TRIONFO - Stephane
Peterhansel ha vinto sulla
Peugeot 2008 DKR (
qui sopra) la
Dakar 2016, massacrante rally di durata iniziato lo scorso 2 gennaio e corso fra Argentina e Bolivia. Il pilota francese ha completato la gara in 45 ore, 22 minuti e 10 secondi, precedendo all’arrivo il qatariota Nasser Al-Attiyah (+ 34 minuti e 58 centesimi) ed il sudafricano Giniel de Villiers, lontano 1 ora, 2 minuti e 47 secondi. Sébastien Loeb, sempre su Peugeot 2008 DKR, è giunto nono, staccato di oltre due ore, ma può comunque dichiararsi soddisfatto per aver conquistato il maggior numero di vittorie di tappa: l’ex fenomeno dei rally si è imposto quattro volte, cogliendo l’ultimo sigillo nella tappa conclusiva. Carlos Sainz, terzo pilota Peugeot, ha dovuto alzare bandiera bianca per colpa di un problema meccanico. Il trionfo di Peterhansel sancisce anche il ritorno alla vittoria della Peugeot, ventiquattro anni dopo l’ultima affermazione e, ancora più incredibile, con una vettura a sola
trazione posteriore contro le altre concorrenti a trazione integrale.
SEI E SEI - Il successo conferma l’aura da invincibile che Peterhansel si è guadagnato nel corso della sua lunghissima carriera: il 50enne di Échenoz-la-Méline, specialista di enduro, ha vinto la gara per sei volte a cavallo di una motocicletta (1991, 1992, 1993, 1995, 1996, 1998) e per sei volte a bordo di un’automobile (2004, 2005, 2007, 2012, 2013, 2016). La sua gestione della corsa è stata impeccabile: Peterhansel ha lasciato sfogare l’indemoniato Loeb (tre successi nelle prime quattro tappe) ed ha poi rintuzzato le offensive di Sainz, balzato in testa dopo la tappa numero nove. Il pilota francese è rimasto lucido anche dopo i problemi accusati nell’accesa nona tappa, quando si è imbattuto in due forature ed ha lasciato sul terreno nove minuti. Il team X Raid lo ha accusato di irregolarità in fase di rifornimento, ma i responsabili della corsa non hanno riscontrato infrazioni.
IL CAMBIO FERMA SAINZ - È proprio la tappa nove a fare selezione: Peterhansel si ritrova secondo e lontano di oltre sette minuti, mentre Loeb rimane bloccato per oltre un’ora all’interno di una duna e perde le residue chance di vittoria. Il nove volte iridato nei rally era già attardato di un’ora per essersi ribaltato nella tappa precedente. Al comando della gara c’è in questo momento Carlos Sainz, che si gode il primato solo qualche ora: la sua Peugeot 2008 DKR accusa un grave problema al cambio nella tappa numero 10 e costringe “il matador” alla resa. Peterhansel riprende il comando delle operazioni e gestisce il ritmo nelle ultime quattro tappe, cogliendo il terzo successo nella manche numero dieci. Lo squadrone formato dalla Peugeot può dirsi ovviamente soddisfatto per aver raggiunto l’obiettivo, per di più in virtù delle modalità con le quali è stato ottenuto: Loeb, Peterhansel e Sainz hanno vinto nove delle quattordici tappe.
GLI ALTRI - In seconda posizione è giunto il principe Nasser Al-Attiyah, al volante di una Mini, bravo a rimanere concentrato nonostante un inizio di gara non certo esaltante. Il podio è completato dalla Toyota di Giniel de Villiers, che non inverte il trend di piazzamenti dell’ultimo quinquennio: il 43enne sudafricano ha vinto nel 2009, ma da allora è giunto secondo in tre occasioni, terzo in due, quarto e settimo. La tappa numero dodici è stata vinta dal finlandese Mikko Hirvonen, su Mini, anch’egli vecchia conoscenza del mondiale rally. Alla Dakar 2016 sono state iscritte 111 automobili, ma solo 90 hanno raggiunto il traguardo. I piloti hanno viaggiato per un totale di 9.500 chilometri, 4.500 dei quali su tratti cronometrati.