TUTTO DA DECIDERE - Sono passati appena due giorni dall'annuncio dell'acquisizione della Proton, proprietaria della Lotus, da parte della DRB-Hicom (leggi qui la news), che già emergono indiscrezioni di una possible messa in vendita del piccolo costruttore inglese. Come riporta l'agenzia di stampa Bloomberg, Mohd Khamil Jamil, amministratore delegato della DRB-Hicom, avrebbe dichirato che la cessione della Lotus è una delle possibili opzioni, anche se ogni decisione definitiva è ancora prematura: “dobbiamo sederci al tavolo con i vertici della Lotus e studiare i loro piani”.
STA VOLTANDO PAGINA - La Lotus (nella foto sopra la Exige S) è stata acquisita dalla Proton nel 1996, ma in tutti questi anni non ha mai generato profitti. Una considerazione che potrebbe avere un peso rilevante sulle decisioni dei manager della DRB-Hicom. Ricordiamo che attualmente la Lotus è in una fase di riorganizzazione aziendale: da piccolo costruttore di auto sportive “estreme”, punta a diventare un concorrente di Porsche e Ferrari. Un piano molto ambizioso, lanciato nell'autunno del 2010 dall'amministratore delegato Dany Bahar, per il quale sarebbero previsti investimenti per circa un miliardo di euro, necessari per partecipare a diversi campionati sportivi, tra cui Formula 1 e Indy, e realizzare ben quattro nuove sportive stradali entro il 2016 (leggi qui per saperne di più).
FA GOLA A MOLTI - Nell'eventualità che la DRB-Hicom decida di cedere la Lotus, gli acquirenti non sembrano mancare. Secondo le indiscrezioni trapelate in questo ultimo periodo, ma smentite (come spesso accade) dai diretti interessati, si sarebbero già fatti avanti la Shanghai Automotive Industry e il fondo d'investimento Genii Capital. D'altra parte, con il suo centro stile, la divisione di ricerca e sviluppo (già oggi fornise consulenze ad altri costruttori) e una propria pista prove, la Lotus ha tutti i requisiti per non dover dipendere da altri grandi costruttori.