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La Renault tende la mano all'Avtovaz

12 ottobre 2009

Dopo il braccio di ferro tra il presidente russo Putin e la Renault, il Costruttore francese ha confermato che dal 2012 produrrà in Russia un'auto economica derivata dalla Dacia Logan. Ma la situazione della Avtovaz resta critica.

PIANO PER IL FUTURO - La Renault conferma la volontà di aiutare la Avtovaz, senza cedere al "ricatto" di Putin, che chiedeva investimenti da parte della Casa francese (leggi qui la news). Con il mercato dell'auto in Russia crollato di oltre il 50%, la Avtovaz si ritrova costretta a lasciare a casa oltre un quarto dei 102 mila dipendenti (basti pensare che a Togliatti, un cittadino su sette lavora alla Avtovaz). Cosa che il presidente russo starebbe cercando di evitare a tutti i costi.

CONTI IN ROSSO - Dopo il prestito da parte dello Stato di oltre 25 miliardi di rubli (circa 830 milioni di dollari) di questa estate, la banca russa per lo sviluppo (Veb) ha fatto sapere che serebbe intenzionata a comprare altre obbligazioni della Casa automobilistica. Ma potrebbe non bastare.

Nei primi sei mesi del 2009 la Avtovaz ha perso oltre 650 milioni di dollari e, nello stesso periodo, rispetto al 2008, le vendite del marchio Lada (nella foto sopra, la Niva) sono crollate da 378.000 a sole 169.000 unità.

Colpa della recessione economica, ma non solo; una delle ragioni sembra essere anche la scarsa qualità delle auto russe. La sinergia con la Renault, che potrebbe portare significativi miglioramenti in questo senso, si preannuncia quindi fondamentale per il futuro.

Nel frattempo, resta da capire se Putin riuscirà a trovare altri fondi necessari per “tenere a galla” la Avtovaz fino al 2012, quando inizierà la produzione dell'auto derivata dalla Dacia Logan. Della quale, secondo i piani, entro il 2015 verranno prodotte 300 mila unità l'anno negli stabilimenti di Avtovaz a Togliatti, la Detroit Russa.



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