AUTONOMIA KILLER- L'amministratore delegato della Citroën, Vincent Cobée (nella foto qui sotto), non si nasconde dietro le parole quando dice che “le auto elettriche uccideranno le suv” anche se i numeri attuali dicono tutt’altro. Questa ‘profezia’ arriva infatti durante un periodo nel quale le suv imperano un po’ ovunque. La Top 20 italiana per il 2022 vede infatti modelli quali Dacia Duster, Jeep Renegade e Compass, Ford Puma, Toyota Yaris Cross, Volkswagen T-Roc e T-Cross, Fiat 500X, Renault Captur e Peugeot 2008 e 3008. Perché mai questa tendenza alla ‘guida alta’ dovrebbe invertirsi? Il motivo dovrebbe risiedere dal lato dell’offerta piuttosto che della domanda ed è strettamente connesso alla diffusione delle auto elettriche: le suv e in generale un’aerodinamica poco efficiente sono nemici dell’autonomia per i veicoli a batteria e quindi mal si conciliano con questo tipo di trazione. In Europa le suv si sono presi circa la metà delle immatricolazioni in questi ultimi anni ma Cobée è critico anche sulla loro definizione: in un’intervista ad Auto Express nel corso della presentazione della Citroën C4 X ha infatti detto che “semplici berline sono chiamate suv solo perché sono un po’ più alte”.
IL CX TI ACCORCIA IL VIAGGIO - Secondo il ceo della Citroën “un’aerodinamica sbagliata penalizza in maniera molto pesante l’autonomia di un veicolo elettrico a batteria. A parità di segmento si possono perdere 50 chilometri passando da un’aerodinamica buona a una cattiva mentre il divario fra una suv e una berlina, a favore di quest’ultima, arriva facilmente a 60 e persino 80 chilometri”. La soluzione più immediata è aumentare le dimensioni della batteria, ma questa contromisura non sarà sempre possibile, secondo Cobée, perché “si inizierà a limitare il peso e le dimensioni della batteria, attraverso tasse, incentivi, regolamenti e persino il discredito sociale. Il segmento A è stato ucciso dai regolamenti mentre le suv moriranno per l'aerodinamica e il peso”.
I dati delle percorrenze diramati dall’EPA statunitense in effetti sono abbastanza indicativi sull’effetto dell’aerodinamica sul consumo di energia. La grande Mercedes EQS consuma 35 kWh per 100 miglia, come la ben più piccola ma meno aerodinamica EQB. Stesso andamento per BMW e Tesla: l’aerodinamica e potente berlina BMW i4 M50 consuma 35 kWh per 100 miglia mentre il grande suv iX 50 ne brucia 40; il confronto in casa Tesla vede la Model 3 Long Range AWD consumare 26 kWh contro i 28 della Model Y. Salendo di categoria la Model S consuma quanto la Model Y mentre il grande suv Model X utilizza circa 33 kWh, sempre per 100 miglia.
IL PESO HA POCO SENSO - Piccolo inciso: 33 kWh per 100 miglia equivalgono a 4,88 km al kWh: se teniamo conto che EPA per i suoi calcoli assegna a 1 litro di benzina l’energia di 8,91 kWh si capisce come una Model X percorra più di 43 km con l’energia di un litro di carburante, l’ennesima riprova della grande efficienza dei veicoli elettrici che però potrebbe migliorare ancora se fossero più leggeri. Cobée punta infatti il dito anche sul peso: “negli anni '70 un'auto pesava 700 kg, ai giorni nostri un'auto media (Astra, Golf, ecc) pesa 1.300 kg mentre in futuro un'auto elettrica media potrebbe arrivare a due tonnellate: utilizzeremo quindi il triplo delle risorse per fornire lo stesso servizio di trasporto ma ad emissioni locali zero”.
Il ceo della Citroën fa un paragone con uno… zaino! Il parallelo è questo: “andresti in ufficio con un pesante zaino riempito dell’occorrente per un’escursione di più giorni? Ovviamente no: allora perché fare pochi km con un'elettrica con 4-500 km di autonomia grazie a una batteria pesante quasi una tonnellata? Dovrebbe esserci una maggiore enfasi sull’esperienza della ricarica in movimento, un qualcosa che Citroën vuole semplificare con strumenti di pianificazione del percorso e, provvisoriamente, noleggi a breve termine di auto a combustione per i suoi clienti di veicoli elettrici”. Un servizio simile è già attivo Francia, con l'intenzione di espandersi in altri mercati, e somiglia al My Dream Garage pensato a suo tempo per la 500 elettrica, i cui proprietari avevano diritto all’utilizzo di veicoli convenzionali per 60 giorni l’anno.
La questione delle ‘giuste’ dimensioni delle batterie è stata trattata per esempio dal The Urban Mobility Council (qui per saperne di più), nel corso del quale si è trovato che una batteria grande durerebbe molto di più dell’automobile perché la percorrenza media di poche migliaia di km/anno si sconterebbe con una vita media della batteria di più di 300mila km. Ritornando a Cobée, il ceo della Citroën ammette che potrebbe essere rischioso allontanarsi dai sempre richiestissimle suv, ma pensa che il non cambiare strategia tattica in anticipo che potrebbe essere un problema più grande.