OPERAZIONE AL VIA - Si può dire finalmente che sia stata veramente avviata la macchina tecnico-burocratica per il ripristino della regolarità per i veicoli diesel della
Volkswagen dotati del software che regola le emissioni del motore in maniera irregolare (
qui per saperne di più). Oggi, lo stesso amministratore delegato del gruppo Matthias Müller ha annunciato che il KBA, l’ente federale tedesco che si occupa dei veicoli, ha approvato la soluzione tecnica proposta dalla casa automobilistica per il “richiamo” delle
Volkswagen Golf 2.0 TDI Blue Motion Technology, mossa dal propulsore EA 189 al centro della vicenda, in pratica dando l’ok per l’operazione di richiamo.
PASSAT ANCORA DA DEFINIRE - Müller ha anche aggiunto che con l’acquisizione della approvazione del KBA, partiranno subito le lettere ai clienti con l’invito a recarsi nei centri di assistenza Volkswagen per procedere all’intervento. La casa tedesca ha anticipato che dopo la Volkswagen Golf anche gli altri modelli della casa seguiranno lo stesso percorso. L’operazione comincia con la Golf 2.0 TDI Blue Motion Technology (15 mila esemplari in Europa). Va peraltro aggiunto che lo stesso KBA non ha accolto la proposta della Volkswagen per la procedura di intervento sulle Passat, in quanto nella verifica pratica dell’operazione sarebbe stata rilevata un sensibile aumento dei consumi. Secondo gli accordi tra Volkswagen e KBA le modifiche da compiere devono infatti portare a risultati di consumo uguali a quelli precedenti. Come già ampiamente affermato e ribadito, l’operazione non costerà nulla ai proprietari delle auto, mettendo anche a disposizione veicoli di cortesia per il tempo del fermo macchina in officina.