Herbert Diess: dalle auto ai chip il passo è breve

DAL SILICIO ALL’ACCIAIO E RITORNO - Le sliding doors fra l’high tech e l’automotive continuano ad aprirsi e questa volta a varcarle è Herbert Diess (nella foto qui sopra): l’ex ceo del Gruppo Volkswagen, che si è dimesso pochi mesi fa (qui la notizia), diventerà presidente del consiglio di sorveglianza di Infineon. L’azienda tedesca è un grande produttore di circuiti integrati e può vantare, fra i suoi clienti, diverse case automobilistiche. Diess, oltre a incarichi in BMW e Bosch, ha fatto parte del consiglio di sorveglianza di Infineon dal 2015 al 2020 e quindi l'ex capo della VW  ha una conoscenza approfondita dell’azienda, alla quale ha aggiunto la turbolenta ma intensa esperienza in Volkswagen. Ricordiamo che Herbert Diess ha spinto fortemente verso l’elettrificazione del Gruppo Volkswagen, anche per riparare ai terrificanti danni d’immagine prodotti dal Dieselgate. Gli attriti con le potenti famiglie Porsche e Piech, azionisti di maggioranza, e con i sindacati (qui per saperne di più) hanno poi posto fine prematuramente al suo incarico.

A FEBBRAIO LA NOMINA EFFETTIVA- L’eredità di Herbert Diess appare comunque positiva: la spinta all’elettrificazione ha già consentito a Volkswagen di vendere 500.000 automobili ID (qui la notizia) mentre la versatile piattaforma MEB sarà alla base di un futuro suv elettrico della Ford (qui per saperne di più). Infineon, che ha sede a Monaco, ha acquistato nel 2020 (per 10 miliardi di dollari) il produttore di statunitense Cypress Semiconductor, specializzato in memorie, microcontroller, chip per Bluetooth, porte USB e stabilizzatori di alimentazione. Diess ha dichiarato che “Infineon ha sempre più un ruolo di ‘facilitatore’ globale per molte attività. Accompagnare l’azienda in questo viaggio è per me una motivazione enorme”. Il manager assumerà il suo nuovo incarico nel corso dell’assemblea generale annuale del 16 febbraio 2023.

LE SLIDING DOORS DEL CAVALLINO - L’automotive ha ormai imboccato con decisione la strada dell’infotelematica e, di conseguenza, sta ribilanciando il ‘peso’ relativo fra la meccanica e l’elettronica a favore di quest’ultima. Basta pensare alla strategia Accelerate di Volkswagen o a Renaulution - Software Republique di Renault per capire come le automobili moderne mantengano con il costruttore una ‘relazione’, fatta di dati, informazioni e aggiornamenti, anche dopo l’acquisto da parte dell’automobilista. Un altro esempio della vicinanza fra l’Hi-Tech e l’automotive è la nomina di Benedetto Vigna come ceo della Ferrari. Vigna proviene da STMicroelectronics, azienda nella quale era responsabile del Gruppo Analogici, MEMS (Micro-Electromechanical Systems) e Sensori. Sono MEMS, per esempio, i chip a microspecchi alla base degli evoluti fari Matrix LED di Audi (qui per saperne di più): tutti esempi chiari per capire in quale direzione stanno andando le automobili.