Da mercoledì 3 giugno 2020, saranno consentiti liberi spostamenti in tutta Italia. È perciò importante sapere che prima di imbarcarsi su un aereo o su una nave, o più semplicemente al momento dell’arrivo negli alberghi con la propria vettura, vi potrebbe essere richiesto di compilare un modulo. Potrà accadere infatti che in alcune Regioni i cittadini in entrata potranno essere tracciati. In altri termini si potranno acquisire generalità, provenienza, destinazione e eventuali precedenti contatti di quegli stessi cittadini. Una decisione non ancora formalizzata dal Governo, ma che con ogni probabilità verrà concessa a quelle Regioni che ne faranno richiesta. E la domanda che sorge spontanea è: come si svolgerebbe questa attività “tracciamento”?
Modulo
Innanzitutto compilando il modulo cui abbiamo già accennato indicando le proprie generalità e “autocertificare” di non essere positivi al coronavirus e di non avere sintomi.
Aerei e navi
Potrebbe accadere che la compilazione del modulo possa venire richiesta prima del check-in in aeroporto o dell’imbarco su navi o traghetti.
Alberghi e case
La stessa procedura sempre con le medesime modalità si può ripetere una volta che si raggiunge l’albergo o la casa (in affitto).
La febbre
Importante anche ricordare che non ci si potrà sottrarre alla misurazione della temperatura. Con una temperatura corporea di 37,5° si può negare al cittadino l’imbarco o l’accesso alla camera d’albergo, facendo scattare la segnalazione per la messa in quarantena.
I contatti precedenti
In più potrà essere richiesto di dichiarare se nei giorni precedenti si è entrati in contatto con persone positive al coronavirus e di specificare quali sono stati gli spostamenti prima dell’arrivo. Se le risposte sono affermative vi verrà richiesto di indicare le generalità delle persone con cui si è entrati in contatto.
Controlli
Alle forze dell’ordine spetta il compito di effettuare controlli: ogni eventuale anomalia dovrà essere segnalata all’autorità sanitaria.
La quarantena
Il periodo di quarantena può scattare immediatamente se nel corso dell’indagine emergono contatti con persone positive.
Due settimane
I moduli compilati andranno conservati per 14 giorni per effettuare ulteriori controlli in caso di sospetto contagio da coronavirus.
I test
I test sierologici non potranno essere imposti, ma si potranno effettuare solo su base volontaria.