L’ESEMPIO GIAPPONESE - Combattere l’inquinamento atmosferico in città con piccole auto elettriche sviluppate appositamente per gli spostamenti cittadini, come le kei car giapponesi che dagli Anni 50-60 in poi hanno consentito la diffusione della motorizzazione nel paese a costi accessibili. L’idea è contenuta nel report “La transizione tecnologica dell’automotive italiano - Analisi della filiera, aspetti tecnologici e strumenti di policy” (qui il testo completo), a cura del ministero del Tesoro, che analizza il panorama delle settore automotive italiano. Nel documento, facendo riferimento all’attuale situazione contingente, si parla delle difficoltà dell’Italia per quanto riguarda la diffusione delle auto elettriche, dovute sia al prezzo d’ingresso superiore sia alla carenza delle infrastrutture di ricarica.
PICCOLE ED ECONOMICHE - Tre le soluzioni auspicate dal Governo vi è quella della creazione di piccole auto elettriche, come le kei car, vetturette largamente diffuse in Giappone (oltre il 40% delle immatricolazioni) che consentirebbero di coniugare i vantaggi delle citycar con quelle dei quadricicli. Questa soluzione viene proposta come una strategia per recuperare competitività nel mercato europeo, soddisfacendo la crescente domanda di veicoli green e congiuntamente affrontando le difficoltà della transizione verso l'elettrificazione. La produzione di veicoli di dimensioni compatte, elettrici ed economicamente accessibili, secondo l’esecutivo potrebbe aiutare le imprese italiane ed europee a recuperare quote di mercato nel segmento dei veicoli urbani.
UNA NORMATIVA SPECIFICA - Per diffondere queste vetturette (massimo 3,4 metri di lunghezza e 1,48 metri di larghezza) sarebbero garantite tutta una serie di agevolazioni e incentivi come i parcheggi gratuiti, accesso nelle zone a traffico limitato e contributi all’acquisto. Inoltre, nel documento si fa riferimento anche ai vantaggi in termini di efficienza produttiva in virtù dei pacchi batteria inferiori ai 20 kWh. Quest’ultima peculiarità potrebbe essere sfruttata anche per la diffusione del battery swapping.
NIENTE PIÙ ECOBONUS - Ricordiamo che il governo italiano ha deciso di non rendere più disponibili gli ecobonus per l’acquisto di auto green, con i fondi che saranno reindirizzati a sostenere le imprese che investono nella riconversione produttiva verso tecnologie più sostenibili.