RIDURRE CONSUMI E CO2 - La
Renault ha reso note alcune delle tecnologie a favore della mobilità sostenibile che saranno introdotte sulle future vetture della Régie. Innovazioni che riguardano diversi settori, dai
motori elettrici a quelli ibridi e a gas, e che sono pensati per ridurre consumi, costi di gestione e emissioni di CO2 e sostanze nocive.
MOTORE ELETTRICO - Uno dei progetti atteso sui modelli 2015 riguarda un nuovo motore elettrico (qui sopra) con componenti integrate che consentono di ridurre gli ingombri del 10% e, di conseguenza il peso, senza penalizzare le prestazioni. Lo vedremo quasi certamente sulla Renault Zoe. A migliorare sono pure la gestione della corrente elettrica che permette di ridurre i consumi e il sistema di ricarica per abbattere i tempi del “pieno” con corrente a bassa potenza (3-11 kW). Ne risulta un motore elettrico sincrono con rotore bobinato da 65 kW e 220 Nm con maggiore efficienza e che può essere installato su veicoli più piccoli.
TURBO BI-FUEL GPL - Destinato ad approdare sul mercato nel 2015 è pure un motore turbo bi-fuel benzina-GPL (qui sopra). Si tratta di un tre cilindri sovralimentato con recupero di energia in frenata, sistema Start&Stop e modalità eco. Una serie di tecnologie che, insieme all'armonizzazione della pressione di sovralimentazione con quella del GPL, consentirebbero di rientrare nei parametri antinquinamento Euro 6, di ridurre del 10% le emissioni di CO2 e di ottenere un risparmio di carburante fino al 25%.
BICILINDRICO DIESEL DUE TEMPI - Tra gli studi per il futuro suscita interesse lo sviluppo del progetto Powerful (Powertrain for Future Light-duty vehicles, propulsore per futuri veicoli leggeri). Si tratta di un motore a gasolio a due tempi di cilindrata contenuta (qui sopra) pensato per contenere consumi, costi di manutenzione ed emissioni di anidride carbonica. Un'unità ispirata a quelle delle grandi navi che promette un'efficienza prossima al 50% contro il 35% degli attuali diesel. Il risultato è la possibilità di dimezzare la cilindrata senza penalizzare le prestazioni e di creare un motore più leggero (-40 kg circa) e compatto. In pratica sarebbe possibile sostituire un diesel 1.5 con un bicilindrico da 730 cc con potenza di 48-68 CV e coppia di 112-145 Nm da 1.500 giri. Non ancora valutati i risparmi in termini di riduzione dei consumi.
MILD HYBRID PER COMMERCIALI - Il progetto HYDIVU (Hybride Diesel pour Véhicule Utilitaire, sistema ibrido diesel per veicoli commerciali) punta a ridurre i consumi del 10% dei veicoli commerciali utilizzati per la consegna delle merci sui tragitti lunghi. Sviluppato sulla base del Master, il prototipo (qui sopra) adotta un sistema ibrido leggero e le tecnologie down-speeding e twin-turbo. Il primo è costituito da un motore elettrico da 10-12 kW inserito sulla scatola del cambio per migliorare il rendimento meccanico, il recupero di energia e la coppia dell'unità a combustione associata. Il down-speeding consente di ridurre il regime di rotazione del motore allungando i rapporti del cambio ed è reso possibile dalla combinazione con il sistema twin-turbo a geometria variabile che eleva la coppia ai bassi regimi (da 1.000 giri).