MAGGIO AL RIBASSO - L'incremento registrato ad aprile è stato un exploit effimero per le immatricolazioni di automobili nuove in Italia, che hanno perso terreno a maggio 2018 rispetto allo stesso mese dell’anno scorso e spinto al ribasso il consuntivo da inizio anno. Lo indicano i numeri forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha registrato per il mese scorso una flessione del 2,8% (199.113 auto nuove) rispetto a maggio 2017, quando si tornò a scavalcare il "muro" dei 200.000 esemplari per la prima volta da 8 anni. Le automobili nuove targate da gennaio a maggio sono state invece 945.677, circa 3.000 in meno (-0,3%) di quelle vendute nello stesso periodo dell'anno scorso.
LA FIAT CEDE - A maggio 2018 non si è invertita la tendenza per il costruttore nazionale, la Fiat, che ha ceduto il 22,81% ed è passato dai 45.780 esemplari di maggio 2017 ai 35.336 del mese scorso. In questo periodo la sua quota sul totale di automobili nuove vendute in Italia è scesa dal 22,35% al 17,75%. Ne ha approfittato la Volkswagen, il secondo marchio per auto vendute nel nostro pase, che il mese scorso ha guadagnato poco meno di 20 punti percentuali e ha immatricolato 17.911 automobili nuove, staccando la Renault dal terzo posto. Il costruttore francese può comunque dirsi soddisfatto, dopo aver guadagnato il 4,80% e immatricolato 15.145 auto nuove (sono state 14.452 a maggio 2017).
JEEP SUGLI SCUDI - Al quarto posto c'è la Ford (-7,99%), davanti ad altri due marchi in flessione: la Peugeot (-1,53%) e la Opel (-4,23%). Maggio invece è stato trionfale per la Jeep, settima in classifica, che il mese scorso ha più che raddoppiato le vendite di maggio 2017: in dodici mesi è cresciuta del 129,62% ed è passata da 4.305 a 9.885 esemplari. L'automobile più venduta in Italia a maggio 2017 è stata l'inossidabile Fiat Panda (13.860 esemplari), davanti alla Renault Clio (5.891) e alla sorprendente Jeep Renegade (5.101). A maggio sono diminuite significativamente le vendite di auto a gasolio (-10,1%). Lo stesso vale per gli acquisti operati dalle società (13,1%) e dalle aziende di noleggio (-1,9%), che negli ultimi mesi avevano sostenuto il mercato a fronte del calo delle vendite ai privati, cresciute invece a maggio (+0,6%).