NUBI E ANCORA NUBI - Ci eravamo lasciati con uno speranzoso +1,98% registrato nel mese di aprile ma a maggio 2013 è tornato prepotente il segno meno nei dati di vendita relativi alle immatricolazioni delle auto in Europa. Come a dire, per una volta, la tempesta dopo la quiete. Secondo quanto comunicato dall’ACEA, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, c’è stato un calo del 5,9%, il maggio più basso negli ultimi vent’anni considerando solo l’Europa dei 27. Ancor più deludente il risultato se si considerano i primi 5 mesi dell’anno che con 5.261.272 auto vendute nel vecchio continente, registra un calo del 6,8%. E in Italia, il tanto chiacchierato aumento dell’IVA, non farebbe che peggiorare i consumi.
L’ECCEZIONE CHE CONFERMA LA REGOLA - Unica nota positiva in un mercato a dir poco depresso è rappresentata dalla Gran Bretagna, in crescita per il 15esimo mese consecutivo, con un aumento dell’11% grazie alle 180.111 nuove immatricolazioni. Male la Francia che perde il 10,4% (148.490 vetture vendute), la Germania che con 261.316 immatricolazioni perde il 9,9% e l’Italia che registra un meno 8% fermandosi a quota 136.129 unità vendute. Se la passa solo leggermente meglio la Spagna che archivia un meno 2,6% con 75.534 immatricolazioni. Stesso identico panorama se si considerano i primi cinque mesi dell’anno: Gran Bretagna +9,3%, Spagna -5,8%, Germania -8,8%, Italia -11,3% e fanalino di coda la Francia con -11,9%.
MALISSIMO LA JEEP - Se si considerano i dati di vendita delle singole
case nell’Europa dei 27, la situazione appare decisamente delicata. Nel solo mese di maggio il Gruppo
Fiat perde il 10,8% con i marchi
Lancia (o Chrysler in alcuni paesi) che si attestano al -21,7%, Alfa Romeo -24,4% e Jeep addirittura al -38,5%. In confronto appaiono limitate le perdite del solo marchio Fiat che ha registrato un -6%. Ancor più critica la situazione del Gruppo PSA (-13,2%) con la Peugeot che perde l’11,3% e la Citroen il 15,4%.
CHI SALE E CHI SCENDE - Tra le altre, il Gruppo Renault segna il -10%, quello Toyota il -4,9%, quello BMW il -7,2%, General Motors il - 11,3%, il Gruppo Volkswagen il -2,8%. In crescita la Mazda con il +29,8%, Jaguar Land Rover +9,8%, Nissan +5,8, Hyundai +1,9%, Daimler +0,7% (Mercedes +2,8%, Smart -15,2%). Praticamente invariata la situazione della Ford che perde solo lo 0,3%.