PIANO GLOBALE - La Renault ha annunciato che potenzierà la produzione nei suoi stabilimenti spagnoli. Diversi sono i programmi indicati: assegnazione di quattro nuovi modelli all’impianto di Palencia (foto sopra e qui sotto, a nord di Madrid), tutti basati su due diverse piattaforme. Oggi a Palencia viene prodotta la Mégane, con 239.500 unità all’anno. Con i nuovi programmi lo stabilimento nel 2016 arriverà a sfornare 280 mila veicoli.
DOVE E COSA - Altro stabilimento interessato è quello di Valladolid (foto qui sotto) dove oggi sono fabbricate le Twizy, la Clio III, la Modus e la Grand Modus. Lì si produrrà un nuovo modello del segmento B e aumenterà la produzione della Twizy. Infine le fabbriche di Valladolid e Siviglia aumenteranno le loro produzioni rispettivamente di motori e cambi. Le previsioni parlano di 1,3-1,4 milioni di pezzi all’anno contro gli attuali 1,1 milioni.
IN CAMBIO DI PRODUTTIVITÀ - Le decisioni prese significano l’assunzione di 1.300 lavoratori e sono conseguenti all’accordo raggiunto e firmato recentemente tra sindacato, governo e azienda. La creazione dei 1.300 lavoratori è l’impegno della casa, mentre i sindacati hanno accettato nuove regolamentazioni del lavoro per migliorare la produttività. Le novità concesse dai lavoratori sono diverse: un giorno di lavoro in più all’anno a partire dal 2014; la creazione di un contratto di lavoro della durata di 18 mesi; un taglio del 10% dell’indennità per lavoro notturno; la possibilità di istituire turni di lavoro 7 giorni su 7.
ESEMPIO PER LA FRANCIA? - La novità spagnola è importante per la creazione di posti di lavoro in una realtà asfittica come quella spagnola, ma non solo. Anche in Francia all’inizio di novembre la Renault ha avviato un confronto con i sindacati per cercare un’intesa capace di migliorare la produttività negli stabilimenti francesi. In questo contesto, la casa ha dichiarato che se tale accordo verrà raggiunto, da parte sua ci sarà l’impegno a non chiudere alcuno degli stabilimenti in patria. Per non dire poi che per certi versi il caso spagnolo sarà sicuramente seguito e valutato anche in Italia, per vedere se l’accordo sul lavoro raggiunto oggi tra governo e parte dei sindacati potrà portare alla creazione di posti di lavoro.