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Mercato europeo dell’auto: a marzo 2018 in calo del 5,3%

18 aprile 2018

Nei 28 paesi dell’Unione europea sono state immatricolate quasi 1,8 milioni di auto, un po’ meno del super-marzo dell'anno scorso.

Mercato europeo dell’auto: a marzo 2018 in calo del 5,3%

UN MESE TRAVAGLIATO - Marzo 2018 ha segnato una battuta d’arresto per il mercato europeo dell’auto: il bilancio del mese riporta 1.792.599 unità immatricolate nei paesi dell’Unione europea, contro 1.891.999 del 2017, con un calo del 5,3%. L’Acea, associazione dei costruttori europei, sottolinea che l’ultimo marzo in calo prima di quest’anno fosse stato quello del 2014. Va comunque tenuto presente che marzo 2017 registrò risultati notevolissimi, per cui il decremento del 2018 non va drammatizzato. Pur con l’esito negativo di marzo, il bilancio del primo trimestre 2018 è positivo, con 4.171.628 unità immatricolate nei paesi dell’Unione europea, pari allo 0,7% in più rispetto ai primi tre mesi del 2017 quando il totale delle immatricolazioni del trimestre era di 4.140.974 unità.

L’AUTO “TIRA” ALL’EST - L’esame dei risultati paese per paese offre un quadro diversificato, con un aspetto interessante: in linea di massima si rileva che a segnare il passo sono i mercati più maturi, mentre gli altri - quelli in cui l’automobile è ancora diffusa - fanno rilevare corpose percentuali di crescita. A marzo sono infatti in calo Austria (-3,9%), Belgio (-4,3%), Danimarca (-13,2%), Germania (-3,4%), Italia (-5,8%), Svezia (-3,1%) e Gran Bretagna (-15,1%. In pratica dei paesi dell’Europa con tradizioni più radicate in materia di automobile, solo Finlandia (+4,5%), Francia (+2,2%), Lussemburgo (+3,6%), Spagna (+2,1%) e Olanda (+15,3%) riportano il segno più, mentre tra i mercati dei paesi del centro ed est Europa solo la Repubblica Ceca (-8,7%), Latvia (-2,8%), Slovacchia (-5,4%) accusano un arretramento. In sostanza si può dire che laddove gli spazi di crescita sono abbondanti, l’automobile continua a essere desiderata ed acquistata, indipendentemente da crisi e problematiche varie. Nei paesi con alta densità automobilistica, invece probabilmente pesano le incertezze sulle prospettive dell’auto stessa (diesel, non diesel? attesa del decollo dell’elettrico) oltre alle inquietudini legate alle vicende politiche internazionali (Brexit, politiche degli scambi internazionali, dazi eccetera). 

ANDAMENTO DELLE CASE - In questo quadro le case automobilistiche fanno segnare risultati  sostanzialmente in linea con l’andamento generale, con alcune anomalie dovute a variazioni intervenute nel corso dell’anno. La più rilevante è quella relativa al gruppo PSA (Peugeot, Citroën, DS, Opel), che registra un incremento del 58%, ma la cosa è dovuta all’acquisizione della Opel-Vauxhall. Il marchio Peugeot è cresciuto dell’1,4% mentre Citroën e DS sono in calo, rispettivamente del 3,8% e 5,6%. In calo è anche il gruppo Renault, del 3,2%, nonostante la buona performance della Dacia, in aumento del 10,5%. La diminuzione del marchio Renault (-7,5%) incide più pesantemente sul bilancio del gruppo. Sempre a marzo, in calo sensibile risultano la Ford e il gruppo FCA: del 14,9% la prima e del 9% il secondo. In generale a marzo prevale il segno meno, anche per i tre marchi del lusso Audi, BMW e Mercedes, rispettivamente in ribasso del 9,1%, 6,8% e 2,5%.



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Ritratto di otttoz
18 aprile 2018 - 20:00
diventando i ricchi sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri c'è un limite a quante auto si possono comprare i ricchi...
Ritratto di palazzello
19 aprile 2018 - 08:24
Secondo me il calo è dovuto all'aumento dei prezzi indipendentemente dai marchi, dall'incertezza che pesa sul diesel, dai dubbi sull'ibrido, sull'elettrico!!! Perfino io che fra 2-3 anni dovrò cambiare la mia auto non ho idea su quale tipo di alimentazione puntare, su quali modelli e non so manco se la cambio davvero visti i prezzi che continuano a salire. Per fare un esempio: pochi nni fa una Ecosport ben accessoriata veniva intorno a 18000 euro adesso ci vogliono dai 25 ai 28mila!!!
Ritratto di ziobell0
19 aprile 2018 - 11:13
idem per me. Su auto di un certo peso il benzina costa troppo, il diesel non lo voglio, il gpl non c'è, l'ibrido mi fido poco.
Ritratto di Kona_120CV
19 aprile 2018 - 11:23
Basta Bast prendere un benzina 120cv possibilmente turbo e montare un impianto gpl liquido, migliora le prestazioni riduce i consumi ed é quasi ecologico......una Kona 1.0 t-gdi 120cv ad esempio
Ritratto di Vincenzo1973
19 aprile 2018 - 11:46
non tutte le auto sono modificabili. testata e valvole devono essere in acciaio, la maggior parte usa altri materiali
Ritratto di Kona_120CV
19 aprile 2018 - 11:24
Diesel ora come ora resta un affare per chi vende, chi compra si ritroverà un auto da demolizione fra 5-7 anni
Ritratto di IloveDR
19 aprile 2018 - 09:15
3
negli ultimi anni si è avuto un mercato drogato, perché la Crisi partita 10 anni fa in America, da noi non è mai finita, adesso si sta avendo un assestamento, perché con le sostanze stupefacenti non si risolvono i problemi...in Italia la Panda è "l'auto" per antonomasia, quasi un bene di prima necessità e di conseguenza dovrebbe avere un mercato più stabile, invece in questi primi mesi del 2018 sta avendo cali vistosi, prossimi al 30%, non è normale...
Ritratto di giorgionash
19 aprile 2018 - 09:44
vero... la crisi è partita 10 anni fa in Usa per colpa delle Deutsche Bannck di aver venduto titoli spazzatura... e in Europa la crisi non è ancora passata per la Ue naz-germanica con spread, auserity, debito pubblico, fiscal compact, hot spot immigrazione e altre cattiverie ai danni degli stati membri... basta vedere come è ridotta la Grecia che i media non fanno vedere..... per quando riguarda il calo vendite della Panda è dovuto al fatto che nel 2019-2020 arriverà un nuovo modello e la gente preferisce aspettare per una novità... se avessero fatto un restyling più sostanzioso forse sarebbe andata molto meglio e più stabile...
Ritratto di Kona_120CV
19 aprile 2018 - 11:35
Sulla panda puoi fare quello che vuoi verrà venduta sempre a vagonate, in Italia serve la macchina da battaglia