo dell’auto

CAMBIAMENTI PROFONDI E GLOBALI - Sappiamo quanto gli ultimi anni siano stati difficili, fra pandemia da coronavirus, carenze di materiali critici e chip, blocchi della catena di approvvigionamento e impennate nei costi dell’energia, causati anche dall’invasione russa dell’Ucraina. Questi eventi hanno influito profondamente sul commercio e l’industria, compreso ovviamente l’automotive: l’autorevole ente certificatore TÜV Sud ha preparato uno studio che illustra i cambiamenti e le prospettive di questo settore così importante per l’economia e la vita delle persone.

RIPOSIZIONARSI AL MEGLIO - Una prima conseguenza di questi eventi è che i produttori di componenti di primo impianto (OEM), quelli aftermarket e fornitori di materiali si stanno impegnando a fondo per interpretare l’attuale, variegato panorama cercando anche di posizionarsi al meglio nei mercati emergenti. Queste tendenze sono più evidenti in Cina, nella UE e negli Stati Uniti ma si stanno manifestando anche in Paesi quali India, Giappone e Brasile. Nuove e importanti opportunità, sia per le nazioni che per le aziende automobilistiche che cercano di espandere la propria presenza a livello globale. Ma questi cambiamenti comportano delle sfide importanti perché un panorama così dinamico aumenta le complessità perché l’espansione in nuovi mercati comporta il soddisfacimento di requisiti aggiuntivi e il superamento di barriere linguistiche.

AUTOMOTIVE RESILIENTE - L’industria automobilistica mondiale ha dimostrato una notevole capacità di recupero: secondo i recenti dati di Statista, il fatturato mondiale delle attività di fabbricazione e produzione automobilistica è tornato ai livelli pre-pandemici: nel 2022 il fatturato globale si è attestato sui 2.950 miliardi di dollari, molto vicino ai 3.000 miliardi di dollari del 2019 e in aumento di quasi il 10% rispetto al minimo del 2020, l’anno pandemico che ha segnato 2.710 miliardi di dollari. Un recente studio di New Research Insights prevede per il mercato automobilistico globale un aumento con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 7,57% nei prossimi cinque anni, il cui valore passerà da 2.598 miliardi a 4.025 miliardi di dollari entro il 2027. Per quanto riguarda i veicoli elettrici, un rapporto di Allied Market Research prevede che il mercato globale dei veicoli elettrici realizzerà una crescita di oltre il 18% nel decennio, arrivando a un valore totale di oltre 823 miliardi di dollari entro il 2030. Questa crescita, unita al cambiamento tecnologico, apre inoltre le porte alle startup e a nuovi operatori le cui innovative tecnologie possono trasformare ulteriormente l’industria, dando le basi per future resilienza e crescita.

DIFFICOLTÀ CHE LASCIANO IL SEGNO - Anche se l’automotive ha superato bene la crisi, il triennio post-pandemico ha lasciato delle conseguenze. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha stimato per il 2023 un tasso di inflazione globale del 6,6%, in calo rispetto all’8,8% del 2022 ma ben superiore al 4,7% del 2021. Questo aumento dei prezzi ha rallentato la crescita economica globale, scesa dal 6% del 2021 al 3,4% del 2022 fino al 2,9% stimato per il 2023. L’inflazione ha comportato rilevanti aumenti dei prezzi per fornitori, produttori e clienti finali e nell’industria automobilistica aumentano i prezzi delle materie prime, dei componenti e dei pezzi di ricambio critici e sono saliti anche i costi dell’energia e quelli della manodopera. Questi aumenti si traducono in rincari dei prezzi dei veicoli, raddoppiati in 20 anni in termini di stipendi necessari per comprare un’automobile (qui la notizia). Si tratta di un ulteriore aggravio per i consumatori già alle prese con crisi economica e aumenti dei costi di cibo, energia e di tante altre voci di spesa.

QUALITÀ E CARENZA DI CHIP E MANODOPERA - Tra queste sfide, la più critica per l’automotive è stata la carenza di semiconduttori, chip e altri componenti elettronici, componenti ormai imprescindibili per il funzionamento delle moderne automobili semiautonome e connesse. Queste criticità hanno avuto come conseguenza un calo della qualità dei veicoli. Lo studio IQS (Initial Quality Study) 2022 di J.D. Power evidenzia un aumento dell’11% dei problemi di qualità segnalati per ogni 100 veicoli nuovi, un record nei 36 anni di questa ricerca. In molti casi questo è da imputare alle disfunzioni della catena di fornitura dovute alla carenza di chip e in effetti i problemi di qualità più ricorrenti nel Power Study hanno riguardato l’infotainment dei veicoli premium, ben più complesso rispetto a quello dei veicoli di massa. Gli utilizzatori (lo studio riguarda anche veicoli in leasing) di veicoli a batteria e ibridi plug-in hanno citato un maggior numero di problemi di qualità rispetto a quelli che usano automobili ad alimentazione tradizionale: probabilmente la loro elettronica ancor più sviluppata ha risentito di più delle difficoltà nelle forniture. Le complicazioni riguardano anche il reperimento di personale qualificato e in grado di padroneggiare le promettenti tecnologie avanzate che stanno guidando la crescita dell’automotive. Esse richiedono un nuovo livello di conoscenze tecniche ed esperienza a chi è coinvolto nella produzione e nell’assistenza automobilistica. Il lancio dei veicoli a batteria e poi la loro assistenza richiede competenze specialistiche che possono essere superiori a quelle attualmente in possesso dalla maggioranza degli addetti. La penuria di personale competete è in effetti comune nei settori incentrati su tecnologie nuove e in rapida evoluzione e a domanda di professionisti in queste aree tecniche avanzate potrebbe superare, anche nell’automotive, il numero di candidati disponibili.

LA SFIDA DEI REGOLAMENTI GOVERNATIVI - Fra queste sfide post-pandemia si inseriscono anche i governi e le agenzie di regolamentazione che in tutto il mondo spingono per regolamentare sempre più il settore automobilistico. Le norme sui veicoli automatizzati e autonomi fa notizia ma è la spinta a ridurre le emissioni di gas serra che sta avendo - e avrà - il maggiore impatto sull’automotive. Nella UE, ad esempio, la scadenza per la l’azzeramento al 100% delle emissioni locali è fissata al 2035, salvo aggiustamenti nel 2026 (qui per saperne di più), anche se i motori a combustione alimentati con E-Fuel potranno essere venduti dopo questa data. Il governo degli Stati Uniti ha adottato un obiettivo analogo per tutti i veicoli di proprietà dello Stato mentre la Cina ha l’obiettivo che gli EV rappresentino il 40% delle immatricolazioni entro il 2030. Queste regole sono le premesse perché i produttori spostino la loro attività di ricerca e sviluppo e di produzione verso i veicoli elettrici o a fuel cell. La dipendenza dalle batterie aumenterà ed è probabile che si arrivi a regolamenti e requisiti per il riutilizzo o lo smaltimento delle batterie al termine della loro vita.

LA CINA COME POLO PRODUTTIVO - Le aziende automobilistiche globali guardano sempre più alla Cina sia per sviluppo/produzione di veicoli elettrici e ad alta efficienza energetica sia per materiali e componenti critici correlati. Le aziende europee vedono uno spostamento in Cina anche come un modo per ridurre i costi energetici, aumentati anche per la guerra in Ucraina. La Cina offre ai costruttori anche una catena di approvvigionamento stabile e completa, cosa che le consente di produrre il 76% del totale globale di batterie per veicoli contro il 7% della UE. Il Paese del Dragone è diventato più attrattivo anche perché non è più necessario avere un socio cinese al 50% per investire: la BMW ha per esempio annunciato che produrrà una nuova X5 in partnership con Brilliance China Automotive Holdings (BBA). La Ford ha annunciato un’azienda con sede in Cina che si concentrerà sui veicoli elettrici e tecnologie di assistenza alla guida: l’azienda venderà direttamente ai consumatori e aprirà più di 100 punti vendita nel Paese. In parallelo si assiste a un veloce aumento delle esportazioni di auto cinesi a buon prezzo in Europa, cosa che destato sospetti di dumping (qui per saperne di più). In effetti (vedi grafico) la più grande esportatrice di auto elettriche fatte in Cina è Tesla, seguita da marchi europei di proprietà cinese (Geely, per esempio, ha i brand Volvo, Link& Co e Polestar) mentre non sono ancora molto presenti i marchi puramente cinesi: la situazione potrebbe cambiare - sta già cambiando - date le basse barriere commerciali della UE e i sussidi erogati anche per l’acquisto di veicoli elettrici importati.

USA CONTRO EUROPA? - La ricetta statunitense alla transizione prevede invece regolamenti e leggi che incoraggiano lo sviluppo della produzione interna del Paese, riducendo la dipendenza dai beni prodotti oltre confine, rafforzando l’industria aumentando inoltre le opportunità di lavoro dei cittadini. Tutto questo nasce dall’Inflation Reduction Act (IRA) dell’agosto 2022: esso prevede, fra le altre cose, che gli acquirenti di EV fabbricati negli Stati Uniti, che incorporano batterie e altri componenti lavorati, riciclati o assemblati negli USA, abbiano diritto a ricevere fino a 7.500 dollari di crediti d’imposta, eventualmente trasferibili al venditore come sconto. Questa normativa probabilmente aumenterà significativamente la richiesta di veicoli elettrici prodotti negli USA da parte degli automobilisti americani e quindi indurrà le Case statunitensi ad aumentare la produzione di EV qualificati per ottenere il beneficio. Rivian, per esempio, ha avviato i lavori per un nuovo impianto in Georgia: l’impianto, che dovrebbe iniziare ha produrre entro il 2024, ha la capacità di 400.000 veicoli l’anno e darà lavoro a 7.500 persone. Anche Fisker starebbe esplorando la possibilità di produrre EV negli States dall’anno prossimo ma le azioni dell’IRA potrebbero attrarre anche investimenti europei, con il Vecchio Continente preso fra i due fuochi della Cina e degli Usa.

La UE appare meno agguerrita e orientata a sostenere più l’innovazione che la produzione: la costruzione di una fabbrica di batterie negli States avrebbe sussidi fino a 800 milioni di dollari contro i 155 milioni erogati dall’Unione Europea mentre per l’idrogeno le sovvenzioni americane sono ora 5 volte quelle europee. Sappiamo di colloqui EU - USA perché i minerali europei possano godere dei sussidi dell’IRA (qui la notizia). Il 20 ottobre il presidente Biden incontrerà il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: in agenda la cooperazione tra Stati Uniti e Unione Europea nel sostegno all’Ucraina ma anche questioni legate all’energia e all’approvvigionamento di materie prime critiche necessarie alla transizione verde e digitale. Washington e Bruxelles lavorano ormai da mesi per finalizzare un accordo sui minerali critici, da chiudere entro la fine dell’anno, per raggiungere un accordo di libero scambio dei materiali essenziali per le tecnologie della doppia transizione. Non è difficile leggere fra le righe la volontà sia di contenere lo strapotere cinese nel settore (che la UE non ha saputo “leggere” negli anni nei quali si concretizzava) sia di distendere le tensioni create dall’Inflation Reduction Act.



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Ritratto di forfEit
2 ottobre 2023 - 11:48
-----Questi aumenti si traducono in rincari dei prezzi dei veicoli, raddoppiati in 20 anni in termini di stipendi necessari per comprare un’automobile-----. Vabbé, ma ora però abbiamo un bel (unico magari) schermo touch in plancia invece che tanti fastidiosi ergonomici tasti e pomelli; e poi si consideri che se ti tiene da grattarti l'orecchio fra poco l'auto lo farà per conto tuo grazie a tutta la sua serie di sensori, AI e attuatori vari obbligatori di serie (che però ""forse""" potrai escludere all'avviamento...)
Ritratto di forfEit
2 ottobre 2023 - 11:53
Aggiungo: ------.... la carenza di semiconduttori, chip e altri componenti elettronici, componenti ormai imprescindibili per il funzionamento delle moderne automobili. Queste criticità hanno avuto come conseguenza, un aumento dell’11% dei problemi di qualità segnalati per ogni 100 veicoli nuovi, un record nei 36 anni di questa ricerca...---- IMPOSSIBILE, l'elettronica non dà problemi, si sa; ci si figuri che non serve nemmeno periodicamente tagliandarle certe ""nuove"" auto per quanto siano scatole chiuse da poterci fare 200-300k km in totale spensieratezza
Ritratto di Bimmer87
2 ottobre 2023 - 12:21
È bello vedere qualcuno che passa 24h 7 giorni su 7 a commentare tutti gli articoli con un dispositivo touch lamentarsi delle auto perchè sono touch. E mo chi glielo spiega che oltre ai utilissimi dispositivi tecnologici arrivati negli ultimi anni sulle auto nessuno ti vieta di comprare una bella BMW M4 o Porsche 911 e divertirti ancora più di quanto fosse stato possibile farlo anni fa. Capisco poi la frustrazione di sapere che per una miserissima Picanto bisogna spendere pure in tagliandi mentre con una Tesla di manutenzione non c'è ne nessuna da fare se non i classici filtri dell'aria, liquido freni.
Ritratto di Miti
3 ottobre 2023 - 01:17
1
Bimmer, di nuovo hai giocato a PS fino tardi ? A ...ho capito ... la mamma ti ha comprato l'Asfalt 23. Mettiti le gocce negli occhi perché diventerai ceco. No , no per quello, no per quel... o anche per quello. E non stare troppo vicino agli schermi ... non stai davvero guidando.
Ritratto di TDI_Power
4 ottobre 2023 - 10:37
L'aumento esponenziale del prezzo delle auto, l'elettrificazione e tutte le migliaia di regole, regolette e divieti è tutto studiato per diminuire drasticamente il parco circolante, devi stare a casa il più possibile con il tuo monopattino nel raggio di tot km a 15minuti, questa sarà la nostra vita decisa dall'elite
Ritratto di Oxygenerator
2 ottobre 2023 - 12:02
Ehhh ma noi abbiamo il know how. Ehhh ma le auto elettriche esplodono. Ehhh ma le lavatrici non le vuole nessuno. Ehhhh ma come si stava bene col diesel. Ehhhh ora che vendono un’auto elettrica, tesla sarà già fallita. Ehhh ma il mondo dell’auto non cambierà mai. Ehhh quando c’erano i tastini sul cruscotto. Ehhh ma è meglio la panda. Io con la mia faccio il pieno in un minuto e vado senza sosta per 980 km. Ehhh non comprate per favore la 500 elettrica che ci rimetto. E via via, sempre a guardarsi il bu.. del kubo e gli altri, intanto a volare. Cosi va il mondo. O si corre o si parla.
Ritratto di Flynn
2 ottobre 2023 - 19:23
:-)))))))))))) e se si parla è fondamentale scaricare sempre e comunque le colpe agli altri !!!
Ritratto di Oxygenerator
3 ottobre 2023 - 08:12
:-))))
Ritratto di Miti
3 ottobre 2023 - 01:19
1
Oxy , ma stai bene? Guarda che nessuno non ha detto nulla...
Ritratto di Oxygenerator
3 ottobre 2023 - 08:32
…. certo. Oggi. Questo è solo il sunto delle minkiate dette dai vari pseudo commentatori. Forfeit con i suoi 30 nick. Gordo88, Volpe bianca, Er sentenza, Alsolotermico, realista, gasolone, etc etc e chi per loro. Sempre ammesso che non siano solo una o due persone multinick. Il sunto della visione assurda che queste persone hanno della realtà. I negazionisti. Quelli che la realtà è quella che vogliono loro e non deve cambiare mai. Non quella che è o che è in divenire nel prossimo futuro. Gente che poi scenderà in piazza a lamentarsi del diesel a 3 € al litro e del fatto che non potranno piú circolare con l’euro 5 a naftone. Gente che non crede a quello che viene detto dagli addetti ai lavori. Che non si accorge che la realtà è già cambiata, non che sta cambiando adesso. Gente che vive sperando che il mondo torni indietro a riprenderli. Perchè cominciare a muoversi e cambiate le proprie abitudini, per loro è impossibile. Gente in una situazione stagnante che non può, o non vuole muoversi. La loro speranza è quella di credere d’essere una fetta talmente importante della popolazione numericamente parlando , da costringere l’europa a cambiare direzione, costi quel che costi, per poter continuare a utilizzare la panda di 15 anni fa. Meglio se diesel, che fa piú kilometri. Gente dispostissima a farti morire, per mantenere le proprie comodità e i propri usi. Gente che pensa che l’automobile sia un diritto.
Ritratto di Oxygenerator
3 ottobre 2023 - 08:43
Gente che pensa che democrazia e libertà sia sinonimo di “ faccio quel kaz..o che voglio, quando voglio “. Gente che non conosce i propri diritti e i propri doveri, all’interno di una democrazia. Gente che pensa che libertà di movimento voglia dire libertà di possedere un’automobile privata. E non che è un cittadino libero di spostarsi coi mezzi che gli vengono forniti a livello pubblico, negli stati che lo consentono.
Ritratto di Miti
3 ottobre 2023 - 23:06
1
Solo che il @realista e la @Volpe bianco non sono d'accordo con te non vuol dire che non danno qualità a questo forum. Per tutto il resto del tuo discorso potrei contraddirti in tantissime cose. Ma ...mi fermo qui. Perché il discorso sarebbe troppo lungo. Faccio una sola affermazione... il diritto di avere un mezzo di trasporto penso che lo hanno tutti. Anche perché poi c'è un botto di pagare. Ma se vuoi una macchina e ti becco in strada senza tutto l'occorrente legislativo ciao ciao patente. Per almeno cinque anni e la confisca della vettura con la rottamazione immediata. Salvo , che un famiglia non c'è un'altra persona che guida. Se è così dieci anni di ritiro patente. Non cinque. Sul gasolio abbiamo capito che sei contro. Io pure perché doveva essere un carburante riservato al trasporto pesante. Ma , Oxy , i tuoi legislatori "democratici" hanno fatto questo possibile. Previo le campagna dei politici pagate con fiori di soldi e poi con leggi pro-case automobilistiche come "pagamento". Dare dei criminali alle persone lo considero esagerato. Se vuoi un mio consiglio, se posso...vacci più piano. La vita è bella... saluti.
Ritratto di Oxygenerator
4 ottobre 2023 - 08:11
Son tranquillo, non si preoccupi. Non ho detto che non danno qualità al forum. Peró se si danno dei dati a sensazione, ma non veritieri, puó capitare, ma si fa cattiva informazione. Siamo anche qui per aiutarci a scegliere, ad orientarci, a portare le nostre abilità e conoscenze per aiutare tutti noi. Essere solo contro o pro non ha senso. Sopratutto quando poi si ammette di parlare senza prima aver provato un’auto. Vanno bene anche le sensazioni personali, ma sopratutto per l’elettrico, prima almeno provarlo un po di volte. Per la sua affermazione : NON esiste nessun diritto ad avere un mezzo di trasporto, non solo in italia, ma in nessun paese del mondo. Voi date tutto per scontato. I diritti e i doveri di un cittadino sono scritti. Non esiste in nessuna carta dei diritti al mondo, il diritto al trasporto privato. È un diritto che vi siete inventati di sana pianta. Esiste in alcuni paesi democratici il “ diritto “ di avere il trasporto pubblico in zone densamente abitate. Cioè da un numero di abitanti in su. Sotto quel numero, neanche quello. Nessun diritto al trasporto privato. Il trasporto privato lei l’ha perchè se lo puó permettere. Se da domani per paradosso smettessero di costruire auto, lei non puó andare da un giudice e impugnare la normativa e ottenere che le venga reso un suo diritto. Perchè, quel diritto, è inesistente. Smettete di mettere in giro fake. Le regole e i pagamenti fanno parte del fatto di scegliere, personalmente, di possedere un’automobile.
Ritratto di Miti
4 ottobre 2023 - 12:09
1
Capito, Oxy , è giusto tutto quello che hai detto. Ovviamente un'auto si deve provare. Incluso l'elettrica. Comunque quando mi "prendo" con la tua BMW non l'ho faccio perché la non c'è qualità. Ovviamente che c'è , ci mancherebbe. A me non piace il design. Ma non solo la tua, e una cosa che riguarda tutto questo nuovo settore, Tesla inclusa. Come design , sottolineo. Di sicuro prima o poi mi arrenderò anche al progresso. Questo è poco ma sicuro. Saluti.
Ritratto di forfEit
2 ottobre 2023 - 12:03
No, vabbé, mi scuso per il commento ter, ma questa non potevo lasciarla scorrere: ----Le aziende europee vedono uno spostamento in Cina anche come un modo per ridurre i costi energetici, aumentati anche per la guerra in Ucraina---- Ma come, non si riesce a risolvere il tutto facendo noi invece qua grazie alle sole rinnovabili (fv in primis) ??? Nuoooo, inkretibbbile, glie li facciamo fare in Cina col petrolio (e gas) preso a prezzo di convenienza, che noi """""giustamente"""" li si è rifiutato tali idrocarburi. Ed NB Lo dicono le aziende europee del settore, non (solo) pinkopallyno della sezione commenti di AV
Ritratto di Bimmer87
2 ottobre 2023 - 12:23
Abbastanza ipocrita questo tuo commento, visto che lo hai scritto con un dispositivo alimentato ad elettricità e Made in China.
Ritratto di Tistiro
2 ottobre 2023 - 12:32
Finché si legifera per favorire gli altri non mi stupisce che le aziende vadano a produrre fuori. Che schifo. Della serie occhio non vede cuore non duole...se inquini in cina ok, se inquini qua ti multo. Bene tutti a produrre in cina poi i 12milioni di dipendenti dell indotto li manterrà pantalone europeo.
Ritratto di Bimmer87
2 ottobre 2023 - 12:34
Ahahahaha, il bello che vi lamentate ma poi guidate le Fiat Tipo fatte in Turchia e le 500 fatte in Polonia. Che ipocriti......
Ritratto di Oxygenerator
2 ottobre 2023 - 12:42
Vero.
Ritratto di Edo-R
2 ottobre 2023 - 13:31
@bimmero guarda che Tistiro non parla dell'Italia nello specifico nè di Fiat.
Ritratto di Nonmenefreganiente Dellevostreopinioni
2 ottobre 2023 - 12:39
tra narrazione dei media e realtà (guardarsi in giro andando per strada) la differenza è sensibile, io resto seduto sulla riva del fiume e attendo...
Ritratto di Alsolotermico
2 ottobre 2023 - 12:48
Si stava meglio quando si stava peggio...Si.. che quelli erano bei tempi per l'automotive!!!!
Ritratto di Volpe bianca
2 ottobre 2023 - 13:02
Mentre fino a poco tempo fa per scegliere un'auto nuova ci mettevo cinque minuti, oggi dopo mesi non so ancora cosa prendere. Tra design improponibili, interni inguardabili, prezzi fantasiosi, marchi irriconoscibili, marchi nuovi che spuntano come funghi, mild, full, plug, elettriche, blocchi, scadenze, restrizioni alla circolazione, non sono mai stato così in difficoltà. Mi siedo anch'io sulla riva del fiume ad attendere..
Ritratto di Oxygenerator
2 ottobre 2023 - 14:13
Attenzione ad attendere sulle rive dei fiumi. C’è molto umido ed a una certa, mentre si attende, è facile diventar cibo per funghi ….:-))))
Ritratto di Volpe bianca
2 ottobre 2023 - 14:22
Ahahahaha ma è più facile che sia io a mangiare loro!
Ritratto di Oxygenerator
2 ottobre 2023 - 14:24
Vero. :-)))))
Ritratto di Volpe bianca
2 ottobre 2023 - 14:40
Battute a parte, ovvio che non si può attendere all'infinito, ma per ora..
Ritratto di Miti
3 ottobre 2023 - 01:43
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2018...Kia Ceed la più accessoriata sui 27k. Oggi , la stessa auto 36.600. Non credo che servono altre parole. La cosa che non capisco... Se questo settore sta così bene di salute ... non dimenticando il rifiuto di tutte le case di qualche settimana fa di ristrutturare l'intero settore...parole loro solo un paio di anni fa quando erano già sul Marte dal punto di vista automobilistico, auto ecologiche dappertutto, colonnine a migliaia, etc...etc...dicevo , se questa settore sta così bene perché tutti intorno a loro stanno male? Al inizio dell'anno si sparavano cifre di crescita da malati mentali. Ben oltre il 3%. Ad oggi ... magari nel 2026 vedremo un 1,5%. A scusate, parlavano degli stipendi dei manager. Mi scusa ... appena letto un articolo che mi fa accapponare la pelle , non a da fare con l'automobile..."Gli stipendi dei sindaci hanno già registrato una crescita significativa con l’entrata in vigore due anni fa della norma, che stabiliva aumenti “per il 45% nell’anno 2022 e per il 68% nell’anno 2023”, oltre a incrementare anche le indennità a vicesindaci, assessori e presidenti dei consigli comunali. A partire dal 2024 la paga percepita dai sindaci dei grandi Comuni italiani sarà in media il doppio, arrivando a toccare anche il 159% in più rispetto al 2021. Lo prevede la Legge di Bilancio 2022 approvata dal Governo Draghi, che ha parametrato lo stipendio dei primi cittadini ai presidenti di Regione, mettendolo in rapporto alle dimensioni della popolazione del Comune che amministrano." Oxy , non iniziare bastonarmi !!! Era per dire ... so che non ha da fare col discorso della crescita qualitativa spettacolare del comparto automobilistico mondiale.
Ritratto di Oxygenerator
3 ottobre 2023 - 08:49
Ha ragione. Ma se non gli si da questi stipendi, i soldi invece di prenderli dallo stato, li prendono dai privati. E li ti può andar bene o malissimo.