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La strategia della Renault sulle auto elettriche

Pubblicato 30 giugno 2021

Il Gruppo Renault prevede di costruire tutto in casa: dalle piattaforme, al motore alle batterie. È prevista la creazione di un complesso industriale nel nord della Francia, che include anche una nuova fabbrica di batterie.

La strategia della Renault sulle auto elettriche

La Renault annuncia la sua strategia sulle auto elettriche che sarà focalizzata sul “made in France” e che prevede una decisa accelerazione sulla tecnologia a “zero emissioni”, con il debutto di nuovi modelli. L’obiettivo prefissato, da raggiungere entro il 2030, è quello di garantire ai veicoli a batteria il 90% della quota di mercato. Questo annuncio va quindi a migliorare quello precedente dato in occasione della presentazione del piano industriale Renaulution, che prevedeva sempre una quota di mercato del 90% includendo però anche le ibride. Non cambia il target “mix”, che entro il 2025 include il 65% delle vendite rappresentato da veicoli elettrici ed elettrificati. 

Questi ambiziosi traguardi potranno essere raggiunti con la presentazione di 10 nuovi modelli EV basati sulle due piattaforme CMF-EV e CMF-BEV, di cui sette a marchio Renault. Per i modelli medi e grandi verrà utilizzata la piattaforma CMF-EV, che dovrebbe garantire maggiore spazio interno, miglior piacere di guida e un’autonomia fino a 580 km. La casa entro il 2025 prevede di costruire 700.000 veicoli su questa piattaforma. Uno dei modelli che utilizzerà la CMF-EV è la nuova Megane E-Tech Electric, che arriverà nel 2022 e sarà prodotta a Douai.


> Il prototipo della Renault Mégane E-Tech elettrica, che entrerà in produzione nel 2022 (qui per saperne di più).

Per le compatte verrà invece utilizzata la piattaforma CMF-BEV, che consentirà al Gruppo Renault di proporre veicoli elettrici accessibili. L’adozione delle economie di scala garantirà una riduzione del costo del 33% rispetto all’attuale generazione di ZOE. La piattaforma CMF-BEV offrirà fino a 400 km in ciclo WLTP e potrà essere associata a un powertrain da 100 kW. Saranno ingegnerizzate su questa piattaforma le riedizioni elettriche delle classiche R5 e R4, quest’ultima annunciata oggi. La R5 sarà interamente prodotta nel nord della Francia (Renault ElectriCity), dalla batteria all’unità elettrica. Infine, sempre per quanto riguarda la strategia di prodotto, il “dream garage” di Alpine, svelato lo scorso gennaio, diventerà realtà nel 2024 e sarà composto dall’erede dell’A110 e da altri due modelli, una cinque porte basata sulla R5 e una GT.


> La nuova piattaforma CMF-BEV che verrà utilizzata per le auto elettriche più piccole.

La Renault ha gettato le basi anche per la produzione in autonomia di un inedito motore elettrico senza terre rare (privo di magneti permanenti) e basato sulla tecnologia dei motori sincroni a rotore avvolto e un riduttore. ll gruppo concentrerà la produzione di motori nella MegaFactory di Cleon (Normandia), annunciando inoltre una partnership con la start-up francese Whylot per un e-motor a flusso assiale, con l’obiettivo di produrlo in scala dal 2025. Questa tecnologia sarà inizialmente applicata ai gruppi motopropulsori ibridi, con l’obiettivo di abbassare del 5% i costi. Per quanto riguarda l’elettronica di potenza, il Gruppo, al fine di ridurre i costi, integrerà l’inverter, il convertitore DC-DC e il caricatore di bordo in un unico alloggiamento sviluppato internamente. Questo alloggiamento dal design compatto sarà compatibile con l’architettura a 800 V, con meno componenti per ridurre il costo, e sarà utilizzato su tutte le piattaforme e tutti i gruppi motopropulsori (BEV, HEV, PHEV). I moduli di potenza per l’inverter, il convertitore DC-DC e l'OBC si avvarranno rispettivamente del carburo di silicio (SiC) e del nitruro di gallio (GaN), grazie alla partnership strategica siglata con ST Microelectronics.


> Tra i nuovi modelli annunciati oggi la riedizione in chiave moderna della R4, della quale è stata diffusa questa prima immagine. Si affiancerà ad un'altra icona della Renault, la R5 (qui per saperne di più)

Oltre a queste nuove tecnologie, il Gruppo Renault sta lavorando anche su un motopropulsore più compatto, noto come sistema “all-in-one” (un sistema simile all’eDrive di BMW). Questo gruppo motopropulsore racchiude motore elettrico, riduttore ed elettronica di potenza in una singola unità. Ciò dovrebbe consentire di guadagnare il 45% del volume complessivo (ossia l’equivalente del volume del serbatoio dell’attuale Clio), di ridurre del 30% il costo del gruppo motopropulsore totale (questo risparmio a livello di valore equivale al costo del motore elettrico) e di diminuire del 45% le perdite di energia in ciclo WLTP, consentendo così ai veicoli elettrici di aumentare l’autonomia di 20 km.

La realizzazione delle nuove tecnologie elettriche sarà concentrata in un nuovo complesso industriale che sorgerà nel nord della Francia e che sarà composto dagli impianti di Douai, Maubeuge e Ruitz. L’obiettivo è quello di produrre veicoli elettrici “made in France”. Questo “hub” potrà inoltre contare sulle batterie prodotte nella Gigafactory di Douai, anche questa una novità annunciata oggi.


> In questo disegno la futura sportiva elettrica a marchio Alpine.

Il Gruppo Renault definisce anche le specifiche delle celle delle batterie che saranno montate sui suoi veicoli. Si avvarrà esclusivamente della chimica NMC (Nickel, Manganese e Cobalto) e di un’architettura di celle standard, che gli consentiranno di realizzare fino a un milione di veicoli elettrici nell’ambito dell’Alleanza entro il 2030. Secondo la casa la scelta di questa chimica offre un rapporto costo al chilometro molto competitivo, con un incremento fino al 20% dell’autonomia rispetto alle altre soluzioni chimiche e una performance di riciclo migliore.

Per quanto riguarda lo sviluppo delle celle, il Gruppo Renault ha scelto di stabilire una partnership con Envision AESC che svilupperà a Douai una gigafactory con una capacità di 9 GWh nel 2024 e l’obiettivo di raggiungere 24 GWh nel 2030. Questo partner, situato nei pressi di Renault ElectriCity, garantirà la produzione di batterie a costi competitivi, con una carbon footprint ridotta. 

Il Gruppo Renault poi la firma di un protocollo di intesa per diventare azionista della start-up francese Verkor con una partecipazione superiore al 20%. Entrambi i partner intendono sviluppare congiuntamente una batteria ad alte prestazioni adatta per le vetture medie e superiori (segmento C e D), ma anche per i modelli della gamma Alpine. Questa partnership prevede lo sviluppo di una linea di produzione pilota dei prototipi di celle e moduli per batterie realizzati in Francia a partire dal 2022. In un secondo tempo, Verkor si prefigge lo scopo di costruire, a partire dal 2026, la prima gigafactory di batterie in Francia, con una capacità iniziale di 10 GWh per il Gruppo Renault, in grado successivamente di raggiungere 20 GWh nel 2030. Secondo le previsioni in meno di un decennio, il Gruppo potrà progressivamente ridurre i costi del pacco batteria del 60%, con l’obiettivo di scendere al di sotto dei 100 dollari/kWh nel 2025 e, successivamente, al di sotto degli 80 dollari/kWh nel 2030, gettando le basi per l’arrivo della tecnologia delle batterie a stato solido (All Solid State Battery) nell’Alleanza.

Per quanto riguarda il riciclo è prevista una accelerazione dello sviluppo delle competenze con Mobilize, al fine di generare sempre più valore in ogni singola fase del ciclo di vita. Per le applicazioni durante la prima fase di vita della batteria nel veicolo, il Gruppo intende sviluppare soluzioni “Vehicle-to-grid” che consentono di ritrasmettere l’energia dalla batteria dei veicoli alla rete elettrica. Quando le batterie sono esauste, grazie alla partnership con Veolia, verranno avviate a processi di riciclo, avvalendosi del progetto Re-Factory. L’obiettivo prefissato, da raggiungere entro il 2030, è quello di generare più di un miliardo di euro di fatturato con queste attività.



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Ritratto di Flynn
30 giugno 2021 - 20:15
E il termico, ancora una volta, si attacca al tram
Ritratto di nano75
1 luglio 2021 - 11:13
...mi sa che il tram lo dovranno prendere tutti quelli che rimarranno fermi con la loro lavatrice a quattro ruote a pile scariche senza colonnine per la ricarica...il mondo reale è ancora mooolto lontano da questi progetti
Ritratto di impala
2 luglio 2021 - 17:51
le renault cadono a pezzi, 20 anni di prodotti scadenti, 20 anni di motori a gasolio "fuso bronzine" ... un difetto mai risolto. Rottura dei cambi automatici EDC, rottura dei motori a benzina 1.2 e 1.3 Tce ... ect, ect. Speriamo che l'elettrico potra salvare qualcosa in casa renault.
Ritratto di andrea10
3 luglio 2021 - 10:58
Mi permetta di risponderle , non per portar acqua al mio mulino , ma per obiettività visto che ci lavoro con il marchio. Il problema delle bronzine è stato risolto , ci fu dal 2003 al 2005/2006 questo problema ,adesso risolto a tal punto da farlo diventare motore di riferimento per la categoria. 1.2 TCe qualche problemino , ma pochi casi , il 1.3 mai avuto problemi. Per quanto riguarda l'EDC ho avuto solo un ingresso in officina per Scenic . Se parliamo invece delle turbine spappolate bmw 163cv , audi , problemi ai cambi automatici delle premium ... consumo olio dei 1.4 turbo VW ecc ,turbine 1.5 psa, potremmo davvero divertirci ed elencarle una miriade di problemi ... Questo significa che nessun marchio , neanche il più costoso è esente da problemi su alcuni lotti di vetture/motori. Bisognerebbe guardar grafici e statistiche ufficiali per capire la bontà dei progetti , ma capisco che non è facile reperire certi dati
Ritratto di domila
30 giugno 2021 - 20:16
La Megane e-Vision proprio non mi piace per niente. Più interessante invece questa riproposizione della 5.
Ritratto di Check_mate
30 giugno 2021 - 20:18
Sarebbe l'ennesima proposta di una "salsa stilistica" che ripropongono ormai da un decennio buono. In effetti ha stancato.
Ritratto di domila
1 luglio 2021 - 13:06
Check Mate Aggiungendo poi che sono sempre stato un po’ “contro” il “suvizzare” modelli che prima erano berline oppure sportive (si veda in Ford con la Puma, in Mitsubishi con l’Eclipse, in Citroën con la C5..) il no diventa davvero totale.
Ritratto di giulio 2021
1 luglio 2021 - 09:50
Domila si sono d'accordo, la Megane - E era un progetto a cui staccare la spina...
Ritratto di Volpe bianca
1 luglio 2021 - 10:52
:D
Ritratto di katayama
30 giugno 2021 - 21:45
Vabbé, comunicato incasinato. Alla fine, per non farseli fare alla julienne, cosa c'è? No magneti permenenti per evitare l'uso di terre rare e, quindi, sì al coltan? Chimica NiMnCo per il catodo? E questa sarebbe la novità? Mmh... Curiosa la scelta del sincrono con rotore ad avvolgimenti, del quale però non si dice niente. Mettere tutto assieme per compattare l'insieme? Ma va... Sviluppi futuri, vabbé, solid state, vabbé, riciclo, vabbé, e comunque due seg. B elettriche pure _______________________________________________________________ a---u---g---u---r---i
Ritratto di Gasolone xv
30 giugno 2021 - 23:29
E sooratutto affidabilità a manetta da una casa che già non brilla
Ritratto di zero
1 luglio 2021 - 00:35
Per violazione della policy del sito.
Ritratto di RubenC
1 luglio 2021 - 10:19
2
Il Texas, l'esempio più comune di stato progressista e, soprattutto, lontano dagli interessi dei Big Oil...
Ritratto di gt3mc12
1 luglio 2021 - 05:42
È evidente che il mondo dovrà cambiare e che si mettano in campo tante novità. Intanto tutti quelli che usano il PC portatile per lavorare con utilizzo intensivo possono fare un esperimento. Lavorare scollegati dalla presa, a un certo punto la batteria va in rosso, smettere di lavorare per attaccarsi alla ricarica rapida, 10 minuti, o 20, o 30. Bene, ricominciate a lavorare, avete un rabbocco del 70%, una mezz'oretta di lavoro e si torna in rosso. Bene, smettete di lavorare attaccate la ricarica ecc ecc
Ritratto di RubenC
1 luglio 2021 - 10:20
2
Però già con lo smartphone è diverso.
Ritratto di Almeron771
1 luglio 2021 - 06:39
Forse pggi abbiamo troppa mobilita inutile, gente che va a zonzo alla cazzum inquinando e per il solo gusto di sta in giro.Auto con autonomie ridotte, difficoltà di ricarica, forse faranno doventare le persone piu sagge?
Ritratto di Gasolone xv
1 luglio 2021 - 07:26
Eh si tutti tappati in casa a guardare la tv mi raccomando. Quello che dici e aberrante
Ritratto di Paolovr
2 luglio 2021 - 12:08
Quello che scrive Almeron771 potrà non essere condivisibile ma addirittura aberrante? Che si possa arrivare a un uso più responsabile e consapevole dell'auto dovrebbe invece essere auspicabile.
Ritratto di otttoz
1 luglio 2021 - 08:16
de meo, ad renault, prende sei milioni di euro l'anno per far pagare ai clienti il cavo di ricarica domestica della twingo 450 euro e la vernice 1000 euro...renault no grazie!
Ritratto di Sdruma
1 luglio 2021 - 09:04
3
te pensa una ditta che si vuol far pagare per un prodotto... mamma mia, ben 1000€; cifre assurde per una vernice... e io che ne spendo 2550 per quella di un Wrangler? Che devo dire? Sta mentalità dell'avere tutto a prezzi stracciati e la stessa che tiene la gente ferma a 800e al mese, tutto a poco ma dopo bisogna accontentarsi anche di poco, senza lamentarsi però mi raccomando.
Ritratto di Andre_a
2 luglio 2021 - 08:05
Io non sopporto i prezzi esagerati degli optional. 2500€ li spendi se porti l'auto dal carrozziere e ti fai fare una verniciatura personalizzata, una casa non può chiedere tutti quei soldi. Un po' come quando chiedono 2-3000 € per un navigatore che vale un decimo... se lo tengano
Ritratto di Sdruma
3 luglio 2021 - 11:55
3
è optional proprio perchè non è obbligatorio è, va in base al portafoglio di ognuno, lamentarsene è stupido
Ritratto di giulio 2021
1 luglio 2021 - 09:51
Renault ha un piano così preciso, che piaccia o no, e Stellantis ?
Ritratto di DigitalHunter
1 luglio 2021 - 10:23
Aspettano di vedere cosa faranno in Asia, HuangChong e XpengGinjing e compagnia cantante, in modo da ispirarsi...
Ritratto di katayama
1 luglio 2021 - 10:29
@giulio 2021 È questione di tempistiche, manco Tesla mette a piano tanti modelli, e nemmeno i soliti cinesi. Guarda l'alleanza Toyota-BYD: non s'è ancora presentata all'appello, perché è troppo presto. Stellantis è messa molto bene con le eCMP e EMP2/eVMP sia ibride che bev (non puoi stare su un binario solo, non per molti anni ancora). Il segmento in cui Stellantis è messa meglio, in assoluto, è proprio quello delle B, che oggi vendono anche come C, e che cuberà sempre di più in questi '20.
Ritratto di Mbutu
1 luglio 2021 - 10:30
Vedremo quanto si trasformerà in realtà ma due punti secondo me sono ottimi (e devono dovrebbero diventare un vincolo): riciclo e produzione interna (o almeno europea) delle batterie. Fino ad oggi i processi più "fastidiosi" sono stati lasciati nelle mani di paesi con scarso o nullo rispetto per la salute e l'ambiente. Non dobbiamo ripetere gli errori che abbiamo già fatto. Per il resto starà a Renault dimostrare che le soluzioni tecniche che vorrà adottare siano migliori di quelle della concorrenza (per la serie "le auto elettriche sono tutte uguali").
Ritratto di gt3mc12
1 luglio 2021 - 10:58
Ottimi ragionamenti, dice bene chi dice non stiamo su un solo binario e chi dice non ripetiamo gli errori coi cinesi. E poi, ok, lo smartphone elabora poco e viaggia leggero, ma complichiamo il test. Model 3 nera, 4 adulti, 4 valigie, 40 45 all'ombra, Milano Rimini, 130 135 per arrivare prima possibile, oppure gran traffico e sosta intermedia necessaria, difficoltà di rifornimento per contemporaneità già coi carburanti tradizionali
Ritratto di Flynn
1 luglio 2021 - 11:22
Cambia meta dai, che il mare di Rimini fa schifo...
Ritratto di ziobell0
1 luglio 2021 - 11:39
il bagno a rimini neanche sotto tortura
Ritratto di ziobell0
1 luglio 2021 - 11:26
caro gt3mc12, non complicare le cose con esempi assurdi, chi vuoi che viaggi fra milano e rimini in questa stagione??? Non mettere troppa pressione ai fan dell'elettrico che mi vanno in panico ..........
Ritratto di RubenC
2 luglio 2021 - 16:53
2
gt3mc12, Milano-Rimini è un tragitto che fai senza neanche dover ricaricare (nelle condizioni da te descritte), al massimo con un brevissimo rabbocco a Modena o Forlì da 3-5 minuti. Insomma, il tempo di fare un pieno di benzina.
Ritratto di RubenC
2 luglio 2021 - 16:54
2
Non ci vuole una scienza per capire che il tuo test "complicato" è una vita della semplicissima... Basta A Better Route Planner.
Ritratto di RubenC
2 luglio 2021 - 16:55
2
*una gitarella... (Stupido correttore automatico)
Ritratto di Ronbo
1 luglio 2021 - 12:21
La Megan-e sembra davvero un bombolone alla crema, mentre credo che Renault venderà molto bene le nuove R5 ed R4. In un mondo di auto sempre più omologate tecnicamente, il design tornerà ad essere determinante.
Ritratto di manuel1975
1 luglio 2021 - 16:19
il motore elettrico ha senso solo con 800 km di autonomia reale. ritendo che il motore a combustione interna durerà almeno fino al 2050
Ritratto di RubenC
2 luglio 2021 - 16:56
2
Ma neanche la maggioranza delle auto termiche fa 800 km reali con un pieno....
Ritratto di Al Volant
1 luglio 2021 - 16:56
Quindi, il risparmio tecnologico ( ah, ci sarebbe da fare un documentario sul perchè quella soluzione non vada bene ) verrà compensato dai maggiori costi degli impianti produttivi francesi. Quindi il prezzo delle auto sarà in linea all'attuale. Ma fra 10 anni i cinesi avranno terminato la costruzione delle fabbriche in africa..
Ritratto di stefbule
2 luglio 2021 - 16:30
12
Da quando non hanno riconosciuto le rotture dei loro motori, lavandosene le mani, hanno fatto capire tante cose. Possono pure chiudere.