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La Renault annuncia le novità “eco”

13 dicembre 2014

Un nuovo motore elettrico, un propulsore turbo bi-fuel e un "motorino" diesel due tempi le principali innovazioni presentate a Parigi.

La Renault annuncia le novità “eco”
RIDURRE CONSUMI E CO2 - La Renault ha reso note alcune delle tecnologie a favore della mobilità sostenibile che saranno introdotte sulle future vetture della Régie. Innovazioni che riguardano diversi settori, dai motori elettrici a quelli ibridi e a gas, e che sono pensati per ridurre consumi, costi di gestione e emissioni di CO2 e sostanze nocive. 
 
 
MOTORE ELETTRICO - Uno dei progetti atteso sui modelli 2015 riguarda un nuovo motore elettrico (qui sopra) con componenti integrate che consentono di ridurre gli ingombri del 10% e, di conseguenza il peso, senza penalizzare le prestazioni. Lo vedremo quasi certamente sulla Renault Zoe. A migliorare sono pure la gestione della corrente elettrica che permette di ridurre i consumi e il sistema di ricarica per abbattere i tempi del “pieno” con corrente a bassa potenza (3-11 kW). Ne risulta un motore elettrico sincrono con rotore bobinato da 65 kW e 220 Nm con maggiore efficienza e che può essere installato su veicoli più piccoli. 
 
 
TURBO BI-FUEL GPL - Destinato ad approdare sul mercato nel 2015 è pure un motore turbo bi-fuel benzina-GPL (qui sopra). Si tratta di un tre cilindri sovralimentato con recupero di energia in frenata, sistema Start&Stop e modalità eco. Una serie di tecnologie che, insieme all'armonizzazione della pressione di sovralimentazione con quella del GPL, consentirebbero di rientrare nei parametri antinquinamento Euro 6, di ridurre del 10% le emissioni di CO2 e di ottenere un risparmio di carburante fino al 25%.
 
 
BICILINDRICO DIESEL DUE TEMPI - Tra gli studi per il futuro suscita interesse lo sviluppo del progetto Powerful (Powertrain for Future Light-duty vehicles, propulsore per futuri veicoli leggeri). Si tratta di un motore a gasolio a due tempi di cilindrata contenuta (qui sopra) pensato per contenere consumi, costi di manutenzione ed emissioni di anidride carbonica. Un'unità ispirata a quelle delle grandi navi che promette un'efficienza prossima al 50% contro il 35% degli attuali diesel. Il risultato è la possibilità di dimezzare la cilindrata senza penalizzare le prestazioni e di creare un motore più leggero (-40 kg circa) e compatto. In pratica sarebbe possibile sostituire un diesel 1.5 con un bicilindrico da 730 cc con potenza di 48-68 CV e coppia di 112-145 Nm da 1.500 giri. Non ancora valutati i risparmi in termini di riduzione dei consumi. 
 
 
MILD HYBRID PER COMMERCIALI - Il progetto HYDIVU (Hybride Diesel pour Véhicule Utilitaire, sistema ibrido diesel per veicoli commerciali) punta a ridurre i consumi del 10% dei veicoli commerciali utilizzati per la consegna delle merci sui tragitti lunghi. Sviluppato sulla base del Master, il prototipo (qui sopra) adotta un sistema ibrido leggero e le tecnologie down-speeding e twin-turbo. Il primo è costituito da un motore elettrico da 10-12 kW inserito sulla scatola del cambio per migliorare il rendimento meccanico, il recupero di energia e la coppia dell'unità a combustione associata. Il down-speeding consente di ridurre il regime di rotazione del motore allungando i rapporti del cambio ed è reso possibile dalla combinazione con il sistema twin-turbo a geometria variabile che eleva la coppia ai bassi regimi (da 1.000 giri).


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Ritratto di Franck Dì
13 dicembre 2014 - 18:35
non ha senso produrre la Zoe solamente e puramente elettrica...... fate una Zoe ibrida cacchio!!!!!!
Ritratto di TurboCobra11
14 dicembre 2014 - 17:05
Concordo, inoltre se facevano direttamente la Clio a benzina, gasolio, gpl, metano, ibrida e elettrica alla fine gli costava pure meno, invece di fare due segmento B. ...Saluti
Ritratto di lucios
16 dicembre 2014 - 08:06
4
......perché non la fanno Extended range? quanto costerebbe un piccolo motorino per far girare la zoe?
Ritratto di TurboCobra11
14 dicembre 2014 - 17:03
Però oltre al motore a gpl sarebbe utile ne facessero uno anche a metano, combustibile che la Renault non so perché non si interessa, per completare la gamma oltre al gpl e all'elettrico. D'altronde se puntano sul costoso elettrico, trasformare un motore anche a metano è molto meno costoso. ...Saluti
Ritratto di romeo64
14 dicembre 2014 - 22:38
Alcune ricerche, come il diesel 2 tempi sono finanziate dall'UE, non so se su queste cilindrate ridotte, possa realmente avere sviluppo commerciale, il metano è per lo più di interesse delle case italiane e tedesche, dove la rete è più diffusa, certo è una delle soluzioni migliori per la riduzione delle CO2...
Ritratto di rebatour
15 dicembre 2014 - 23:14
vuole tornare al motore "a testa calda". oppure ha in mente un "ciclo" nuovo. Non capisco.
Ritratto di selvaggio
16 dicembre 2014 - 12:07
Il problema, in parte risolto sui motori marini, del 2 T, è la fase di lavaggio che mescola i gas combusti con quelli freschi, aumentando consumi e inquinamento. Sui motori marini è in parte risolto con una valvola in testa da cui entra aria compressa che "lava" il cilindro, spazzando via i gas combusti...ma sui piccoli motori?
Ritratto di marco.stroppare
10 febbraio 2016 - 14:13
Qualcuno sa qualche nuova informazione sul diesel 2 tempi di renault?