LE AUTO STORICHE CIRCOLERANNO DI NUOVO A ROMA… - Le auto d’epoca torneranno a solcare le strade di Roma. A stabilirlo è una sentenza emessa ieri, 18 ottobre, dal TAR del Lazio, che ha accolto il ricorso promosso dall’Automotoclub storico italiano in sinergia con i registri Registri Storici Alfa Romeo, Fiat, Lancia e il supporto della Federazione Motociclista Italiana e del club locale Scuderia Romana “La Tartaruga”. Di concerto con gli enti certificatori di veicoli storici previsti dall'articolo 60 del Codice della strada sopra elencati, l’Asi aveva immediatamente manifestato la propria contrarietà ai provvedimenti contenuti nell’ordinanza numero 27, firmata dal sindaco Roberto Gualtieri e che, a partire dallo scorso 28 febbraio, aveva di fatto posto il veto sulla circolazione dei mezzi storici nella cosiddetta “fascia verde” della capitale, che con la recente estensione fin quasi al raccordo anulare è diventata la più grande zona a basse emissioni d’Europa (qui la news).
MA SOLO QUELLE IN POSSESSO DEL CRS - “Nella pronuncia del TAR del Lazio - si legge in una nota diffusa dall’Asi - viene stabilita la necessità di bilanciare la tutela dell’ambiente con la tutela, di pari dignità costituzionale, del patrimonio storico e culturale in cui il motorismo storico a pieno titolo si iscrive”. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha inoltre ribadito “l’indubbia specificità che già la legge riconosce ai veicoli storici all’interno della più ampia categoria degli autoveicoli, unitamente alla natura e al ruolo insostituibile degli Enti certificatori e alla esclusività del Certificato di Rilevanza Storica da essi in questa veste rilasciato quale unico meccanismo ammesso dall’ordinamento nazionale per l’accertamento della storicità dei veicoli”. Tradotto, significa che a Roma e nella “fascia verde” che abbraccia la Città Eterna saranno ammessi alla circolazione solo i veicoli d’epoca certificati come “di interesse storico e collezionistico” dagli organi riconosciuti dalla legge.
SCURO: “MOTORISMO STORICO ECCELLENZA ITALIANA” - Parole di grande soddisfazione per il risultato raggiunto a Roma giungono dal presidente dell’Asi, Alberto Scuro (nella foto qui sopra). “Sono state accolte nel merito le tesi del ricorso con riguardo a tutti i provvedimenti limitativi della circolazione dei veicoli storici e di questo non posso che essere felice: questa sentenza rappresenta un ulteriore passo avanti verso la diffusa consapevolezza che il motorismo storico è un’eccellenza italiana che abbiamo il dovere di continuare a tutelare e promuovere per il bene del Sistema Paese ”, ha commentato il numero uno del sodalizio, che conta più di 260 club federati, 38 aderenti e riunisce oltre 260.000 appassionati in tutta Italia, oltre a rappresentare istituzionalmente il motorismo storico italiano presso tutti gli organismi nazionali ed internazionali.