INAUGURAZIONE IN GRANDE STILE - Nonostante i rinvii dovuti all’adeguamento alle richieste locali in relazione all’impatto ambientale dello stabilimento, la gigafactory tedesca di Gruenheide (la prima della Tesla in Europa) accende finalmente gli impianti produttivi, dando via alla costruzione delle prime vetture di matrice europea. Dalla fabbrica sono quindi uscite le prime 30 Tesla Model Y (nella foto più in basso), mentre all’inaugurazione erano presenti, oltre agli acquirenti, lo stesso Elon Musk e il cancelliere tedesco Olaf Scholz (nella foto qui sotto).
RITARDI BUROCRATICI - Annunciata nel 2019, la fabbrica che sorge nei pressi di Berlino ha dovuto però affrontare una notevole trafila burocratica, che ha comportato un rallentamento dell’inaugurazione di circa 8 mesi (era prevista nel 2021). Infatti, la Tesla ha ricevuto il nullaosta per l’avvio della produzione solo lo scorso 4 marzo a patto che questa soddisfi alcune condizioni relative all’utilizzo dell’acqua e al controllo dell’inquinamento atmosferico. Situazione che ha quindi costretto l’azienda di Elon Musk ad aumentare i costi logistici, perché in attesa delle licenze, la domanda europea era soddisfatta dalla fabbrica cinese a Shangai.
500 MILA VETTURE A PIENO REGIME - Al momento lo stabilimento conta 3.500 dipendenti, ma la gigafactory di Gruenheide raggiungerà 12.000 addetti. Per quanto riguarda i volumi produttivi, l’impianto dovrebbe costruire 54.000 unità nel 2022, 280.000 all’anno nel 2023, fino a raggiungere il pieno regime nel 2025 con 500.000 vetture fabbricate in 12 mesi. Ricordiamo che con il termine gigafactory si intende anche la capacità degli impianti di produrre gli accumulatori e i motori che saranno successivamente installati sulle vetture, quantità che viene indicata in gigawattora, e nel caso dello stabilimento di Gruenheide si raggiungeranno volumi pari a 50 GWh.