NEWS

FCA: inaugurato a Mirafiori l'impianto Vehicle-to-Grid

di Paolo Alberto Fina
Pubblicato 14 settembre 2020

Realizzato in quattro mesi, consente alle auto elettriche di immagazzinare, ma anche restituire, energia alla rete.

FCA: inaugurato a Mirafiori l'impianto Vehicle-to-Grid

PRENDE E DA' - Attraverso la tecnologia Vehicle to Grid, abbreviata in V2G, i veicoli a batterie possono interagire in modo bidirezionale con la rete elettrica: non soltanto assorbendo energia per la ricarica degli accumulatori, ma anche utilizzando gli stessi accumulatori quando la rete necessita di un “aiutino”, in modo da stabilizzarsi ed evitare così i picchi di richiesta; la rete restituirà l’energia al mezzo in un secondo momento, ad esempio durante i surplus produttivi. Lo sviluppo del V2G in Italia ha ricevuto un’importante accelerazione da febbraio, quando è diventato legge (qui per saperne di più), e ora molte aziende stanno avviando i loro progetti “sul campo”: fra queste c’è la FCA

IMPIANTO DA RECORD - La FCA ha inaugurato oggi un'infrastruttura V2G (visibile nelle foto) all'interno del complesso industriale di Torino Mirafiori, polo produttivo votato alla mobilità “green”: qui viene prodotta la Fiat 500 elettrica e nascerà un grande centro per l’assemblaggio delle pile. Attualmente, l’impianto per il Vehicle to Grid è composto da 32 colonnine, alle quali si possono connettere fino a 64 veicoli; entro fine 2021, la FCA ha in programma di ampliare l’area e consentire l’interconnessione di fino a 700 veicoli contemporaneamente, in modo da farla diventare l’infrastruttura di questo tipo più grande al mondo. Insieme alla FCA, hanno lavorato al progetto la Terna, l’operatore italiano che gestisce le reti per la trasmissione dell'energia, e la Engie Eps, specializzata negli impianti elettrici con sistemi per l’accumulo dell’energia. 

FABBRICA GREEN - Il sistema V2G fa parte di un più ampio progetto con cui ridurre l’impatto ambientale dello stabilimento di Torino Mirafiori, perché la Engie si è occupata anche di installare 12.000 pannelli fotovoltaici nelle pensiline che riparano i veicoli in attesa di consegna: utilizzando questa energia pulita, la FCA stima di poter risparmiare oltre 6.500 MWh l’anno di energia ottenuta in modo tradizionale, dunque da prodotti fossili, riducendo l’impatto della fabbrica sull’ambiente per oltre 2.100 tonnellate di CO2. Inoltre, 150.000 metri quadrati di pannelli fotovoltaici saranno installati anche sul tetto dello stabilimento, per un risparmio di ulteriori 5.000 tonnellate di CO2 l’anno.



Aggiungi un commento
Ritratto di Meandro78
14 settembre 2020 - 18:36
Beh, almeno i soldi del prestito a garanzia pubblica sono in parte stati spesi...
Ritratto di adry60
15 settembre 2020 - 09:23
da dove arriva la tua informazione che i soldi spesi siano a garanzia dello stato?
Ritratto di Meandro78
15 settembre 2020 - 09:28
Era una battuta...
Ritratto di katayama
14 settembre 2020 - 18:54
Non vendendole, è giusto che almeno alimentino la fabbrica in cui le producono. Non fa una piega.
Ritratto di Flynn
14 settembre 2020 - 19:43
:-D
Ritratto di otttoz
14 settembre 2020 - 20:59
penso a marchionne che si rivolta nella tomba
Ritratto di Meandro78
15 settembre 2020 - 00:53
Ah, bravo, hai trovato un elemento positivo in questo progetto...
Ritratto di Flynn
14 settembre 2020 - 22:59
A questi punto mi domando se non meglio incentivare punti fotovoltaici di ricarica gratuiti piuttosto che i veicoli.
Ritratto di marcoluga
14 settembre 2020 - 23:58
2
Forse non è chiaro l’obiettivo, siccome produrre energia con le rinnovabili comporta grossi problemi di stoccaggio, tu compri la macchina e diventi la soluzione.
Ritratto di Flynn
15 settembre 2020 - 00:22
Andavo un po’ oltre. Io ti risolvo lo stoccaggio e tu mi dai la ricarica gratis. E l’impianto lo paga lo stato
Ritratto di NITRO75
15 settembre 2020 - 10:44
E lo Stato chi è? Gira che ti rigira....sempre Pantalone paga. Al di là del fatto che di questi Cinquini elettrici, bellissimi devo ammetterlo, ne vedremo in giro davvero pochi perchè a quella cifra verranno presi dai grossi gruppi per far colpo sui clienti, oppure dalle moglie e figli di facoltose famiglie benestanti, mi chiedo quale sarebbe lo scopo di una iniziativa del genere? Tu carichi la vettura,poi quando è scarica la riporti, e allora il vantaggio dove è? Non è che fai il "pieno" da un'altra parte e poi restituisci corrente all'impianto. Boh non capisco il nesso. Oltretutto, questo "dare" e "prendere" dalle batterie delle auto, non le stressa a loro volta? E se io vado a prendere l'automobile quando la batteria è stata prosciugata, tipo, in estate quando la richiesta di corrente per i climatizzatori è elevata? Io non ci vedo nulla di innovativo: c'è solo un modo diverso di condividere l'energia. Energia che poi alla fine non è creata in modo green del tutto. Allora si che ci sarebbe un vantaggio indiscusso.
Ritratto di Co-Bra
15 settembre 2020 - 11:14
In effetti, faccio fatica anche io a trovare il senso di un impianto così; probabilmente è pensato per le macchine che escono dalla produzione e vengono sottoposte alla prima ricarica. Certo ha più senso applicato alle colonnine a ricarica lenta distribuite sul territorio, eventualmente anche su quelle urbane: lascio la macchina a caricare e, in caso di picco di richiesta, non solo la ricarica viene sospesa (Immagino, solo se sotto a una determinata %) ma la rete si riprende parte dell'energia (Anche qui, immagino fino ad arrivare a una % minima); d'altra parte, metterci 8h oppure 8:20h per ricaricare la macchina all'utente cambia poco. Certo servirebbe a poco sulle colonnine domestiche, dato che lì l'auto la ricarichi di notte quando i picchi sono rarissimi; potrebbe avere senso nei parcheggi di interscambio o aziendali, dove lasci la tua macchina in ricarica mentre sei al lavoro
Ritratto di katayama
15 settembre 2020 - 12:18
Posso semplicemente aggiungere che nel mare magnum della mobilità elettrica il V2G dovrebbe occupare di diritto l'ultimo posto nella lista delle priorità? Evidentemente l'oggetto non è la mobilità elettrica, e questa è un'ammuina e niente più.
Ritratto di Flynn
15 settembre 2020 - 21:13
@Co-Bra:e’ quello che intendevo. Non sovvenziono il privato, sovvenziono l’azienda. L’azienda a sua volta incentiva il privato all’acquisto di un auto elettrica caricandogliela gratuitamente tramite parte della produzione fotovoltaica.Nessuna carica notturna, nessun box necessario.
Ritratto di Mario85
15 settembre 2020 - 15:53
Bene avanti cosi
Ritratto di RubenC
15 settembre 2020 - 19:40
2
Wow! Ma quanto è bella quest'auto!!