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Isotta Fraschini: breve storia di un’eccellenza italiana

Pubblicato 02 marzo 2023

Tornata sotto le luci della ribalta grazie alla Tipo 6 con cui debutterà nel WEC il prossimo giugno, la Isotta Fraschini vanta un grande passato come costruttore di automobili di super lusso.

Isotta Fraschini: breve storia di un’eccellenza italiana

UN GRANDE RITORNO - La notizia è di quelle che lasciano di stucco gli appassionati, ma è tutto vero: il prossimo giugno, a Monza, le luci della ribalta del WEC, il campionato del mondo endurance, illumineranno la Isotta Fraschini Tipo 6 (qui la news). 


> Qui sopra una Tipo KM Tourer del 1913. Più in alto una Tipo 8A del 1926.

LE CORSE, UNA TRADIZIONE ANTICA - Lo storico marchio milanese, fondato nel 1900 da Cesare Isotta e dai fratelli Oreste, Antonio e Vincenzo Fraschini e divenuto famoso negli anni ’20 per le sue auto di super lusso (amatissime dai vip dell’epoca, come il poeta Gabriele D’Annunzio e il divo del cinema Rodolfo Valentino), si è anche distinto per i successi che ha saputo raccogliere nelle corse. Inizialmente specializzata nell’assemblaggio di parti di veicoli provenienti dall’estero e nel montaggio e nella vendita di telai di propria progettazione e costruzione, la Isotta Fraschini cominciò ben presto a farsi conoscere anche sui campi di gara. Il prestigio della casa milanese, alimentato dai primi trionfi sportivi, varcò i confini italiani nel 1908, quando un suo modello stabilì negli Stati Uniti un importante record con una velocità media di 105 km/h. Sempre in quell’anno vide la luce la Tipo FE: mossa da un innovativo 1.2 a quattro cilindri, raggiungeva i 100 km/h e ottenne diversi successi nei Gran Premi dell’epoca. Non meno scalpore destò la Tipo KM, un bolide prodotto tra il 1911 e il 1914, spinto da un gigantesco motore dal oltre dieci litri di cilindrata.


> Nella foto una Tipo 8 Tourer del 1924.

MOTORI DIESEL, TORPEDO DI LUSSO E TANTI PRIMATI - Dopo il fallimento del 1949, la Isotta Fraschini resuscitò nel 1955 grazie a una fusione con la Breda Motori di Milano. Nuovi siti produttivi sorsero a Saronno, Trieste e Bari. In Puglia, dove negli anni ’60 fu avviata con successo la produzione di motori diesel, oggi si assemblano motori industriali e gruppi elettrogeni, anche per applicazioni speciali. Ma nel mondo dei motori l’azienda milanese continua a essere ricordata soprattutto per le automobili che ha costruito in passato, autentici gioielli su ruote rimasti famosi per la loro eleganza senza eguali (all’epoca non temevano confronti con le più lussuose Bentley e Rolls-Royce) e le loro innovazioni tecnologiche. Alcune di esse rappresentano dei primati assoluti e hanno cambiato per sempre l’industria automobilistica, come l’adozione su tutti i modelli, a partire dal 1910, dei freni sulle ruote anteriori. E a proposito d’innovazione, che dire della Tipo 8? Nel 1919, questa raffinatissima torpedo fu la prima automobile di serie al mondo mossa da un motore a otto cilindri in linea.


> Qui sopra una Tipo 8C Monterosa del 1947.

LA PREFERITA DEI VIP - Al fascino delle Isotta Fraschini non seppe resistere neppure Benito Mussolini: nel 1927 se ne regalò una, affidando il telaio alla carrozzeria Garavini di Torino che, per il Duce, confezionò una pregevole limousine. Le automobili con la vittoria alata sulla calandra erano amatissime anche dal Principe di Piemonte, Umberto II di Savoia, che acquistò una fiammante coupé de ville carrozzata dagli Stabilimenti Farina. Su un’Isotta Fraschini viaggiò, in quel periodo, anche papa Pio XI, che la ricevette in dono dal Reale Automobile Club d'Italia di Milano.



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Ritratto di BZ808
2 marzo 2023 - 13:16
Vetture stupende, marchio glorioso, speriamo bene per il futuro, che non sia un fuoco di paglia...
Ritratto di Volpe bianca
2 marzo 2023 - 14:48
Che belle
Ritratto di Tu_Turbo48
2 marzo 2023 - 18:27
Concordo con te caro Volpe Bianca, era davvero stupende. Ne ho avuto l'occasione di ammirare qualche esemplare ad un'evento di auto storiche, per l'epoca erano le Rolls-Royce italiane.
Ritratto di Volpe bianca
2 marzo 2023 - 18:30
Immagino vederle dal vivo che meraviglia
Ritratto di Quello la
2 marzo 2023 - 21:07
E anche sentirle dal vivo deve essere uno spettacolo, caro Volpe.
Ritratto di Volpe bianca
2 marzo 2023 - 21:11
@Quello la, vero
Ritratto di Oxygenerator
2 marzo 2023 - 16:33
Alé, altra operazione nostalgia. Vedo che Autobianchi non la riesuma nessuno, come mai ?
Ritratto di Tu_Turbo48
2 marzo 2023 - 18:30
Perché non è un marchio esclusivo, quindi poco appetibile per un revival. E poi se non sbaglio è ancora un marchio della Fiat.
Ritratto di Oxygenerator
2 marzo 2023 - 20:50
Ero ironico
Ritratto di sergioxxyy
3 marzo 2023 - 09:46
Solamente stupende.
Ritratto di fastidio
3 marzo 2023 - 12:30
7
Ci sono alcuni esemplari esposti al Mauto di Torino, veramente imponenti e affascinanti pur non amando lo stile di queste epoche.
Ritratto di green dream
4 marzo 2023 - 09:13
Ne ha una anche il museo Nicolis a Verona, vetture inconcepibili mentalmente ad inizio '900
Ritratto di fastidio
6 marzo 2023 - 13:16
7
Vista anche li, vero!