MENO AUTO PRODOTTE IN EUROPA... - Il prossimo anno la Fiat dovrebbe produrre, nel Vecchio Continente, circa 150.000 vetture in meno rispetto agli 1,15 milioni previsti per il 2011; un calo che sarebbe ancora più marcato considerando le stime, fatte dall’azienda a inizio anno, di una produzione di 1,3 milioni di veicoli. Questi i calcoli effettuato dal sito Linkiesta.it, che ha dato un’occhiata ai piani del Lingotto per il 2012. “Cifre puramente speculative”, ha detto un portavoce della Fiat interpellato dal portale Automotive News.
... ECCETTO CHE IN ITALIA - La situazione è comunque ancora fluida, dato che i calcoli si basano sui dati e le stime disponibili a settembre. Numeri che potrebbero cambiare, alla luce dei chiari di luna della crisi economica che sta investendo l’Europa. Allo stato attuale, si parla di circa 50.000 auto in più complessivamente prodotte dalla Fiat in Italia. L’arrivo della nuova Panda a Pomigliano d’Arco, che porterebbe il numero delle vetture che usciranno dallo stabilimento campano a quota 202.700 unità nel 2012 (dalle attuali 20.000), finirebbe infatti con il compensare la “limatura” in atto a Mirafiori (dalle 83.000 vetture inizialmente previste per il 2011 alle 59.600 stimate per il 2012), Melfi (da 261.000 a 223.700) e Cassino (da 182.000 a 135.400).
TAGLI A TICHY - I sacrifici maggiori saranno pertanto fatti fuori dall’Italia. Le stime relative all’impianto di Tychy, cui è stata “scippata” da Pomigliano la nuova Panda, parlano di una produzione di 348.600 automobili nel 2012, contro i 499.000 veicoli che dovrebbero essere realizzati quest’anno (sempre secondo le stime di settembre, mentre a gennaio si parlava di una produzione di 563.000 unità). E di queste, circa 52.000 sono le Fiat Panda “vecchio modello” che la fabbrica polacca continuerà a produrre fino alla fine del 2012. Possono invece stare tranquilli i dipendenti dello stabilimento di Kragujevac: l’arrivo della piccola monovolume Ellezero in catena di montaggio da giugno (vedi qui le foto spy), porterebbe la produzione dell’impianto serbo a 30.900 vetture dalle attuali 11.000.