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Scatola nera obbligatoria: si profila un conflitto

Pubblicato 08 febbraio 2022

Con l’arrivo della scatola nera sulle auto di nuova omologazione da luglio 2022 ci potrà essere un conflitto di dati in caso di incidente con quelle installate dalle assicurazioni. Una questione che necessita un intervento legislativo. 

Scatola nera obbligatoria: si profila un conflitto

BLACK BOX DI SERIE A LUGLIO - Mancano pochi mesi e poi, il 6 luglio 2022, scatterà l’obbligo europeo della “scatola nera” a bordo delle automobili per poterne ottenere l’omologazione mentre l’obbligo per l’immatricolazione entrerà in vigore nel 2024 (qui per saperne di più). Questo apparato sarà visto da qualcuno come un Grande Fratello, ma il suo scopo ufficiale è aumentare la sicurezza della circolazione. Per riuscirci rileverà velocità, accelerazioni, frenate, intervento degli ADAS e posizione dei veicoli (automobili e veicoli commerciali leggeri) al momento di un eventuale incidente. Ma già oggi molte automobili hanno una “black box”, usata dalle assicurazioni come antifurto e anche per proporre tariffe a consumo (più guidi e più paghi) e/o “pay how you drive”, ovvero più sei prudente o meno esposto ai rischi, per esempio guidando poco di notte, e meno paghi.

COSA SUCCEDE CON DUE GUARDIANI? - Molte persone hanno già una polizza con la scatola nera e ci convivono tranquillamente, anche perché in certe province è l’unico modo per riportare sulla Terra dei costi astronomici. Rimane però il potenziale conflitto fra i dati registrati dai due apparati, ad esempio in caso di controversie legali. Come messo in evidenza da Il Sole 24 Ore, si rischiano diverse controversie. Risale infatti al 2017 il tentativo della legge Concorrenza (la 124/2017) di regolare gli aspetti tecnici, legali e relativi agli sconti della scatola nera. Un anno dopo si sono anche aperte consultazione pubbliche per definire i decreti attuativi ministeriali che avrebbero dovuto fissare le caratteristiche dei dispositivi, compresa un’eventuale portabilità che potesse evitare la sostituzione del dispositivo in caso di cambio della compagnia assicurativa. Il tutto si è bloccato, ma le compagnie assicurative sono andate avanti, al punto che il 20% delle polizze prevedono una black box.

RISCHIO DI CONFLITTI - Il regolamento della scatola nera “ufficiale” è stringente: l’accesso è riservato solo alle forze dell’ordine e i dati disponibili sono soltanto quelli relativi ai secondi precedenti e successivi a un incidente. Quindi le assicurazioni potranno usare solo quei pochi dati riportati nei verbali della Polizia, rinunciando a quelli sull’utilizzo del veicolo, ben più estesi nel tempo, in base ai quali profilano i clienti e stabiliscono l’entità del premio. Ma un altro aspetto del problema, potenzialmente esplosivo, è la ricostruzione degli incidenti: l’articolo 145-bis del Codice delle Assicurazioni assegna infatti ai dati della scatola nera delle compagnie un valore di “piena prova” nel caso si finisca in causa davanti al giudice civile per un risarcimento dei danni di un sinistro. Cosa accadrebbe se la scatola nera montata di serie sul veicolo fornisse dati diversi? 

ARRIVANO ANCHE GLI ADAS - Si affacciano controversie anche dal punto di vista tecnico, dato che le black box che nascono con l’automobile potrebbero essere più affidabili, anche perché certificate dal costruttore. L’articolo 145-bis sembra però privilegiare i dispositivi della Compagnie, purché siano conformi ai decreti attuativi dei Ministeri, che brillano per la loro assenza. Urgono quindi provvedimenti europei che armonizzino le regole e regolamentino le scatole nere e l’uso dei loro dati. Ricordiamo che con la stessa tempistica della black box arriverà anche l’obbligatorietà dell’adattatore automatico della velocità ai limiti della strada che si sta percorrendo (disattivabile), dell’assistente al mantenimento della corsia e dell’interfaccia standard per il montaggio di dispositivi Alcolock che bloccano l’auto se rilevano un eccesso di alcool nel conducente. Dopo due anni ancora saranno obbligatori anche il rilevatore della stanchezza del conducente e la frenata automatica con rilevamento di pedoni e ciclisti, che sappiamo essere ancora bisognosa di miglioramenti (qui per saperne di più).



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Ritratto di Kevin Alv
8 febbraio 2022 - 12:41
E, invece, proporre di adottare un telecamera che semplicemente inquadri il conducente... Per verificare se poi istanti prima del crash stava controllando\rispondendo ai messaggi del proprio smartphone? Detto questo, mi sembrerebbe improbabile che 2 apparati registrino misure del tutto contrastanti (del tipo : 50km/h e l'altro 120km/h) - al più potrebbero rilevare minime differenze del tutto accettabili nelle tolleranze di tali apparati. - E, se invece, si rilevassero misure incongruenti sarebbe comunque individuabile lo strumento difettoso da escludere
Ritratto di alvolantone
8 febbraio 2022 - 12:48
Ma mettiamo, mettiamo tutto, a prescindere sia problematico causa questioni del genere. E a prescindere che funzioni di più o di meno. Tanto la tendenza dell'automobilista medio, da forum, è più roba c'è meglio è. Felici di pagare a prescindere e poi fare spallucce.
Ritratto di Alvolantino
8 febbraio 2022 - 13:25
Senza senso! Grazie a Tesla a breve arriverà la guida autonoma e non ci saranno più incidenti! Inoltre non metterai mai queste cose che tracciano continuamente gli spostamenti, privacy Zero! Go Electric!
Ritratto di Tu_Turbo48
8 febbraio 2022 - 14:40
@Alvo Mah che cavolo scrivi, perché secondo te Tesla non traccia nulla dei tuoi spostamenti e percorsi che effettui ogni giorno. Vai ha leggerti la notizia di oggi del tuo beniamino Musk e dei suoi spostamenti,che ti vedo sempre poco informato!!! Go Ignorance Electric!!! ;-)
Ritratto di PONKIO 78
8 febbraio 2022 - 22:19
Alvo, ma se dico alla Tesla… “mi porti mignotte…” mi ci porta?
Ritratto di Andre_a
9 febbraio 2022 - 07:15
@PONKIO 78: se hai una Tesla, sono loro che vengono da te :D
Ritratto di erresseste
9 febbraio 2022 - 11:12
Nel frattempo se non sbaglio ci sono stati degli incidenti causati da delle Tesla
Ritratto di Gordo88
10 febbraio 2022 - 17:15
1
Ma quale violazione della privacy se registra solo pochi secondi prima e dopo l' incidente disponibili unicamente alle forze dell' ordine.. poi nel caso immagino le velocità proibitive con cui guidi la tua pseudo auto elettrica
Ritratto di Das Driver
8 febbraio 2022 - 14:22
1
il politically correct che va tanto di moda oggi vieterà di chiamarla scatola nera, è offensivo, si chiamerà scatola di colore
Ritratto di Bradipo62
8 febbraio 2022 - 19:10
2
Fin quando non sarò veramente obbligato… no box !!
Ritratto di stefbule
8 febbraio 2022 - 19:12
12
Conflitto per una cosa senza senso, che solo qui in Italia poteva succedere. E' ovvio che se l'auto esce già con la black box (tarata per quell'auto e quindi più affidabile di una generica), quella delle assicurazioni non si mette. Anche perchè sarebbe un "doppione" inutile. Le assicurazioni vogliono monitorare i clienti? Si accontentino degli incidenti rilevati dalla black box di fabbrica del veicolo.
Ritratto di dreamerofcars
8 febbraio 2022 - 23:47
controlli, obblighi, limitazioni, divieti. Ma quale problema hanno?
Ritratto di Andre_a
9 febbraio 2022 - 07:18
Assurdo che l’adattatore automatico della velocità ai limiti della strada sarà disattivabile. C'è qualcosa di profondamente sbagliato dietro, come l'ammissione che i limiti di velocità non siano corretti, o che hanno bisogno di qualche eccesso di velocità ogni tanto per fare cassa...
Ritratto di studio75
9 febbraio 2022 - 07:43
5
Sono d'accordo per il limitatore di velocità sulle auto di nuova produzione. Lo tarerei con un limite di velocità di 50km/h in meno rispetto la velocità massima del veicolo cosicchè ogni veicolo viaggerebbe, secondo le proprie caratteristiche, in sicurezza pur mantenendo la coppia massima. Un elettrica che fa di massimo 180km/h non potrebbe andare oltre i 130 ad esempio.
Ritratto di Ennio s
9 febbraio 2022 - 16:43
Credo che ricominceranno a vendere le AlfaSud. Non se ne può più di tecnologia invadente e di controlli di quante volte ci fermiamo per un bisognino.
Ritratto di acterun
10 febbraio 2022 - 10:50
Le scatole nere saranno prodotte in proprio da ogni marchio o come al solito c'è già un prodotto casualmente pronto a soddisfare le richieste europee, magari di Bosch?
Ritratto di federico p
13 febbraio 2022 - 18:39
2
Bene,faranno la felicità dei rivenditori di batterie. 1 anno di scatola nera ho buttato due batterie, quando ho comprato la terza dovevo staccare la batteria e poi riattaccarla, per chi ha un auto con batteria piccola e la usa quasi solo durante i fine settimana o comunque tiene ferma l'auto più di 2 giorni consecutivi queste scatole nere sono un serio problema per le batterie