BENTORNATA NOBLE - Provate a immaginare la soddisfazione di essere una delle otto persone che, lontano anni luce dai riflettori, da più di tre anni sta lavorando giorno e notte a una nuova supercar. Nessuna mega fabbrica e di manager in giacca e cravatta neppure l’ombra: solo un piccolo team di uomini impegnatissimi a rilanciare un’azienda che probabilmente in molti oggi avranno dimenticato, ma che nel 2010 riuscì e stupire. L’outsider, allora, si chiamava Noble M600: scaricava a terra con rara violenza 650 CV. Oggi, dopo dodici anni, la Noble torna a far parlare di sé, presentando la versione di serie del prototipo presentato per la prima volta al Goodwood Festival of Speed del 2018 (qui la news). L’azienda fondata Lee Noble nel 1999 torna così a fare capolino tra i costruttori di auto da sogno. E lo fa facendo leva sui suoi maggiori punti di forza, riassumibili nel saper trasferire dal foglio bianco alla strada vetture in grado di toccare le corde dell’emozione.
NIENTE “AIUTINI” ELETTRONICI - Il nuovo bolide si chiama Noble M500 e somiglia vagamente a una McLaren (il che di per sé è un gran complimento), anche se rispetto alle illustri connazionali è assai meno “addomesticata”. Sì, perché alla Noble seguono da sempre una specie di mantra: meno interferenze tra l’uomo e la macchina ci sono, meglio è. Il riferimento, naturalmente, è all’invasione elettronica degli ultimi tempi, in questo caso non pervenuta. Per intenderci, non ci sono gli airbag e nemmeno l’ABS, solo il servosterzo, e i poco più di 500 CV sprigionati dal motore 3.5 V6 biturbo di origine Ford (che sul modello di produzione dovrebbero salire a 550) vanno gestiti alla vecchia maniera, agendo con tutta la forza e la precisione del caso su un classico cambio manuale con sei rapporti a H.
UN’OTTIMA FIBRA - La carrozzeria della Noble M500, in fibra di vetro e non di carbonio, come sulla precedente M600, nasconde un telaio tubolare in acciaio identico al 70% a quello progettato oltre dieci anni fa, il che lascia presupporre le stesse, eccezionali doti dinamiche della sorella maggiore. Lo stile, praticamente definitivo, è insieme agile e potente. La sensazione è che il corpo vettura sia stato scolpito da un blocco unico, con persino le parti funzionali a esigenze tecniche, come gli sfoghi d’aria sulle fiancata e sul cofano motore, ricavate per sottrazione. Comfort e praticità, su auto del genere, non rientrano ovviamente tra i parametri di valutazione principali, ma i progettisti hanno lavorato sodo per ottenere un abitacolo accogliente e un vano bagagli anteriore paragonabile a quello di una Porsche 911.
ATTESA ENTRO LA FINE DELL’ANNO - A proposito di Porsche: sembrerebbero essere proprio i clienti più sportivi della casa di Zuffenhausen il target ideale che la Noble si è prefissata di raggiungere con la sua nuova supercar, che dovrebbe arrivare entro la fine del 2022 ma al momento non si può ordinare nemmeno nel Regno Unito, perché l’azienda sta ancora ragionando sul prezzo di vendita. Ora, la Noble M500 non è certo un’auto economica da costruire, ma è verosimile che ottimizzando il più possibile il ciclo di produzione la Noble potrà offrirla a una cifra intorno alle 150.000 sterline (circa 180.000 euro). Sono circa 20.000 euro in meno di una Porsche 911, rispetto alla quale la nuova supercar inglese è molto meno potente, ma - con un peso stimato di 1.250 kg - anche molto più leggera.