UNA CROSSOVER - In occasione di un incontro con la stampa avvenuto settimana scorsa a Francoforte, Karl-Friedrich Stracke, amministratore delegato della Opel, è tornato a parlare dei piani del costruttore tedesco. È imminente il lancio della Mokka, la nuova suv “da città” che vedremo al Salone di Francoforte, e l'arrivo entro fine anno della citycar Junior (che potrebbe chiamarsi Allegra), ma Stracke guarda più avanti, accennando a un modello da posizione, per fascia di prezzo, più in alto dell'Insignia. Attesa tra 4 o 5 anni, secondo i ben informati si tratterebbe di una crossover, tipo la Citroën DS5: avrà l'obiettivo di contribuire a superare l'immagine di costruttore "popolare" della Opel. La casa tedesca sta da tempo "flirtando" con l'idea di un'auto più prestigiosa, visto che già nel 2010, al Salone di Ginevra, aveva presentato il prototipo Flextreme GT-e, studio di una grossa coupé ibrida (foto sopra e sotto).
Il protipo Flextreme GT-e del 2010.
FARE IL SALTO DI QUALITÀ - Quella di riposizionare la Opel su una fascia di mercato superiore è anche una esigenza, vista la presenza in Europa della Chevrolet, che appartiene anch'essa all'americana GM. Una strategia non estranea ad altri costruttori cosiddetti “generalisti” come le francesi Citroën e Peugeot e le coreane Hyundai e Kia, che si stanno indirizzando verso auto più esclusive per contrastare l'arrivo in massa delle case cinesi, previsto entro la fine di questo decennio.
La nuova Opel Mokka.
UNA GROSSA SUV E UNA SPORTIVA? - Secondo Stracke, la Opel potrebbe trarre beneficio in termini di vendite e immagine anche da una grossa suv delle dimensioni della BMW X5. In questo senso nella galassia GM ci sarebbe già pronta la Cadillac SRX, dalla quale la Opel potrebbe derivare facilmente un modello da vendere in Europa. Nel suo intervento Stracke cita anche una roadster che possa raccogliere l'eredità della Speedster (costruita sull'ossatura della Lotus Elise) e della GT (realizzata sulla Pontiac Solstice).
La nostra ricostruzione grafica della Junior.
CONTI ANCORA IN ROSSO - Pronta ad essere ceduta dalla General Motors per recuperare un po' di liquidità e sgravarsi di un marchio in difficolta durante la crisi del 2009 che ha investito il colosso americano, la Opel ha cominciato una lenta risalita. Nonostante i conti siano ancora in rosso, il costruttore tedesco ha chiuso il 2011 con circa 560 milioni di euro di perdite, contro l'1,5 miliardi del 2010. Per quest'anno, la casa di Rüsselsheim prevede di vendere 1,3 milioni di auto e riconquistare quote di mercato: l'obiettivo è passare dal 6,1 all'8,6% entro il 2016.