IN TANTI AL SECONDO TENTATIVO - È l'esame pratico la “bestia nera” degli italiani al momento di conseguire la patente di guida, se è vero che 3.460.000 di loro hanno dovuto ripetere una seconda volta il test al volante per ottenere la licenza. Lo dice una ricerca effettuata dall'istituito mUp Research per conto del sito internet Facile.it, sulla base di 1.018 automobilisti di età compresa fra 18 e 74 anni ed elaborato una proiezione su scala più ampia, che secondo gli autori dell'indagine dovrebbe “fotografare” la situazione esatta nel nostro paese, dove ci sono 35,02 milioni di patentati nella fascia d'età considerata per lo studio (18-74 anni). In base alle risposte degli intervistati è emerso che in tutta Italia sarebbero oltre 6.200.000 le persone ad aver ripetuto almeno una volta l'esame di teoria o pratica, dei quali poco meno di 2.900.000 bocciate alla prova di teoria.
UOMINI MEGLIO DELLE DONNE - La maggior parte dei bocciati (4.000.000) ha ripetuto per due volte una prova, mentre 1.660.000 persone sono state promosse dopo un tentativo andato male. Esiste però un gruppo di italiani promosso dopo tre (505.000) o addirittura quattro tentativi (36.000). In 216.000, secondo la ricerca, hanno dovuto sostenere una seconda volta entrambi gli esami. Va ricordato che dopo due bocciature bisogna ripetere tutta la procedura per ottenere la patente, con quello che ne consegue in termini di spese e tempistiche. I “ripetenti” sono in media il 17,7%, ma sono gli uomini ad abbassare la media: solo il 15% di loro si è ripresentato una seconda volta alla stessa prova, contro il 20,4% delle donne. Il 64,7% degli uomini si è ripresentato all'esame una seconda volta dopo la bocciatura, contro il 67,2% delle donne, mentre la percentuale più alta di ripetenti è al Centro Italia (20,8%). Dalla ricerca è emerso inoltre che i single sono meno inclini alle bocciature rispetto alle persone che fanno parte di una famiglia con due o più elementi: la percentuale è del 16,6% nel primo caso, del 16,5% o 22,6% nel secondo.