SALI E SCENDI - Dall’1 agosto, con l’entrata in vigore degli incentivi, molti osservatori ritenevano che il mercato dell’auto avrebbe potuto riprendersi, dopo essere sprofondato nei mesi più difficili della pandemia. E invece, così non è stato: dopo il calo dello 0,4%, ad agosto, la situazione è migliorata a settembre, con un positivo più 14,4%, ma le immatricolazioni sono diminuite ad ottobre 2020, anche se dello 0,2%. Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il mese scorso sono state targate 156.978 nuove auto, contro le 157.262 di ottobre 2019.
NUOVI FONDI - Da gennaio ad ottobre 2020, in Italia sono state consegnate 1.123.194 nuove auto, il 31% in meno rispetto alle 1.625.500 di gennaio-ottobre 2019. Per fine anno, stando alle previsioni dell’unione di categoria Unrae, il mercato dovrebbe attestarsi a meno di 1.400.000 unità, in calo di oltre il 27,0% rispetto al 2019: è il calo maggiore nella storia recente del nostro Paese. E allora, per sostenere l’intero settore, il presidente dell’Unrae, Michele Crisci, invita il Governo a stanziare altri 400 milioni per gli incentivi auto, in modo da incentivare altre persone all’acquisto della nuova auto.
BENE LA FCA - Il contesto è negativo, ma non per tutti i gruppi automobilistici: la FCA, il primo in Italia, ha guadagnato il 12,5% rispetto a ottobre 2019 ed è passata da 33.894 a 38.130 nuove immatricolazioni, trascinata dal più 17,85% della Fiat e dal più 15,19% della Jeep. L’Alfa Romeo, però, ha accusato un calo del 15,85%. Il Gruppo Volkswagen è stato al secondo posto: ha consegnato 23.451 nuove auto, il 12,24% in meno rispetto a dodici mesi prima, complice il tonfo del marchio capofila, che ha perso il 24,75%. La PSA, in crescita dello 0,46% a 23.207 immatricolazioni, ha completato il podio di ottobre.
BOOM PER SUZUKI E HONDA - Il Gruppo Renault è stato al quarto posto, in crescita dell’8,59% a 14.681 auto, e ha visto aumentare il vantaggio dalla Ford, che invece ha perso il 4,75% a 10.285 nuove auto. Ottobre è stato negativo anche Toyota, in calo del 2,42% a 8.734 vetture, ma non per quello BMW, che ha guadagnato lo 0,28% ed è salito a 7.174 nuove immatricolazioni. Gli aumenti più consistenti sono stati registrati dalle Suzuki, in crescita del 39,46% a 4.951 auto, e Honda, che ha guadagnato il 35,5% salendo a 1.000 vetture: i loro modelli ibridi, scontati grazie agli incentivi, hanno spinto le vendite.
VOLANO LE IBRIDE - E infatti, come dimostra il caso delle Suzuki e Honda, le immatricolazioni delle auto ibride stanno “volando”, grazie al bonus per l’acquisto offerto con gli incentivi: a ottobre, le ibride leggere e full sono state 39.093, contro le 11.807 di ottobre 2019; le ibride ricaricabili, invece, sono passate da 849 a 3.653. Bene anche le elettriche, aumentate da 947 a 2.889, mentre prosegue il lento declino delle auto con motore termico: le benzina sono state 49.809, contro le 72.693 di ottobre 2019; le diesel 48.726, contro le 57.036 dell’anno scorso. La Fiat Panda si è riconfermata l’auto più venduta, con 15.094 immatricolazioni.