VARIE VIE -
Hyundai e
Kia (che fanno parte dello stesso gruppo coreano) hanno chiuso il contenzioso biennale con il Governo statunitense, pagando una
multa-record per avere dichiarato
consumi troppo ottimistici relativamente a 1.200.000 di veicoli: ne hanno dato notizia il Dipartimento di Giustizia e l'EPA, l'agenzia governativa per la protezione dell'ambiente. Non è la prima volta che l'EPA si mette in aperto contenzioso con le case per il calcolo errato dei consumi (o, meglio, dal proprio punto di vista, delle emissioni sottostimate): c'è chi (Mini) corregge prontamente e se la cava senza sanzioni (
qui la news), e chi (Ford) riconosciuto l'errore preferisce la via del risarcimento volontario anziché quella del contenzioso (
qui la news).
CREDITI PERSI - L'accordo, il più oneroso mai realizzato da una casa automobilistica, prevede il pagamento di una sanzione civile pari a 100 milioni di dollari per le certificazioni non corrette delle auto, oltre a dovere spendere 50 milioni in prevenzione per evitare future violazioni, e rinunciare ai 4,75 milioni di crediti di emissione di gas serra finora raggiunti (per un controvalore di circa 200 milioni: i crediti possono essere impiegati dalle case per compensare le emissioni dei veicoli meno ecologici in gamma). I crediti vengono guadagnati realizzando auto con emissioni inferiori a quanto previsto per legge.
PROCEDURE INTERNE - Quattro modelli Hyundai (Accent, foto sopra, Elantra, Veloster e Santa Fe) e due modelli Kia (Rio e Soul) venduti negli Stati Uniti nel 2012 e nel 2013 non sono risultati in linea con i consumi dichiarati: da uno a sei miglia per gallone (da 0,4 a 2,5 km/litro) lo scostamento rilevato dall'EPA. Oltre alle sanzioni, le due aziende coreane dovranno riorganizzare i propri sistemi di certificazione ambientale, rivedere i protocolli dei test, migliorare la formazione di chi effettua i test interni per la certificazione: un insieme di procedure che riguardano i modelli 2017, che saranno presentati nel 2016, e che pongono già da oggi le due case coreane sotto la lente d'ingrandimento.