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Per la Skoda profitti crollati del 68% nel 2009

23 marzo 2010

Le vendite delle auto ceche sono cresciute e per il 2010 ci si aspetta un nuovo record. Ma i guadagni rispetto l'anno precedente sono precipitati. Confermato un modello “low cost”.

NUMERI CONTRASTANTI - La crisi c'è e si è fatta sentire anche alla Skoda. Anche se il gruppo Volkswagen è riuscito a chiudere i bilanci del 2009 in positivo, i marchi che gravitano nella sua galassia hanno subito forti ripercussioni (leggi qui la news). Tra questi la Skoda che nonostante abbia incrementato le vendite del 1,4% (684.226 auto nel 2009) ha visto i profitti ridursi di ben il 68%. Dati comunicati ieri dall'amministratore delegato Reinhard Jung. 

TAGLIO DEI PREZZI - Come ha precisato Holger Kintscher, un membro del consiglio di amministrazione della Skoda, la riduzione dei profitti è da ricercare nel taglio dei prezzi per mantenere la competitività e nel tasso di cambio sfavorevole della corona ceca rispetto alle altre monete. Ma un attento programma di gestione aziendale ha permesso di chiudere l'anno passato pur sempre in attivo di 136 milioni di euro.

L'OCTAVIA TIRA - In una situazione di mercato sfavorevole, la Skoda l'anno scorso ha raddoppiato le vendite in Cina raggiungendo le 122.556 unità e incrementato del 44% quelle in Germania (162.328 auto), “la piazza” più importante in Europa. Il modello più venduto con 273.590 auto è stata la Octavia (foto in alto), seguita dalla Fabia con 264.173 unità, il 14% in più rispetto al 2008. Bene anche le più recenti Superb (leggi qui il primo contatto della Wagon 2.0 TDI 4x4) e Yeti (leggi qui il primo contatto della 2.0 TDI 4x4), con le quali la Skoda punta a affermare ulteriormente la propria immagine in Europa.

UN 2010 DI CORSA - Durante la presentazione dei conti economici, Jung, ha confermato la produzione di un modello “low cost” da posizionare tra la Fabia e la Octavia (ne avevevamo già scritto qui), e annunciato la previsione d'incrementare ulteriormente le vendite rispetto al 2009. Un risultato dovuto in larga parte alla Cina, dove nei primi due mesi del 2010 le vendite sono cresciute del 129% (26.674 unità).



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