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Le Ford Vignale spiegate dal loro designer

09 aprile 2014

A tu per tu con Martin Smith, che “firma” le linee della Ford S-Max Vignale Concept, per parlare dell'auto e di che cosa sta dietro a questa nuova famiglia di vetture.

Le Ford Vignale spiegate dal loro designer
Durante la presentazione della Ford S-Max Vignale Concept (qui sotto) a Milano, abbiamo avuto l'occasione di parlare col responsabile del design, Martin Smith (nella foto sopra): la “matita” delle Ford europee degli ultimi anni. Un'occasione per parlare del concetto che sta dietro al nuovo marchio (Vignale, appunto) che debutterà l'anno prossimo, ma anche dei perché di certe scelte e del design “globale” delle auto.
 
 
La  S-Max Vignale Concept deriva dalla S-Max Concept vista qualche mese fa al Salone di Francoforte (qui l'articolo). Che cosa è cambiato?
Esternamente si riconosce dalla griglia nel muso, tinteggiata in grigio scuro, e dall'alluminio lucidato impiegato per gli inserti nei paraurti e nei cerchi. Particolari, questi, che legano l'auto alla Mondeo Vignale (qui i dettagli). Anche il colore, il Grigio Milano, è specifico per questa vettura.
 
Da dove nasce l'esigenza di un nuovo marchio?
È stata una risposta alle richieste dei clienti: negli ultimi 5-6 anni abbiamo notato che l'allestimento più richiesto era il ricco Titanium. Anche se abbiamo già in listino una variante superiore, l'Individual, pensiamo ci sia una grossa fetta di fan del marchio che vuole rimanere fedele alla Ford, ma che chiede ancora di più ed è disposta a pagare per averlo.
 
In cosa cambieranno le Vignale dalle Ford dalle quali deriveranno?
Il muso sarà riconoscibile a primo sguardo, grazie a specifiche finiture in alluminio lucidato al posto delle cromature e alla griglia a rete anziché a listelli come nelle Titanium. Dentro, colpiranno principalmente estesi rivestimenti in pelle di alta qualità, con cuciture che riprendono il disegno della griglia del radiatore. 
 
 
Cambieranno anche i lamierati rispetto alle Ford “normali”?
Solo marginalmente: abbiamo dovuto modificare la parte bassa delle portiere per potervi fissare i profili in alluminio e il baule, per inserirvi la scritta Vignale.
 
Vignale è il nome di una carrozzeria torinese famosa nel dopoguerra: avete preso ispirazione da qualche suo modello del passato? C'è forse un contributo italiano?
La Ford è da anni proprietaria del nome. L’azienda era famosa per la sua cura artigianale: questo è il legame con il passato. Nessun contributo esterno si è comunque reso necessario: le Vignale nasceranno sulle stesse linee produttive delle Ford “normali”, non in laboratori specifici.
 
Che cos'è, quindi, la nuova Vignale?
Lusso e sofisticazione, ma non sportività. Oltre a una relazione personale col cliente e a servizi tipici dei marchi di lusso (la casa ha annunciato che ogni acquirente sarà seguito, durante la vita della vettura, da un assistente personale, e che non mancheranno servizi come una centrale operativa collegata via telefono, il ritiro a casa per i tagliandi e l’auto sostitutiva in caso di guasto), senza rinunciare a tanta tecnologia, come il sistema multimediale Sync di seconda generazione e il sistema attivo di cancellazione del rumore.
 
C'era bisogno di un nuovo marchio? Ford ha già Lincoln nel suo portafogli, come nome di lusso...
È vero, ma solo in Cina e negli Stati Uniti. Per l'Europa ci voleva altro.
 
Il marchio Vignale, riservato all'Europa, debutterà prima sulla Mondeo e poi sulla nuova S-Max: una berlina con la coda e una monovolume non sono proprio i tipi di carrozzeria che vanno per la maggiore. Perché questa scelta?
Il 60% dei clienti della Mondeo e della S-Max sceglie la propria vettura nell'allestimento più ricco: ecco perché pensiamo che Vignale possa fare per loro. Sono inoltre persone che vogliono proprio quel prodotto e non prendono in considerazione le suv o le crossover.
 
Avete annunciato 500 punti vendita: quali sono i mercati sui quali puntate?
La Germania, la Gran Bretagna e, anche, l’Italia.
 
 
Vedremo altre vetture Vignale?
Penso proprio di sì: magari non tutte le Ford si mostrano adatte a “diventare” Vignale, ma alcune, come la Kuga, sicuramente lo sono.
 
La linea DS della Citroën è molto vicina a questo concetto, ma per i francesi è quasi una realtà separata dal marchio principale e le vetture hanno carrozzerie diverse dai modelli di serie con i quali condividono la meccanica: sarà così anche per le Vignale?
No, questo non diventerà un marchio a parte: e non pensiamo a produrre modelli specifici per questa famiglia.
 
Lei è anche il “padre” di molte delle Ford nate nell'ultimo decennio: come saranno le vostre prossime vetture?
Il Kinetic Design (che ha debuttato sull'attuale S-Max nel 2006) è stato un successo europeo che è poi stato esportato in tutto il mondo: la Fiesta e la Focus sono oggi un successo globale. Non è però tempo di rivoluzioni: il Global Design delle più recenti Ford, che ha dato origine ai restyling della Fiesta e della Focus, è un'evoluzione di quello stile, non una rottura con esso.
 
È stato difficile creare uno stile unico per tutto il mondo, con i clienti di un paese che hanno gusti differenti da quelli di un altro?
È sicuramente complicato ma, se fai  bene il tuo lavoro, anche il successo sarà maggiore: abbiamo visto che, se un'auto è bella, piace ovunque. Il segreto è prepararsi bene, facendo molte ricerche sul mercato.


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Ritratto di juvefc87
9 aprile 2014 - 18:53
è l'assistenza che danno al cliente davvero rilevante!! mentre per il resto è una s-max con interni più curati quindi non è poi così tanto esclusiva..
Ritratto di Merigo
9 aprile 2014 - 19:19
1
La mia domanda è retorica perché sono sicuro fosse il marchio del vecchio carrozziere torinese Ghia il nome speso per i top di gamma di Ford, proprietaria di Ghia da una quarantina d'anni. Ora compare Vignale, anch'essa vecchio carrozziere torinese e anch'esso di Ford da quando acquisì Ghia di cui faceva parte ma, mi sono perso qualche pezzo o non erano ancora stati mai presentati modelli Ford Vignale?
Ritratto di Fr4ncesco
10 aprile 2014 - 02:24
2
Mi piace questa idea. Io ho una Fiesta Titanium e non ha nulla da invidiare a vetture più "chic". Un allestimento lussuoso ci sta. Di Ford se ne vedono tante in giro e i clienti spenderebbero anche di più per rifiniture ricercate. Mi fa piacere poi che venga utilizzato un nome italiano per questa operazione. L'Italia è ancora sinonimo di qualità e lusso.

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