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Marchionne a Detroit duro con l'Alfa, ma la tiene. Mentre Termini verrà chiusa

12 gennaio 2010

L'amministratore delegato chiarisce che il Biscione non è in vendita. Ma il futuro non è roseo: si allontanano i progetti per un'ammiraglia e la Suv. Nessuna speranza per la fabbrica siciliana di Termini Imerese: la chiusura è confermata. E nello stabilimento partono i primi scioperi spontanei.

TEMPI DURI - L'Alfa Romeo “non è in vendita”. Con queste parole Sergio Marchionne ha messo a tacere le indiscrezioni apparse sul Financial Times il mese scorso, che chiamavano in causa pure il gruppo Volkswagen (leggi qui la news).

Ma gli “alfisti” non possono certo dormire sonni tranquilli. Dal Salone di Detroit, dove l'amministratore delegato di Fiat ha mostrato a una delegazione di parlamentari americani i nuovi prodotti Chrysler, compreso il prototipo di Crhysler derivato dalla Delta (lo vedi qui), arriva anche un monito: attraverso le colonne del Sole 24 Ore dice: “dobbiamo ridimensionare le aspettative dell'Alfa Romeo e farla ripartire da basi solide”. Ovvero, per il Biscione si annunciano tempi duri.

BASTA PERDITE - Marchionne è stato chiaro: l'Alfa Romeo non si può nascondere dietro al suo passato glorioso. La realtà di oggi è quella di una Casa in crisi, che ha cercato negli ultimi anni il rilancio senza mai riuscirci completamente. Il messaggio è chiaro: “basta accumulare perdite”. Il Biscione avrebbe perso negli ultimi 10 anni tra i 200 e i 400 milioni di euro l'anno e il progetto della 159 sarebbe costato un miliardo di euro.

Un investimento che Marchionne non è intenzionato a ripetere in futuro “per nulla al mondo”. Come riporta il Corriere della Sera Marchionne pensa che "bisogna andar cauti: sento favoleggiare di segmenti D ed E di ammiraglie, di sfidare le BMW Serie 5 e 7 e le altre gamme più sofisticate. Con quali prodotti, con quali prospettive di mercato?". Si allontanano così dall'orizzonte progetti come l'edere della 166 o una Suv dell'Alfa Romeo, tipologie di auto nelle quali i soliti tedeschi (Audi, BMW e Mercedes) la fanno da padroni e contro i quali il Biscione non avrebbe le energie necessarie per competere.

PROGRAMMI CONVINCENTI - Quella di Marchionne non è, però, una bocciatura su tutti i fronti: della MiTo si ritiene soddisfatto e sulla Giulietta (nella foto in alto, un particolare ) appare fiducioso. Insomma, il top manager ha fatto capire che l'Alfa Romeo sarà gestita con la testa e non con il cuore: lui è “pronto a investire, ma non in modo scriteriato”, la squadra di persone che lavora con lui dovrà solo convincerlo “con programmi credibili”. Che avranno costi industriali sostenibili per le finanze del gruppo Fiat e potranno ritagliarsi il giusto spazio nelle vendite.

TERMINI IMERESE - Da Detroit, Sergio Marchionne ha anche confermato la chiusura dello stabilimento di Termini Imerese entro il 2012 quando l'attuale Lancia Ypsilon non verrà più prodotta. Una scelta impopolare, ma resa necessaria nella logica delle economie di scala di un gruppo internazionale come la Fiat. E “tema caldo” nel piano industriale presentato al Governo (leggi qui la news).

Come reazione alla dichiarazione di Marchionne, stamane sono iniziate le proteste: alcuni reparti dello stabilimento di Termini Imerese si sono fermati per un'ora. Mentre per domani è in programma uno sciopero di 8 ore proclamato da Fim, Fiom e Uilm, con manifestazione in piazza a Palermo.

QUALE FUTURO? - Il mese scorso erano giunte indiscrezioni secondo le quali allo stabilimento siciliano fossero interessate le indiane Tata e Mahindra (leggi qui la news) e la cinese Chery (leggi qui per saperne di più). Voci che non sono state confermate, e alle quali se ne sono aggiunte altre, ultima in ordine di tempo quella di una cordata di imprenditori italiani, guidati da Simone Cimini, per avviare la produzione di auto ecologiche.



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Ritratto di miana80
12 gennaio 2010 - 13:58
avrei voluto vedere la tua faccia, se tu operaio di termini avresti appreso la notizia della chiusura dello stabilimento dove lavori. non sei in grado di gestire una casa automobilistica, e lo dimostri ogni volta che chiudi una fabbrica in italia per aprire poi dove la manodopera costa meno. spero con tutto il cuore che cina o india concludano l'affare almeno le famiglie, che tu, senza il benche minimo scrupolo lasci senza pane, non moriranno di fame. spero che nessuno compri piu le tue non piu italiane fiat..........che delusione
Ritratto di Oscar
12 gennaio 2010 - 13:48
era ora, l' alfa si deve dare scrollata e risvegliarsi
Ritratto di badman200
12 gennaio 2010 - 14:03
meglio non dire niente...so bene che fiat non è l'unica casa a usare questa politica..però mi fanno ridere quelli che poi mi vengono a dire "compra italiano"...quando poi la maggior parte delle fiat vengono prodotte allestero...
Ritratto di badman200
12 gennaio 2010 - 14:15
quà non si tratta di ridare gloria all'alfa facendo auto che costano minimo 20000 euro! si tratta di fare auto che vendono...mi chiedo come farà la sola giulietta a colmare la crisi dell'alfa...non so quanti italiani spenderanno 22000 euro per una auto!...sicuramente non mi metto a dire che alfa deve mettersi a fare auto economiche...dico solo che vendere una mito a 18000 euro con il 1.4 78cv e qualche optional è una oscenità...ormai non si può continuare a cavalcare per sempre il mito dell'alfa passata, iniziamo a diminuire un po' i prezzi,...se la mito fosse costata intorno ai 15000 euro (mi va bene anche il 1.4 78cv, ma almeno mettetemi il clima manuale!) probabilmente avrei anche io valutato un suo acquisto...
Ritratto di Francesco T
12 gennaio 2010 - 14:37
A FAR TORNARE ALFA PIU' FORTE DI PRIMA.......!!!!
Ritratto di Silence800
12 gennaio 2010 - 14:42
1
La Fiat non è in grado di mantenerla, devono darla in mano a gente + competente di loro, grazie a loro non solo si stanno rovinando 2 marchi di storia italiana (Lancia e Alfa Romeo) ma tutta la gente che stà andando a casa per colpa loro! Poi Marchionne non fa altro che sparare minchiate dice che hanno investito fin troppo per l'Alfa..ma dove?? Che ultimamente hanno pensato solo alla MiTo, MiTo GTA e altri allestimenti di motori x lei e qualcosa x la 159 e Brera, fine. Dove sono tutti sti investimenti che dice? Invece che fare la MiTo avendo il coraggio di paragonarla ad una BMW (che a mio parere è stato un errore che fa successo solo fra i giovani e basta) doveva puntare su un'ammiraglia e un'altra media che poteva essere venduta insieme alla 147. Marchionne è senza scrupoli manda una miriade di gente e casa e come niente pretende il cambio di marchio sulla Delta come Chrysler, (tanto x farvi un esempio) secondo lui non ci sono differenze capito gente? La vedo male...ma molto male per il futuro delle nostre auto italiane in mano a gente come loro.
Ritratto di Al86
12 gennaio 2010 - 15:03
quindi l'Alfa sarà ridotta a fare solo MiTo e Giulietta, bene quindi Alfa sarà la versione sportiveggiante della Fiat ottimo futuro, era meglio se la vendeva a qualcuno con più a cuore questo marchio; ma prepariamoci anche per Lancia ed il gruppo Chrysler, alla fine saranno solo Fiat con lo stemma sul cofano differente, veramente un ottimo futuro per questi marchi
Ritratto di Silence800
12 gennaio 2010 - 15:17
1
Eh già, hai azzeccato in pieno.
Ritratto di Nikkero
12 gennaio 2010 - 15:19
Parole sante quelle di Marchionne!! Peccato che fino ad oggi ha fatto la politica di salvare la fiat con i soldi pubblici e ora produce tutto all'estero o quasi. Paraculo!!
Ritratto di Nikkero
12 gennaio 2010 - 15:24
Se il caro Marchionne pensa di avere dei prodotti di valore per le mani si sbaglia di grosso!! La direzione marketing di fiat a deciso da tempo di alzare i prezzi delle autovetture (vedi g.punto evo) portandole evidentemente al limite del fuori mercato. Far costare una macchina molto rispetto ai segmenti di appartenenza non significa far percepire al cliente che si tratta di un prodotto migliore. Ritengo che la fiat nei prossimi mesi farà dei grossi passi indietro. Vedremo!!
Ritratto di El bocia
12 gennaio 2010 - 15:25
Qualche utente diceva che erano solo illazzioni...vero trucio?...
Ritratto di ito
12 gennaio 2010 - 16:25
la solita politica del c...... chiudiamo in Italia e andiamo all'estero le auto italiane non ci sono più però i soldi nostri per gli aiuti alla fabbrica la fiat li vuole io gli darei un calcio al fondo schiena. é anche vero che noi italiani costiamo tanto e se lo stato non si da una mossa andremo di male in peggio ma non ditemi più di comprare una fiat perchè se la producevano a casa nostra potevamo fare un sacrificio per contribuire al mantenimento delle nostre fabbriche ma per portare i soldi all'estero piuttosto compro una macchina cinese ma mai più una fiat mai più tanto da quello che si vede noi dobbiamo solo comprare ma non lavorare. come si fa forse marchionne potrebbe illuminarci su questo oschuro dilemma
Ritratto di Limousine
12 gennaio 2010 - 16:29
Non basta saper fare il top manager (con i soldi degli altri), "resuscitare" una Fiat oramai al collasso e poi fingere pure di capirne di auto. Costui non vuol ficcarsi nella zucca che il Cliente (con la maiuscola) Alfa Romeo e Lancia, quando s'appresta di staccare un assegno importante per l'acquisto di un'Alfa o una Lancia, Pretende un controvalore adeguato e non una G. Punto ricarrozzata (e pure male) o un'insulsa "Giulietta" (che profanazione) o, ancor peggio, un'abominevole "Delta". Se altri prima di te hanno errato, non credo saggio perseverare con i discutibili prodotti attuali e "obbligando" il Cliente con un perentorio: "o ti mangi 'sta minestra, o ti getti dalla finestra", perchè il pubblico non è cieco e sa perfettamente discernere. Non intendi presentar prodotti validi per fronteggiare Audi, BMW e Mercedes? Pazienza, vuol dire che proseguirò (e con me tantissimi altri Clienti paganti) ad acquistare vetture estere che, quantomeno, corrispondono alle mie/nostre aspettative e richieste. La MiTo, la Giulietta e la Delta-Chrysler, tienitele tu!!! Mi spiace solo per quei poveretti che finiranno per strada a causa della tua protervia e non, come pilatescamente affermi, per causa del pubblico che non acquista le tue discutibilissime vetture.
Ritratto di salvospak
12 gennaio 2010 - 17:04
Saggia poesia, confermo quanto detto da te! La fiat sta mischiando i suoi prodotti con quelli premium dei marchi lancia e alfa! Bellissime linee esterne di MiTo, Giulietta e Delta, ma interni PESSIMI: soprattutto di qsta ultima, è discutibilissimo il fatto che hanno montato gli stessi (brutti) interni della Bravo.. Speravo in una vendita da parte del marchio torinese di alfa e lancia, per far riemergere questi 2 marchi..
Ritratto di Ugo-TheBest
12 gennaio 2010 - 17:52
Mi dispiace dirlo ma le Alfa Romeo sono troppo costose!!!Ci credo che nessuno le compra,non valgono quello che costano.
Ritratto di gianix
13 gennaio 2010 - 00:52
ma come fai a dire una cosa del genere...hai avuto modo di provare una Alfa Romeo? Per me con la 159 sportwagon che utilizzo adesso sono alla 5 alfa, faccio mediamente 100.000km all'anno e non sono mai stato a piedi, non ho mai avuto mal di schiena(prova a farti 300km con una serie 3 bmw e poi mi dici qualcosa, come scendi....) Siamo degli stupidi che se non acquistaiamo Audi o Mercedes non siamo fighetti, e poi ci lamentiamo se chiudono le fabbriche! Il prodotto italiano in questo momento e' veramente un ottimo prodotto....proviamo a non essere sempre esterofili
Ritratto di TheNico
13 gennaio 2010 - 19:01
Prodotto italiano si dice tale se lo produci in Italia...dove viene fatto il telaio?
Ritratto di El bocia
12 gennaio 2010 - 18:28
"Mi aspetto un impegno serio da parte dei miei uomini che assicuri un vero futuro al marchio. Dobbiamo ridurre le aspirazioni dell'Alfa e provare a ripartire. Quando parliamo di auto superiori al segmento C bisogna prima pensare a chi le venderemo". "L'Alfa ha tre prodotti: la 159 che non è al livello che speravamo, la MiTo che lo è, e la Giulietta che lo sarà"...staremo a vedere...
Ritratto di stig
12 gennaio 2010 - 21:24
è inutile creare auto che non verrano vendute...sono pienamente d'accordo con marchionne...bisogna fare cercare di ripartire l'alfa e non spendere soldi a caso
Ritratto di Ecochic
12 gennaio 2010 - 21:34
Caro Sig. Marchionne, bisogna riconoscere che stia riusciendo a far risanare un'azienda in crisi come la FIAT che era sull'orlo del baratro facendo uscire modelli azzeccati ( Panda, G.Punto, 500 ) in buona parte ben fatti. Lancia è stata ridimensionata pesantemente e Alfa Romeo stesso discorso. Ora se questa è la globalizzazione e l'unico modo per far "quadrare il cerchio", non discuto. Però per almeno il marchio Lancia c'è un futuro. Ma l'Alfa Romeo perchè non fare un buon piano di sviluppo per nuovi modelli? Lo si è fatto per FIAT,Chrysler, Jeep, Dodge e Lancia, ma non capisco perchè no per A.R. Sarà stata fonte di perdite, ma ciò vuol dire che i modelli sono stati venduti al di sotto delle aspettative ( se ciò è capitato un motivo ci sarà ). Mi auguro che Alfa Romeo con Giulietta possa avere un nuovo slancio. Per quanto riguarda Termini Imerese, sono davvero dispiaciuto che venga chiusa. Ma se per la FIAT è un dispendio di risorse è anche giusto che lo chiuda. Ma per non lasciare a piedi tutti gli impiegati basta fare le cose con intelligenza. Prima di chiudere si cerca un acquirente stabile e credibile che voglia davvero continuare la realtà industriale e produttiva di Termini Imerese. E bisognerebbe interpellare gli stessi lavoratori. E allora vedrete che i problemi si risolvono. Un'ultima nota all'AD Marchionne, la prego di non mandare in produzione quella Chrysler Delta. E' un insulto davvero a chi possiede una Lancia vera e propria come il sottoscritto. Si può partire dall'ossatura della Delta e farne sempre una berlina media 2v ma con un design specifico esterni/interni per gli Stilemi U.S.A. Grazie e Saluti a tutti.
Ritratto di FrecciaItalia
13 gennaio 2010 - 01:19
Mr Marchionne ha detto chiaramente che non hanno un euro/dollaro da investire nell'Alfa Romeo. Almeno non in progetti che non assicurino vendite decenti sin dalla commercializzazione. Ad oggi di tutta la liena Alfa Romeo, rientrano in questa categoria la MiTo (che vende), la Giulietta (che si spera che venda quanto e più della MiTo) e la 8C Competizione GTA (che verrà prenotata dal solito centinaio di mafiosi e magnaccioni sparsi per il mondo). Per il resto il nulla totale. Quindi scordiamoci le varie eredi della 159, la Mito GTA, il SUV, l'ammiraglia, la Coupè sportiva etc. Così come smettiamo di credere ai rumor sui tre progetti da presentare a Ginevra per le eredi della media, della Brera e della Spider. In giro per la rete ci sono ancora delle homepage con i progetti Alfa del futuro, roba, ormai, da barzelletta. La verità è che tutti i modelli medio-grandi verranno prodotti negli USA e rimarchiati Lancia/Fiat in Italia, mentre le medio-piccole verranno prodotte in Italia, Polonia, Serbia etc. Per Alfa dobbiamo sperare che una tra le Chrysler future ce ne sia qualcuna adatta ad essere rimarchiata col Biscione. Ovviamente il verbo sperare viene usato con ironia. Questa è la triste realtà.
Ritratto di alfo88
13 gennaio 2010 - 13:01
In questi blog sento sempre solite lamentele prive di fondamento!ma se i rinnovamenti all'alfa sono stati fatti, sono stati spesi i soldi, ad esempio per la famiglia 159, se non vendono che devono fare!?!? Poi la giulietta non è che servirà a colmare tutti i debiti alfa, ma per lo meno vedere se sono sulla strada giusta...poi è chiaro che un'azienda come fiat nn puo competere (per il momento) sulle auto di categorie superiori di wv...fiat è forte nelle auto piccole come tutti sappiamo...e marchionne ha capito che è dalle auto piccole che deve partire il vero risanamento!non dimentichiamo che fino a 7 anni fa la fiat stava fallendo!!!e finiamola pure con le lamentele sulla chiusura di termini imerese, il made in italy e bla bla bla...questo è un nuovo mondo globalizzato, dove se noi occidentali fannulloni non ci diamo una svegliata, finiremo tra dieci anni sotto la schiavitù cinese!!!perchè il nostro governo non fa delle infrastrutture adatte per la sicilia invece!chiedetevi questo...xkè la fiat deve spendere 1000 euro in più su ogni macchina!?
Ritratto di badman200
13 gennaio 2010 - 13:34
la cina va tanto bene perchè non ci sono leggi per i lavoratori, la gente dorme perfino in fabbrica e vengono pagati una miseria! é il risultato della dittatura e dell'ignoranza del popolo!... il modo migliore per competere è fare prodotti all'avanguardia a un buon prezzo (attualmente i prodotti cinesi sono solo scopiazzate di scarsa qualità). I problemi non li ha solo la fiat ma anche molte altre case europee.
Ritratto di FrecciaItalia
13 gennaio 2010 - 17:12
Se solo la Fiat non campasse grazie agli incentivi statali erogati generosamente dallo Stato Italiano. Incentivi, aiuti dati, specialmente in passato, in quanto Industria Strategica Italiana. Oggi vuole chiudere Termini e, domani, Pomigliano per aprire in Serbia e Polonia seguendo legittime logiche imprenditoriali? Va benissimo. Vuole ridurre l'Alfa ad una sottomarca sportiva delle utilitarie Fiat perchè le vendite sono assicurate? Fantastico! Però...beh c'è un però caro Alfo...se Mr Marchionne vuole finalmente trasformare il FIAT Group in una multinazionale che non segua necessariamente le logiche e gli interessi statali, dovrebbe anche rinunciare a qualsiasi tipo di sussidio e/o aiuto "particolare". Cosa che si guarda bene dal fare, visto che abbiamo visto il Signor Marchionne battere cassa in Parlamento meno di un mese fa. Che inizi ad essere responsabile dei soldi che guadagna producendo ed investendo, non a gestire più o meno bene i denari dei contribuenti comprando quote di industrie straniere in panne, per poi non avere un euro per investire nell'Alfa Romeo. Fare i finanzieri d'assalto che chiudono fabbriche e distruggono brand storici in nome della massimizzazione del profitto con il sedere parato dai soldi statali, non mi sembra un esempio di efficienza.
Ritratto di alfo88
13 gennaio 2010 - 19:08
non è che la fiat campa sugli incentivi statali!attenzione!la maggior parte dei governi dell'occidente hanno messo a disposizione degli incentivi sulle auto!partendo da questo presupposto non è che il governo ha dato incentivi mirati solo a fiat group bensì all'acquisto di automobili in generale!che la fiat in passato abbia preso soldi dallo stato questo è pur vero, come è pur vero che marchionne diciamo che ha interrotto questa linea non avendo chiesto soldi a nessuno, ma solo incentivi, e mi sembra più che lecito visto che è un manager aziendale e il suo obiettivo è quello di VENDERE!questi sono dati i quali ritengo siano oggettivi!per quanto riguarda il mio pensiero, del tutto soggettivo,quindi legittimamente contestabile, credo che siamo in mondo globalizzato, e non esiste più made in italy o made in france(se non per prodotti di nicchia)!esiste solo un prodotto che piaccia; al consumatore MEDIO poco importa dove producono, l'importante è che sia buona la qualità prezzo!tu mi parli di made in italy, ricerca e sviluppo!siamo d'accordo!E allora vediti la Tazzarri zero, auto piccolina, totalmente elettrica, made in italy 100%!vedi quante macchine sta vendendo!direi non molte!allora traendo le conclusioni, marchionne che doveva fare?non chiedere i soldi al governo e far scendere le vendite?marchionne è solo un dipendente della fiat che deve dar conto all'assemblea dei soci, e se non produce profitti sai dove lo mandano? bhè lascio a buon intenditor poche parole! (per frecciaItalia)
Ritratto di stig
13 gennaio 2010 - 13:03
perfettamente d'accordo con alfo88
Ritratto di TheNico
13 gennaio 2010 - 19:07
Non capisci un Caizer...
Ritratto di maverick1980
14 gennaio 2010 - 14:15
Non si può dare la colpa a Marchionne. Lui ha ereditato una situazione disastrosa , e adesso cerca di risollevare la situazione . L
Ritratto di maverick1980
14 gennaio 2010 - 14:19
Non si può dare la colpa a Marchionne. Lui ha ereditato una situazione disastrosa , e adesso cerca di risollevare la situazione . La colpa bisogna darla ai suoi predecessori , che sono stati degli incapaci e hanno fatto arrivare l'Alfa a questa tragica situazione .Logicamnete adesso lui pensa da imprenditore ed è normale che vada a costruire auto laddove costano meno produrre. Il governo dovrebbe andare incontro agli imprenditori , dal momento che non lo fa.... ! con questo non voglio dire che la chiusura di stabilimenti in Italia sia giusta . Ho solo pensato come farebbe un imprenditore che rileva un'azienda indebitata e incapace di risollevarsi.
Ritratto di maverick1980
14 gennaio 2010 - 14:25
Daccordo in Cina gli operai sono degli schiavi , ma in Italia siamo troppo viziati! basti pensare che la raccolta degli agrumi , dei pomodori ecc ... , viene fatta per la stragrande maggioranza da extracomunitari! poi ci lamentiamo che questa gente viene a rubarci il lavoro? in Italia alla minima cavolata si sciopera , tutto questo può far bene alla produzione?
Ritratto di maverick1980
14 gennaio 2010 - 14:33
Secondo me , prima di puntare a fare Suv o ammiraglie , l'Alfa deve prima ritrovare credibilità! è inutile fare l'erede della 159 se poi la maggiornaza punta su vetture estere. Meglio fare due , tre modelli ma fatti bene che averne in listino sei mediocri! la Wolkswagen ha trasmesso la qualità in tutti i marchi che fanno parte del gruppo dalla Skoda , alla Seat ecc ... , cosa che deve fare anche la Fiat! l'unica cosa è che questa deve imparare a fare vetture qualitative . E' sulla buona strada , vedi Punto Evo , Bravo , ma siamo ancora lontani dai tedeschi.
Ritratto di LUCA TIR
14 gennaio 2010 - 23:45
riprendendo quel che ha detto maverick1980,si può dire di tutto su marchionne:che nn sta facendo molto per risollevare l'alfa,che sta affossando la lancia,che sta lasciando col sedere x terra centinaia di lavoratori,ma è pur vero che è una situazione che non ha creato lui,lui è solo l'ultimo arrivato a caricarsi sulle spalle i risultati negativi e le scelte scriteriate accumulate negli ultimi anni dal gruppo fiat-alfa-lancia.evidentemente a parer mio ha le mani legate.lasciamogli almeno il plauso di essere stato schietto:non che possa consolare,ma non sta facendo false promesse ai lavoratori,ai lancisti o agli alfisti,sta dicendo le cose come stanno,e stanno in modo orribile lo sappiamo tutti.è un vero peccato x lancia,se è vero che gli investimente x alfa sono ridottissimi,quelli x lancia = 0 sempre se nn faranno la "deltina" almeno...purtroppo l'insieme di gestioni alla cavolo,modelli malriusciti,crisi economiche,ed evoluzioni del mercato,oltre ad un certo pregiudizio che non nascondiamoci è noto,degli italiani verso il prodotto italiano [sarà costruito in polonia magari ma l'IDEA è italiana] a portato a tutto questo.nel 1980 forse si poteva risolvere,ora è troppo tardi da un bel pezzo,si possono solo mettere le toppe a colori