STORIA DI SPIE - La Casa automobilistica Cinese Great Wall ha avviato in Cina un'azione legale contro la Fiat per presunta violazione di segreti industriali. Lo ha affermato un portavoce del costruttore cinese al quotidiano “Shangai Daily”. Secondo le accuse, la Fiat avrebbe infiltrato una spia nel centro di sviluppo e ricerca della Great Wall per fotografare il modello Peri, prima del suo debutto nel 2007.
La risposta del Lingotto sulla vicenda non si è fatta attendere. “Vorremmo sottolineare” , si legge in una nota ufficiale, “che in 110 anni di esistenza, la Fiat non ha mai plagiato nè imitato il design di nessun altro Costruttore nel mondo”.

L'abitacolo della Fiat Panda.

La plancia della Great Wall Peri.
Lo scontro tra Fiat e Great Wall non è cosa nuova. Nel 2006 il presidente della Fiat, Luca Cordero di Montezemolo si dimostrò molto ironico dopo aver visto l'utilitaria cinese: “se non altro hanno dimostrato di avere buon gusto”, disse poco prima di citare in giudizio il Costruttore cinese, sia in Cina che in Italia.


Di profilo le fiancate delle due utilitarie sembrano piuttosto simili.
OGNUNO HA RAGIONE NEL SUO PAESE - La battaglia legale non però ha ancora un vincitore. In Italia il tribunale diede ragione al Gruppo torinese vietando la vendita della Peri nel nostro Paese. In Cina fu invece la Great Wall a essere scagionata da ogni colpa. Rimane il fatto che la Panda è arrivata sul mercato nel 2003, ben quattro anni prima della Great Wall Peri.


Anche viste di tre quarti anteriore si notano delle similitudini tra le due auto.



























