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Transizione verso l'auto elettrica: ecco come sono cambiate le strategie

Pubblicato 11 marzo 2025

Dopo l'iniziale entusiasmo la maggior parte delle case autonomistiche ora sta ripensando i tempi. Ecco, caso per caso, come si stanno muovendo.

Transizione verso l'auto elettrica: ecco come sono cambiate le strategie

SI SONO BUTTATI PER POI FRENARE - Nonostante le previsioni di qualche anno fa, nel 2025 l’era della mobilità elettrica non è ancora arrivata e la richiesta dei motori a combustione (per quanto più o meno elettrificati) non accenna a diminuire. Quando il trend di elettrificazione era in forte crescita, molti costruttori si erano sbilanciati, fissando scadenze per un passaggio completo all’elettrico. Oggi, molti di quei costruttori stanno facendo marcia indietro, rivedendo le loro strategie per il futuro, almeno da qui al 2035, quando tutt’ora è fissata la fine dei motori a combustione per le nuove auto (ma la ridiscussione della questione in sede Europea è attesa a breve). Vediamo una panoramica delle strategie dei vari gruppi automobilistici per i prossimi anni.

GRUPPO BMW

BMW - La casa bavarese punta sull’elettrico, come dimostra la nuova piattaforma Neue Klasse che equipaggerà molte nuove vetture, ma parallelamente vuole continuare a sviluppare motori termici almeno fino al 2035. Lo stesso ceo Oliver Zipse ha dichiarato di trovare “ingenuo” il divieto dei propulsori a combustione fra 10 anni e spera che l’Unione Europea apra ai carburanti sintetici. Intanto il costruttore di monaco prosegue con l’elettrificazione: quasi un quarto delle vetture prodotte nel 2024 erano almeno parzialmente elettrificate e il 17,4% è stato completamente elettrico. La BMW prevede di arrivare al 50% delle proprie vendite con vetture puramente elettriche nel 2030.

MINI - Quest’anno la Mini lancerà l’ultimo suo modello con una variante a combustione, mentre tutti i nuovi lanci successivi saranno completamente elettrici per arrivare all’inizio degli anni ‘30 con un’offerta esclusivamente a batteria. 

ROLLS-ROYCE - La Spectre, la prima auto elettrica della Rolls-Royce, è stata ben accolta dai clienti: il suo stile simile a quello della Wraith si sposa bene con l’alimentazione a batteria. Gli ultimi piani della casa inglese prevedono un passaggio completo all’elettrico a partire dal 2030.

MERCEDES-BENZ GROUP

MERCEDES - Dal 2025 la Mercedes intendeva progettare per l’elettrico tutte le nuove architettura, ma considerati i rallentamenti la casa di Stoccarda punta ora a continuare a sviluppare la tecnologia parallelamente ai motori tradizionali. Stando a quanto dichiarato dal ceo Ola Källenius, buona parte di un investimento di 14 miliardi di euro andrà proprio nello sviluppo dei motori a combustione, per fare in modo che la tecnologia rimanga attuale anche negli anni ‘30. Allo stesso tempo, la Mercedes  vuole intende lanciare nuove auto elettriche che possano essere attraenti per i clienti, a partire dalla prossima CLA che sarà svelata presto.

SMART - Con la nuova gestione condivisa tra Mercedes e Geely, la Smart è diventata finora un marchio completamente elettrico. Del resto la casa produttrice della piccola Fortwo era stata la prima tra i costruttori maggiori ad annunciare l’abbandono dei motori termici a favore dell’alimentazione elettrica. Tuttavia ora torna sui suoi passi e a breve dovrebbe mostrare la versione a benzina della Smart #5, arriverà anche con motore ibrido plug-in. 

FERRARI

Nell’autunno del 2025 la Ferrari svelerà la sua prima vettura elettrica, che potrebbe chiamarsi semplicemente Ferrari Elettrica (qui per saperne di più). La vettura sarà costruita nel nuovo e-building di Maranello che accoglierà la produzione anche delle altre vetture termiche e ibride dei prossimi anni, oltre a componenti per veicoli ibridi ed elettrici. 

FORD

La Ford aveva programmato di diventare completamente elettrica dal 2030, ma anche l’ovale blu continuerà a produrre auto a combustione anche dopo quel termine. Nel 2023 la divisione dell’azienda che si occupa dei veicoli elettrici ha perso 1,3 miliardi di dollari. Nel 2024 ha aumentato gli investimenti riguardanti le EV più piccole, mentre ha cancellato i piani per una suv elettrica di grandi dimensioni con 3 file di sedili. 

GM

La General Motors ha annunciato che dal 2035 punta a vendere solamente auto a zero emissioni. 

HONDA

Rimasta fino a ora piuttosto in disparte sul fronte dell’elettrico, con la citycar “e” e la suv e:Ny1, entrambe poco diffuse, la Honda vuole lanciare 30 nuove auto elettriche entro il 2030. L’uscita dalla produzione di motori a combustione interna per la casa giapponese è fissata entro il 2040. 

HYUNDAI MOTOR GROUP

Il gruppo coreano punta a essere nella top 3 dei principali produttori di veicoli elettrici entro il 2030, con un totale di 3,64 milioni di auto elettriche vendute in tutto il mondo. Per questo ha pianificato un investimento di circa 18 miliardi. Tuttavia non abbandona le tecnologie legate al motore a combustione, tradizionali ma anche ibride e a idrogeno. Porte aperte anche a tecnologie range extender. 

HYUNDAI - La Hyundai abolirà tutti i veicoli a combustione in tutti i principali mercati mondiali entro il 2040, mentre in Europa il termina fissato è quello del 2035, a prescindere dagli sviluppi normativi a riguardo. Nel 2030, la casa prevede di avere un totale di 31 modelli elettrici, tra Hyundai, Ioniq e Genesis. Sono in corso ricerche anche in ambito di celle a combustibile alimentate a idrogeno, campo in cui la Hyundai è già presente in Europa con la Nexo e il camion Xcient Fuel Cell.

KIA - Anche la Kia punta molto sull’elettrico, promettendo 15 modelli a batteria sul mercato entro il 2030. Da qui ad allora, l’azienda spera di arrivare a superare il milione di consegne annuali di veicoli elettrici, vale a dire circa un quarto delle vendite totali. Entro il 2030, le auto elettrificate (elettriche ma anche ibride e plug-in) dovrebbero rappresentare il 58% dei veicoli venduti, pari a circa 2,58 milioni di unità. 

JAGUAR LAND ROVER 

Il gruppo JLR investirà nei prossimi anni 21 miliardi (invece dei 18 inizialmente previsti) per sviluppare piattaforme per auto elettriche e termiche, continuando quindi a puntare su diverse scelte. Alla nuova Jaguar GT basata su una nuova architettura elettrica, una berlina da turismo a quattro porte nella tradizione Jaguar, seguiranno altri due modelli nel 2025. La base più importante sarà quindi la piattaforma MLA Flex. È destinato alla Range Rover e può ospitare motori a combustione interna, ibridi ed elettrici. In realtà, tutti i veicoli con motore a combustione avrebbero dovuto essere eliminati contemporaneamente, ma ora la JLR ha fatto marcia indietro. Delle sei auto elettriche originali dei due marchi, ne restano quattro, la cui uscita sul mercato è prevista entro il 2026.

MAZDA

La Mazda sta avendo un approccio multi-soluzione affiancando alla trazione elettrica anche motori a combustione altamente efficienti: a tal proposito l’azienda ritiene che l’utilizzo di carburanti sintetici consentirebbe un grande risparmio di CO2. Il produttore giapponese punta alla neutralità climatica entro il 2050 e prevede di vendere un quarto delle sue auto a trazione completamente elettrica entro il 2030, con il restate composto da vetture parzialmente elettrificate. Il primo modello della nuova generazione è la berlina Mazda 6e, prodotta in collaborazione con la cinese Changan. 

MITSUBISHI

La domanda di motori a combustione accessibili non sembra subire rallentamenti e per questo la Mitsubishi non intende eliminare i motori a benzina dalla sua offerta. Nei segmenti superiori, la casa giapponese prevede invece una richiesta maggiore di modelli ibridi plug-in. 

NISSAN

La Nissn Leaf è stata la prima auto elettrica a proporsi come alternativa credibile per molti automobilisti. Insieme ai partner Mitsubishi e Renault, la casa giapponese ha elaborato un piano per i veicoli puramente elettrici e la mobilità connessa entro il 2030, tuttavia i buoni numeri della Qashqai e-Power hanno spinto i giapponesi a dotare anche altri veicoli di un range extender. La Nissan investirà 23 miliardi nella sua offensiva elettrica entro il 2026 e entro il 2030 verranno lanciati 35 nuovi modelli elettrici, quasi tutti basati su 5 piattaforme EV comuni per la maggior parte dei mercati.

GRUPPO RENAULT

RENAULT - Entro il biennio 2027/28, la Renault vuole ridurre ulteriormente i prezzi delle auto elettriche, per portalo al livello di quelle a combustione interna. Dopo la Renault 5 e 4, entro il 2031 l’offerta di veicoli elettrici sarà ampliata a 7, tra cui la Mégane E-Tech, la Scenic E-Tech e la Kangoo. In arrivo anche la nuova Twingo, con un prezzo di listino intorno ai 20.000 euro. Se la quota di vetture Renault elettrificate dovrebbe arrivare al 65% nel 2025, entro il 2030 la percentuale dovrebbe arrivare al 90%. L’azienda punta inoltre a raggiungere la neutralità climatica entro il 2040 in Europa ed entro il 2050 nel mondo. 

DACIA - La casa rumena equipaggerà le sue vetture con motori a combustione il più a lungo possibile, bilanciando la strategia elettrica della casa madre. La Dacia prevede di abbandonare l’uso dei combustibili fossili come carburante solo nel 2035.

STELLANTIS

ALFA ROMEO - Il piano di lanciare Alfa Romeo solo elettriche a partire dal 2027 è stato rimandato, tanto che la prossima Stelvio - prevista inizialmente solo a corrente - dovrebbe avere anche una versione elettrica con range extender (e quindi anche la Giulia che dovrebbe arrivare nel 2026), che si aggiungerà all’elettrica già annunciata. 

CITROËN - La Citroën punta forte sulla mobilità elettrica e potrebbe abbandonare i motori a combustione entro il 2028. Intanto punta sulle famiglie, offrendo diverse versioni a batteria dei suoi modelli. Fondamentale per la strategia di elettrificazione è la ë-C3, citycar elettrica low cost che in Italia viene venduta a partire da 23.900 euro. 

FIAT - Sono quattro i modelli elettrici della Fiat attualmente in produzione: la 500e, la 600e, la Grande Panda e la Topolino. L’obiettivo di diventare completamente elettrici è stato prorogato, come dimostra gli investimenti per modificare la piattaforma per la nuova Fiat 500 Ibrida, basata su un’architettura rivista proveniente dal modello elettrico.

LANCIA - La Lancia ha annunciato un piano decennale di rilancio iniziato con l’introduzione della Ypsilon, proposta sia come elettrica che in versione mild-hybrid. Nel 2027 lancerà l’ammiraglia elettrica Gamma, che tuttavia potrebbe essere anche ibrida, e anche la nuova Delta nel 2028. 

MASERATI - Un grande punto di domanda caratterizza il futuro della Maserati: la casa ha sospeso lo sviluppo della Levante e della Quattroporte, che avrebbero dovuto essere lanciate nel 2025 ma che arriveranno non prima del del 2028, salvo ulteriori imprevisti. Previste come 100% elettriche, non si esclude che possano offrire anche varianti con motori a combustione. 

OPEL - Il passaggio all’elettrificazione completa fissato per il 2028 ha subito un rallentamento e la casa continuerà anche in futuro a proporre una gamma flessibile in tema di alimentazioni. Il passo verso l’elettrificazione completa tuttavia è solo rimandato, non del tutto cancellato, senza però una nuova scadenza: già oggi il marchio una variante elettrica di ogni modello attualmente disponibile nella sua gamma

GRUPPO TOYOTA

Da qui al 2030 il gruppo Toyota lancerà 30 auto elettriche in tutto il mondo. Di certo, alcune di queste adotteranno la nuova batteria allo stato solido, che promette un’autonomia ci un migliaio di chilometri. 

LEXUS - L’offerta elettrica della Lexus si ferma al momento alle sole UX 300e ed RZ (variante più raffinata della Toyota bZ4X), ma entro il 2030 il marchio premium del gruppo Toyota intende offrire in Europa una proposta elettrica per ogni modello. Su una Lexus debutterà anche una nuova batteria agli ioni di litio ad alte prestazioni, in grado di essere ricaricata dal 10 all’80% in 20 minuti e capace di offrire fino a 800 km di autonomia.

TOYOTA - La Toyota ha fin dall’inizio puntato più sull’ibrido che sull’elettrico. Sulla scia del rallentamento della richiesta di auto elettriche, la casa giapponese ha rallentato la produzione di questo genere di vetture tagliandola del 30% rispetto a quanto previsto inizialmente. Alla fine di maggio 2024, Toyota ha presentato due nuovi prototipi di motori a combustione a quattro cilindri da 1,5 e 2,5 litri, in grado di bruciare biocarburanti, e-fuel, idrogeno e benzina. Sono compatti e progettati per la trazione ibrida. La Toyota è anche convinta che l’idrogeno sostituirà il diesel nei veicoli commerciali.

GRUPPO VOLKSWAGEN

AUDI - La casa dei quattro anelli ha deciso di rallentare la sua ambiziosa strategia destinata ai veicoli a corrente, che prevedeva il lancio di 10 nuovi modelli entro il 2026. I vetrici dell’Audi non escludono che i veicoli elettrici facciano parte della strategia a lungo termine del marchio, ma assicurano che ci sarà flessibilità nelle tempistiche. 

LAMBORGHINI - L’elettrificazione in casa è iniziata con il lancio di alcuni modelli plug-in (Urus SE, Reveulto e Temerario), ma la prima vettura completamente elettrica non arriverà prima del 2028. La casa di Sant0Agata ha mostrato la concept car Lanzador come anticipazione di un futuro modello di serie a “pile”.

PORSCHE - Dopo aver lanciato la nuova Macan solamente con il motore elettrico e scottata da risultati al disotto delle attese, la Porsche è corsa ai ripari annunciando un investimento di circa 800 milioni di euro nel 2025 per la realizzazione di nuove versioni dotate di motori termici e plug-in. Il costruttore non ha dato ulteriori dettagli, ma dovrebbe trattarsi dell'aggiornamento delle versioni con motore a combustione delle suv Cayenne e Macan e della berlina Panamera. Tutti modelli che secondo il precedente piano di sviluppo nelle loro future generazioni avrebbero dovuto essere solo elettriche. 

SKODA - Non c’è una data esatta per il passaggio completo all’elettrificazione della Skoda, anche se la casa ceca prevede di raggiungere entro il 2030 una quota del 50-70%. 

VOLKSWAGEN - La Volkswagen puntava a diventare un marchio solo elettrico entro il 2033, ma le cose sono cambiate. Pur essendo convinta che i veicoli elettrici rappresentino il futuro dell’automobile, la casa tedesca continuerà a produrre auto con motore a combustione finché ci sarà richiesta. Nel frattempo il costruttore lavora per offrire nuovi modelli elettrici a prezzi competitivi, con la citycar elettrica erede della up! che dovrebbe avere un listino di circa 20.000 euro.

VOLVO

Entro il 2030, la Volvo punta a produrre dal 90 al 100% di auto elettriche: quel 10% rimasto per i motori a combustione, prodotti in versione ibrida, sarà riservato a quei mercati che a causa di una mancanza di infrastruttura non sono pronti per la mobilità completamente elettrica. A differenza di molte altre case automobilistiche, la Volvo auspica la fine completa dei motori a combustione interna a partire dal 2035. Nel frattempo, la casa tedesca di proprietà della cinese Geely, ha interrotto del tutto la produzione di motori diesel.



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Ritratto di Anacleto verde
11 marzo 2025 - 16:00
...forse non avete capito... l'elettrobluff è finito ancor prima di iniziare. Altro elemento di ingegneria sociale per valutare quanti imbecilli creduloni ci fossero. Per fortuna la parte sociale vera, reale, non plagiabile non è cascata in questo assurdo tranello. Purtroppo i danni saranno memorabili, soprattutto per quanto riguarda occupazione, trasferimenti, remunerazioni dimezzate e avvento della robotica di nuova fascia AI. L'eurofogna DEVE ESSERE AFFOSSATA, e tutti i collaborazionisti dovranno pagarla.
Ritratto di Trattoretto
11 marzo 2025 - 17:58
E gufa gufa gufa gufa gufa. E le macchine elettriche aumentano le vendite. E gufa gufa gufa gufa gufa. E le macchine elettriche aumentano le vendite. E gufa gufa gufa gufa gufa. E le macchine elettriche aumentano le vendite. E gufa gufa gufa gufa … guf guf guf … il prezzo è troppo alto gne gne gne (by lagna forever). Ciao gufoniiii !!!
Ritratto di evok8949
11 marzo 2025 - 18:28
ma fatti una vita e pensa alle tue elettrotruffe che stai fresco!!
Ritratto di Gordo88
11 marzo 2025 - 21:34
1
Cos' è trattoretto ti si è incantato il neurone??
Ritratto di Alvolanaftone
12 marzo 2025 - 17:29
Ciao trattoretto detto anche cervo a primavera. Ahahahahahaha cornụtonə
Ritratto di Luccichio
11 marzo 2025 - 18:31
Ogni uno compra quello che vuole. Finiamola con sta storia termico contro elettrico, si è visto come è finita la Nokia.
Ritratto di Marcooooo
12 marzo 2025 - 22:10
1
E giusto per chiarire ai gufi: la Nokia è chi si intestardisce con tecnologie obsolete, chi credeva che il cavallo è la diligenza non sarebbero mai stati davvero sostituiti da auto e moto, chi pensa di iniziare a fare il camionista o il taxista quando i robotaxi sono ormai realtà in molti paesi (USA e Cina in testa).
Ritratto di giocchan
11 marzo 2025 - 18:39
VENDETTA VERA! www.youtube.com/watch?v=iRiWSmGz5E8
Ritratto di Clavulanico
11 marzo 2025 - 19:56
Occhio al 5G che lo hanno iniettato anche ai cavalli del tuo calesse... te li imbizzarriscono in discesa e finisci al Ps dove ti punturano un'altra volta ahahahahahahah ma che bamba ci sono in giro oh ... se non ci fossero bisognerebbe inventarli gli analfabeti di ritorno ahahahah
Ritratto di Puppamelo
12 marzo 2025 - 13:24
dai guardiamo il lato positivo ...per fortuna ci sono questi soggetti che ci fanno fare sempre due risate
Ritratto di Marcooooo
12 marzo 2025 - 22:11
1
Ahahah
Ritratto di frankbald
12 marzo 2025 - 18:00
ah ah, se non ci foste voi quante risate in meno
Ritratto di Alvolantino
11 marzo 2025 - 16:19
Non vi preoccupare, mentre voi vendere segmento b a 35k, byd si mangerà tutto il mercato. L'avanzata elettrica cinese é alle porte e tutti gli altri marchi crolleranno! ⚡
Ritratto di Luccichio
11 marzo 2025 - 18:32
Si parla di 10 case cinesi pronte a mangiarsi tutta EU, e noi qui a dire fare il tifo per le termiche, ma siamo proprio furbi.
Ritratto di frankbald
12 marzo 2025 - 18:01
e si, e a dare la colpa del calo di vendite all'introduzione dell'elettrico, non a prezzi folli
Ritratto di Marcooooo
12 marzo 2025 - 22:15
1
Ma infatti! E soprattutto non capiscono che la crisi delle vendite di VW è soci è proprio perché si sono intestarditi col termico e guarda caso dove hanno perso di più è proprio in Cina dove la richiesta e produzione di elettrico è maggiore e dove le stufetta VW al doppio del prezzo delle più evolute BEV non hanno alcun senso. Quindi la colpa è si dell'elettrico, ma del non volerci migrare/buttare!
Ritratto di giocchan
11 marzo 2025 - 18:42
Effettivamente, un mucchio di questi marchi prendono tempo e sono tranquilli... se BYD, dopo l'apertura in Ungheria/Turchia, decidesse di fare sul serio in europa, metterebbe in ginocchio tre quarti di quei marchi. Per dire: se vendesse Dolphin 60kWh a 24k, che succederebbe?
Ritratto di forfait
11 marzo 2025 - 19:19
Che "ci" potremmo comprare l'usato elettrico a tipo metà prezzo rispetto alle già minimali valutazioni attuali(?) :)
Ritratto di Alvolanaftone
12 marzo 2025 - 17:31
Ahahahahahaha Alvolantino sei mitico. Come preculi tu, nessuno ci riesce. Guarda come cascano nelle provocazioni Ahahahahahaha
Ritratto di frankbald
12 marzo 2025 - 18:01
o si adatteranno con i prezzi o verranno fortemente ridimensionati
Ritratto di forfait
11 marzo 2025 - 16:21
Io al posto delle 2 auto sulla bilancia, come immagine simbolo avrei messo un fanale posteriore col faretto bianco acceso sparato a flash...
Ritratto di Edo-R
11 marzo 2025 - 16:25
:-))))
Ritratto di forfait
11 marzo 2025 - 19:19
;/
Ritratto di Mirko21
11 marzo 2025 - 17:07
L'ELETTRICO È UNA TRUFFA COLOSSALE. CHI TOCCA MUORE..CONDOGLIANZE AI PIONIERI DELLA PILA.
Ritratto di Luccichio
11 marzo 2025 - 18:33
Dillo a BYD e le altre 9 case cinesi che stanno entrando in EU, vendendo auto a prezzi che noi ci sogniamo. Ma lei stia pure nel suo piccolo mondo.
Ritratto di Alvolanaftone
12 marzo 2025 - 17:33
Invece il vostro mondo qual è? Ah si quello da metrosessuæli Ahahahahahaha
Ritratto di giocchan
11 marzo 2025 - 18:43
Chi tocca muore??? Siamo arrivati alla superstizione???
Ritratto di Marcooooo
12 marzo 2025 - 22:19
1
Erano anni che non vedevo messaggi tutti in maiuscolo... Imbarazzante nella forma e nel contenuto. E' ora di ritirarti nella caverna.
Ritratto di stefanotorino
13 marzo 2025 - 08:47
quanta tristezza nel leggere questi messaggi mentre centinaia di migliaia di persone stanno perdendo il posto di lavoro e tutto ciò che è legato a quegli stipendi. incredibile dove sia arrivata la stupidità umana che insegue solo business e ideologie tritando la vita degli altri. e il bello che di tutto ciò niente è necessario, ma solo spostamento di profitto a cui moltissimi si agganciano solo per partito preso grazie al brain washing mediatico costruito ad arte. laddove non c'è l'essere umano al centro, c'è solo macelleria sociale, e questi commenti ne sono l'esempio. a chi manovra tutto ciò, ecco cosa avete creato, mostro che genera mostri (cit.)
Ritratto di ziobell0
11 marzo 2025 - 17:12
che imbarazzo
Ritratto di Volpe bianca
11 marzo 2025 - 21:18
+1!
Ritratto di Miti
13 marzo 2025 - 11:23
1
Ieri ho letto della chiusura della più grande fabbrica di batterie europee... mi chiedo solamente... i soldi per costruire un colosso del genere chi le ha messi in ballo? Tra carenza ed il prezzo delle materie prime e quanto si doveva spendere per una vettura elettrica mi chiedo solo in che modo l'Europa voleva passare a una nuova mobilità? Quando puoi essere ottuso ( o venduto) per condannare un settore che di PIL ti portava un bel po' per tranciarlo come un ramo morto? La transizione ... passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa... ci sta. Ma i mezzi??? Con quale mezzi e chi doveva pagare tutto? Adesso tutti a riparo...ma a riparo da cosa ? Coi prezzi delle termiche & ibride siamo sempre la. Vogliamo parlare dei interessi bancari che ogni multinazionale se è inventato durante "la scorsa notte" dando nascere ai propri gruppi bancari???
Ritratto di Gordo88
11 marzo 2025 - 17:27
1
Dilettanti allo sbaraglio ma non possono dire che noi di AV ( trane soliti beoti) glielo avevamo detto..:)
Ritratto di Gordo88
11 marzo 2025 - 17:29
1
*non glielo avessimo detto
Ritratto di Volpe bianca
11 marzo 2025 - 21:19
+1!
Ritratto di Tistiro
11 marzo 2025 - 17:38
Nonostante il barilotto di petrolio, l auto elettrica pesa di piu
Ritratto di Gordo88
11 marzo 2025 - 18:14
1
Una fedele riproposizione..
Ritratto di Leonubi75
11 marzo 2025 - 17:48
Ma la Volvo non era Svedese prima di diventare Cinese? Comunque la ritirata è più che evidente. Il problema è che micca hanno capito che se non abbassano pure i prezzi sul termico le vendite non si impenneranno! No perchè adesso di termico in giro ce n'è ancora molto, il problema è che non è appetibile per via dei costi! Una 208, C3 ecc che una volta acquistavi a 13 14 k ora ti costa 22 23 k, anche no grazie!
Ritratto di Puppamelo
12 marzo 2025 - 13:28
esatto ....ma vedrai che con i numeri catastrofici dei prossimi mesi qualcosa inizierà a cambiare se vogliono sopravvivere ....già un bello scossone lo hanno preso nell'ultimo semestre 2024 .....vedrai che con i numeri del primo semestre 2025 ci saranno delle belle grattate e cambi di strategia
Ritratto di Leonubi75
12 marzo 2025 - 14:21
Sai non ne sono molto convinto. Ormai il nuovo viaggia molto sul binario della formula "anticipo, rata mensile e super rata finale predeterminata" che viene infarcita con il "valore sicuro" come se quel valore fosse tuo! A conti fatti invece la macchina, già molto cara di per sè con questi rialzi ingiustificati, la si và a pagare ancor di più! I concessionari sono poi quasi schifati se uno vuole pagare cash! Qui sarebbe necessaria una revisione generale dei costi, dove sul termico, che ancora aveva un mercato, non si vadano a scaricare le fallimentari strategie di pianificazione verso l'elettrico adottate dalle case. Io sono li sulla soglia che guardo, dovrei fare l'acquisto ma al momento tergiverso per vedere come evolve il mercato perchè di regalare soldi a questi truffatori non ho voglia!
Ritratto di frankbald
12 marzo 2025 - 18:05
io fino all'anno scorso come te, poi la vecchia mi ha abbandonato e ho dovuto acquistare per forza. Come modello di transizione prima del passaggio all'elettrico ho scelto una clio a gpl, per ora stra soddisfatto e si, pre covid sicuro sarebbe costata almeno 3 o 4k € in meno, ma al momento non ho trovato alternativa di pari livello a quelle cifre. Mi sarei buttato sulla sandero ma purtroppo non era in pronta consegna
Ritratto di Leonubi75
13 marzo 2025 - 08:05
Guarda anche io ho un auto a GPL che utilizzo come seconda macchina per il casa-lavoro e qualche giro extra con figli scarrozzati per motivi sportivi. Presa da nuova e sempre tagliandata e curata era arrivata alla fatidica soglia dei 10 anni. Anche su consiglio del mio meccanico ho deciso di rifare la bombola, 700 €, ma visto che la macchina è sempre stata molto curata e non aveva macinato km a non finire cercherò di tenerla almeno un paio d'anni. Il GPL mi ha permesso spese di percorrenza ridicole, è una tecnologia piuttosto collaudata, inquina meno e di diesel e benzina e poteva essere benissimo spinto come alternativa transitoria al posto del demonizzato Diesel, nel mentre l'elettrico poteva svilupparsi e diffondersi con una consapevolezza diversa. Tra l'altro le case con piccoli accorgimenti potevano benissimo montare il GPL sulle motorizzazioni Benzina moderne. Però si è preferito i grandi annunci Green per poi arrivare a fare un gigantesco buco nell'acqua!
Ritratto di Challenger RT
13 marzo 2025 - 00:28
Non credo che nei prossimi mesi o uno, due anni i prezzi delle nuove termiche ed elettriche si abbasseranno e torneranno, per le prime, a quelli di 5 anni fa. Penso che al massimo si ridurrà l’offerta e la gente si butterà sempre più su un usato caro e vecchio e molti anche sui mezzi pubblici e/o sugli scooteroni…
Ritratto di Leonubi75
13 marzo 2025 - 08:07
Sicuramente le case Europee non abbasseranno i prezzi, spero di più in una maggiore diffusione di quelle alternative tipo MG che espandano la propria rete assistenza e di meccanici autorizzati. Al momento il limite più grande per le Cinesi è questo ma nel tempo i vari meccanici di alrtri marchi dovranno anche loro andare sul cinese se vogliono lavorare!
Ritratto di Luca F
11 marzo 2025 - 18:08
"Ecco come sono cambiate le strategie": semplicemente finché c'erano finanziamenti ed incentivi a badilate a cui si accedeva solo se si presentavano progetti e piani industriali rivolti alla totale elettrificazione bisognava sbandierare l'intento urbi et orbi e guai dubitare, ora che i rubinetti si sono chiusi e la cosa non è più così "sostenibile", la destinazione naturale è verso il classico "finiti soldi, finito ammmore", il tutto sorprendendo assolutamente nessuno dotato di un minimo di senso critico.
Ritratto di Luccichio
11 marzo 2025 - 18:34
Adesso per comprare una Ford Puma ibrida, solo 60 rate ehhhh
Ritratto di Leonubi75
12 marzo 2025 - 08:32
Ma infatti è inutile che poi vogliano dare la colpa ai cinesi e alla concorrenza sleale e a tutte queste castronate. Prima le case la torta se la sono spartita tra azionisti superpremi ecc, mai un € in investimenti veri! Ora lagnano....fallissero pure, compreremo cinese!
Ritratto di PONKIO 78
12 marzo 2025 - 01:46
Si…. Come le mignottee, finiti i soldi, finito l’ammmore…
Ritratto di Beppe_90
11 marzo 2025 - 20:02
A me tutte queste propagande non mi fanno né caldo né freddo… io comprerò sempre quello che mi pare…
Ritratto di Volpe bianca
11 marzo 2025 - 21:04
Ed è sempre il mercato ad avere l'ultima parola..
Ritratto di otttoz
11 marzo 2025 - 22:19
Anche i più sfegatati pasdaran del termico vengono gasati dagli scarichi tossici e progressivamente diminuiscono per colpa del tumore al polmone...solo elettrico e idrogeno salvano.
Ritratto di Leonubi75
12 marzo 2025 - 08:33
Fosse solo il problema auto, invece interi qartieri che ancora si scaldano a gasolio? E tutta la robaccia pompata che si mangia (spacciata per Bio che è tanto di moda)!
Ritratto di Puppamelo
12 marzo 2025 - 13:38
i pulman ???? i voli low coast ???? i voli con aerei personali ???? gli yacht ???? i transatlantici per le crocere ??? i super suv dei ricconi ? i carriarmati, le bombe etc ? i riscaldamenti a gasolio ? i riscaldamenti a pallet ? i servizi pubblici non ramificati, non appetibili e tutti fatti con mezzi euro 2 euro 3 etc ? le auto comunali tutte euro 2 euro 3 .......etc etc ....il discorso delle auto termiche è una goccia che non cambierà nulla ...certo si poteva procedere migliorando il parco circolante spostando tutto verso l'euro 6 e magari iniziare a introdurre tutto quello che riguarda il city car i quadricicli le keycar ...e poi da lì avevi già migliorato tantissimo e quindi procedere piano piano con un futuro con tecnologie migliorative e tecnologicamente adeguate e pronte
Ritratto di Leonubi75
12 marzo 2025 - 14:25
Ma sopratutto se l'intenzione reale fosse stata quella del miglioramento ambientale sarebbe servita una politica comune EU, e non incentivi a caso diversi da nazione a nazione! Ma l'EU non è capace di politica seria perchè poi là a Bruxelles ognuno guarda al suo orto, Germania docet!
Ritratto di Sherburn
12 marzo 2025 - 14:57
Purtroppo sono balle. Sono lombardo, anzi peggio, milanese, dovrei essere morto, invece i miei amici calabresi portano i genitori qui a curarsi, nonostante l'aria sia molto più pulita. Le auto portano inquinamento e... economia. Senza economia la sanità va a ramengo.
Ritratto di alex_rm
11 marzo 2025 - 23:01
Ormai l’Europa é in totale declino e stanno distrugrenndo l’industria automobilistica europea con l’elettrico favorendo i cinesi e musk a cui follemente gli altri costruttori europei(con i soldi dei consumatori europei) gli pagano anche i crediti “verdi”.e non importano nemmeno un Suzuki jimmy 5 porte perche inquina(ne ho visti 2 in una nazione africana negli ultimi giorni ed é molto bello).ho visto delle immense fumate nere nei paesi asiatici e africani,del golfo persico e negli usa che voi non avete idea
Ritratto di frankbald
12 marzo 2025 - 18:07
l'unica colpa della UE è essersi mossa tardi, se non lo stai capendo siamo indietro sull'elettrico, non avanti
Ritratto di CR1
12 marzo 2025 - 04:46
Volvo senza Produzione e senza Diesel vende ancora ma come fa? chiedo ai No eletric
Ritratto di forfait
12 marzo 2025 - 06:01
Hanno tutto il blocco nord europeo come mercato che predilige il marchio (un po' alla stregua di come qua la Panda). E là stanno spingendo davvero forte in un certo senso (da Gennaio in Norvegia SOLO elettriche si possono acquistare nuove). Per dire, che ad esempio poi in Cina -8% l'ultimo anno; e non è che là siano (e siano mai stati) dieselisti...
Ritratto di CR1
12 marzo 2025 - 08:22
Ok ma come Fanno?? Oltre Cina il meno otto il resto come sta'??
Ritratto di Challenger RT
13 marzo 2025 - 00:39
Volvo ha belle auto senza gli orrendi e inquinanti diesel. Prezzi alti ma in linea con gli stipendi del Nord Europa e Nord America. Se le case europee per trent’anni non avessero buttato tempo e denaro nell’ inutile e senza speranza tecnologia diesel ora non staremmo a piangere perché ì benzina e gli ibridi decenti costano tanto…
Ritratto di Corrado Mauceri
12 marzo 2025 - 05:08
Bisogna fare delle scelte equilibrate che tengono conto dei lavoratori e dell ambiente
Ritratto di CR1
12 marzo 2025 - 08:23
E dei consumatori e della salute della comunità
Ritratto di Alvolanaftone
12 marzo 2025 - 17:34
E anche del piacere sessuæle dei metrosessuæli
Ritratto di CR1
13 marzo 2025 - 04:08
Anche i @@ possono cambiare e cercare di commentare in modo migliore
Ritratto di Indipendente0
21 marzo 2025 - 14:52
È una rivista di auto non di stupidaggini
Ritratto di TDI_Power
12 marzo 2025 - 08:50
I maschi che guidano il bidone elettrico fanno anche la transizione di genere
Ritratto di Indipendente0
21 marzo 2025 - 14:58
Invece di insultare cerca di crescere culturalmente
Ritratto di Ennio78
12 marzo 2025 - 09:04
Mi chiedo come tutte le case automobilistiche non siano state in grado di capire cosa vogliono i loro clienti. Ma hanno ascoltato i clienti o le agenzie di consulenza e i politici?
Ritratto di Sherburn
13 marzo 2025 - 16:56
Consorterie di incappucciati. Si sono detti, ehi cappuccetto nero, perchè non prendiamo due piccioni con una fava? Perchè non appiediamo i peones e nel frattempo non ripuliamo di soldi i meno peones che si credono benestanti, vendendo loro macchine più economiche da produrre ma a prezzo maggiorato? Oh, tra l'altro macchine che per la privacy sono un strazio, immaginati un collare per gli orsi, ma su quattro ruote! Ci dice sempre dove sta il peone e quello che dice, quello che pensa. Bella idea cappuccetto grigio, ma come? Come facciamo? Ma questi si bevono tutto, tempo al tempo, lascia fare... adesso ci inventiamo quattro balle sull'ambiente, mentre noi scorrazziamo in yacht e aerei privati, quelli si sentono in colpa con la Tipo sulla tangenziale. Fidati, è come rubare le caramelle a un bambino.
Ritratto di Ilmarchesino
16 marzo 2025 - 08:36
3
Bellissima questa.. la racconterò come favoletta ai posteri quando mi chiederanno come mai l Europa e l Italia sono diventati il terzo Mondo. Io racconterò che nel lontano 2025 un amico su al volante mi racconto una favola che rispecchiava la realtà.. ebbene caro futuro ora ho la certezza che non era una favola ma era storia..
Ritratto di Oxygenerator
12 marzo 2025 - 09:56
Diciamo che queste case a volte, han tentato di saltare questo periodo di transizione perchè non avevano la tecnologia attualmente vincente o non volevano investire in una tecnologia, chiaramente di transizione. Poi visto che non possono stare in piedi col solo elettrico attualmente, han cambiato gli annunci. Annunci erano prima e annunci sono oggi. Io prima di passare all’elettrico ho avuto una full hybrid. Fare il salto completamente al tempo, era impossibile. Per tanti anni l’ho avuta, apprezzando molto il fattore elettrico, fino a quando mi son detto, ma perchè non la prendo solo elettrica ? Da lì ho cominciato a valutarne l’acquisto. Credo che altri possano avere la mia resistenza, data da molti fattori, tra cui abitudini e cervello che elabora scenari apocalittici in cui ho assoluto bisogno dell’auto e la trovo scarica. Poi dopo, usandola, ci si accorge che i km che si pensava di fare, in realtà non sono poi così tanti da mettere in crisi l’utilizzo dell’elettrica. Dopo, ci si accorge anche dei tanti pro, che l’elettrico ha. E li ti dici ; ma perchè non l’ho fatto prima ? Insomma, non è facile cambiare abitudini ….:-)))))
Ritratto di Alvolanaftone
12 marzo 2025 - 17:36
Eccome ti ecciti alla vista della parola elettrico uhmmm. Ahahahahahaha
Ritratto di Miti
13 marzo 2025 - 10:59
1
Ragionamento abbastanza equilibrato. Niente da dire. Fino al prezzo di queste vettura e la furbizia di portare le termiche (con la batteria o no) al livello delle elettriche. E non abbassare le vetture a pile al livello delle termiche. La hanno sbagliato, Oxy. Le case automobilistiche hanno scaricato tutto sulla popolazione. Da l'altra parte sono multinazionali, no? Non perdono mai e poi mai. Che si sono detti??? Aumentiamo i prezzi delle auto, tutte le auto ... poi chiediamo incentivi...poi chiediamo aiuti statali...poi usiamo la casa integrazione dello stato per ondate di chiusura provvisorie o definitive ...mentre noi ci stiamo sorseggiando un bel cocktail nelle Bahamas con qualche escort tra una partita di golf e qualche megafesta serale su qualche megayacht. La storia, Oxy, non è che non hai fatto un ragionamento giusto sul numero di km da fare ogni giorno, le nostre auto stanno sulla strada forse un 35 % dalla loro vita il resto parcheggiate la ... ma per il resto invece i signori delle multinazionali possono andare farsi benedire in quella parte. Quando loro faranno un vero passo per l'ecologia, non solo riempirsi la bocca Oxy con dei paroloni, penso che acquisterò senza problemi una vettura elettrica. Al prezzo giusto, con la tecnologia giusta ( non due tonnellate di batterie di sicuro), con un sistema assicurativo che mi incoraggia nel acquisto e con un infrastruttura solida. Fino ad allora...
Ritratto di Oxygenerator
13 marzo 2025 - 11:19
Beh ognuno sceglie per sé. Per me, le precondizioni che lei detta, ci sono già. Infatti faccio esattamente quello che facevo prima con la mia elettrica. Siamo tutti diversi e con esigenze diverse. Sbaglio o lei è passato da “un’elettrica mai “ ad un “ la comprerò se adeguata” ? Magari sbaglio ma mi sembra di trovarla piú possibilista. :-))))))
Ritratto di Miti
13 marzo 2025 - 11:37
1
Oxy, piantala con darmi del lei!!! Credimi che non ho nulla contro non andare più dal benzinaio...poi messaggiare da casa o dalla macchina per mezz'ora non so se fa tutta quella differenza per avere quei 80% di batterie sempre a disposizione. Vedremo con le nuove tipologie di batterie. Pur troppo cinesi perché ho letto che hanno chiuso la più grande fabbrica di batterie europea giorni scorsi. Al prezzo giusto... potrei anche farlo il passo.
Ritratto di Oxygenerator
13 marzo 2025 - 12:59
Ahhhhhhh……..
Ritratto di Miti
13 marzo 2025 - 12:59
1
?
Ritratto di Oxygenerator
13 marzo 2025 - 13:00
……possibilista…….:-))))) Io do sempre del lei. Sempre.
Ritratto di Miti
13 marzo 2025 - 13:09
1
Possibilista??? In che senso ?
Ritratto di Oxygenerator
13 marzo 2025 - 14:28
Dal no all’elettrico al “ se possibile “.
Ritratto di Miti
13 marzo 2025 - 15:47
1
Oxy, abbiamo altri parametri nel acquistare un'auto. Rimango aperto al cambio mobilità ma alle mie condizioni. Io sono pronto, loro non lo sono. È semplice. Magari se la Meloni mi triplica lo stipendio...;:))))))
Ritratto di Oxygenerator
14 marzo 2025 - 08:01
:-)))))
Ritratto di Oxygenerator
14 marzo 2025 - 08:02
Cosa che dovrebbero fare, visto che gli infermieri sono essenziali e sottostimati.
Ritratto di Miti
14 marzo 2025 - 13:36
1
Vedo i specializzandi che sono da noi... Stipendi da fame in più hanno cercato di infilare i RSA a questi poveretti... sono scappati a gambe aperte...
Ritratto di Miti
13 marzo 2025 - 13:20
1
Volkswagen e Goldman Sachs sono/erano i due principali azionisti della Northvolt. Azienda svedese di batterie, doveva essere uno dei principali attori europei per la transizione. C'è...una multinazionale tedesca che è stata soggetta del dieselgate e una banca di Wall Street... dovevano guidare la transizione europea... secondo me tutti i film di Fantozzi messi insieme non fanno ridere più di questa. Un'azienda che fa elettriche esclusivamente perché era col kubo al muro e doveva lavarsi la faccia in Europa in qualche modo, che ha perso la sua stessa fabbrica Audi a Brussels...e una banca americana (e qui ho detto tutto per evitare polemiche) ... poi ti meravigli che l'elettrica non è decollata ? l'Europa in questo momento satura solo il 3% della produzione di batterie per autoveicoli nel mondo. 3% ... Dai che recupereremo col ReArm...
Ritratto di Fiorinofi
13 marzo 2025 - 16:00
Dare una spiegazione logica a ciò che sta succedendo nell'automotive in EU è assai complicato, ciò nonostante semplificando molto, ci sono dei motivi fondati che possiamo provare a elencare. Il primo rappresenta i bassi costi di produzione in Cina, le immense economie di scala del loro mercato, la grande semplicità delle BEV rispetto al termico e l'incetta di materie prime rare. Aggiungo il supporto del loro Stato e l'eccezionale velocità di esecuzione, sulla quale ho raccolto dichiarazioni tangibili nel mio precedente lavoro nel settore. Qualsiasi prodotto proveniente dal sol levante ha dei costi incredibilmente bassi e, purtroppo per noi, ormai la qualità è sempre più simile alla nostra e si stanno velocemente organizzando con adeguate strutture di assistenza, magazzini ricambi e fabbriche. Di fronte a questa sfida l'industria automobilistica europea non è stata lungimirante e invece di prevedere il futuro e programmare investimenti, ha rimandato e cercato di massimizzare gli utili (Stellantis docet). In condizioni normali di politica industriale non sarebbe stato necessario il richiamo e le norme stringenti dell'EU, perchè tutte le aziende devono guardare al futuro e purtroppo non si può osteggiare l'evoluzione tecnologica. Stante la situazione si sta cercando di riparare allungando i tempi e inserendo dei dazi, ma la strada è lunga e la competizione mieterà le aziende più arretrate. Con il progressivo arrivo dei grandi numeri ed il miglioramento delle tecnologie (per ora più lento del previsto), i costi ed i prezzi si abbasseranno gradualmente fino ad arrivare a un prezzo inferiore delle BEV rispetto al termico. Non si tratta di fare il tifo per una tecnologia o l'altra, e queste non sono mie idee, ma ho cercato di rappresentare una sintesi di chi segue l'automotive da anni e si documenta confrontando inchieste, interviste, valutazioni, prove delle più importanti riviste, giornalismo on line ed attendibili blogger del settore.
Ritratto di Oxygenerator
14 marzo 2025 - 08:04
Concordo
Ritratto di Merletti Felice
14 marzo 2025 - 22:39
PSSSS Il paese del Sol Levante è il Giappone.
Ritratto di Fiorinofi
15 marzo 2025 - 12:57
hai ragione, grazie
Ritratto di Sepofa
19 marzo 2025 - 19:03
A Fiorinofi: quale sarebbe l'evoluzione tecnologica? Metter delle pile un un cestello? Ma ci credete veramente? Oddio... Poi credere che il prodotto cinese sia di qualità, è una bella illusione, in generale non c'è qualità, si bada a guadagnare tanto, solo quello conta per i costruttori.
Ritratto di Fiorinofi
19 marzo 2025 - 19:31
Sono d'accordo sulla dissennata ed esagerata politica del profitto a breve della categoria dei costruttori, che purtroppo sta coinvolgendo tutti i settori. Per il resto vedremo come andrà nei prossimi anni.
Ritratto di Sepofa
17 marzo 2025 - 11:50
Oxy: diciamo che è saltata sta breve (per fortuna) ed inutile parentesi delle illusioni, le autoapile ormai destinate ad un vecchio ricordo.
Ritratto di Oxygenerator
17 marzo 2025 - 13:32
Bene. Io guido due ottimi ricordi e non torno piú all’orrendo termico. Ognuno …..
Ritratto di Sepofa
19 marzo 2025 - 18:56
Molto bene, da esporre in vetrina come reliquie, verranno ricordati come squallidi e distruttivi periodi, causati dalle dannose imposizioni ambientaliste. Una vergognosa parentesi di qui meglio non vantarsi, anzi...
Ritratto di Oxygenerator
20 marzo 2025 - 08:52
Io me ne vanto. Lei stia pure con i dinosauri termici
Ritratto di Sepofa
20 marzo 2025 - 15:36
Mi spiace, se vogliamo dirla tutta di dinosauro e antiquato semmai sono le autoapile, ma gli invasati figlidi papà come lei non sanno che oltre un secolo esistono ma per molti motivi sono stati accantonati, poi denigrare i "veri" motori con tutti i progressi avuti negli anni sa di incoscenza e beffa
Ritratto di Oxygenerator
20 marzo 2025 - 15:58
Ma certo. Gli altri non sanno mai un kalzo. Sa tutto lei. I veri motori. Ma a va a ciapà i rat. Andrà dall’’antiquario tra 20 anni per comprare un termico.
Ritratto di Sepofa
20 marzo 2025 - 21:55
Non abbiamo bisogno di ignoranti elettronauti illusi del nulla, che deridono il progresso avuto, gente come questo non merita nulla
Ritratto di Oxygenerator
21 marzo 2025 - 09:20
Si deride il progresso avuto, perchè anche se lei non lo vuole sapere, c’è una tecnologia elettrica che lei rifiuta per sua convenienza, che è infinitamente superiore in tutto al termico. Quelli come me, che già usano l’elettrico possono paragonare le due tecnologie. Ed ecco perchè le tecnologia termica sembra da dinosauri. Basta guidare un’elettrica e lo si capisce al volo. Non per tutti ? Esatto per ora non lo è. Ma rimane lo stesso un altro pianeta rispetto ad una termica. Mille volte meglio. Mi spiace per voi, ma è solo logica, che il futuro sia elettrico. Già ora, con alcuni limiti, è infinitamente migliore. Figuriamoci in futuro, con le nuove scoperte sulle batterie e i miglioramenti dei motori elettrici. Il termico l’abbiamo avuto tutti. Grazie, ma oggi, c’è dell’ altro.
Ritratto di Sepofa
21 marzo 2025 - 09:57
È così conveniente che nessuno la vuole, a parte i pochi trogloditi elettronauti, presi dalla novità del giocattolo, ma ben presto butterete via quei fantastici cassonetti costosi ed inquinanti
Ritratto di Oxygenerator
21 marzo 2025 - 14:30
Nessuno la vuole ? Dove ? In Italia forse, perchè costa. Ma in Europa è al 13 % e senza incentivi,
Ritratto di Sepofa
21 marzo 2025 - 14:41
Ah ah ah certo, spara numeri a caso, tanto torneranno da dove sono arrivati sti cassonetti dai monitor appesi, rimarranno un settore di nicchia per fighetti benestanti.
Ritratto di Oxygenerator
21 marzo 2025 - 20:11
Mi spiace per lei. Spera in un futuro che è già passato. Auguri.
Ritratto di Sepofa
21 marzo 2025 - 21:42
Semmai è lei che è andato ad imboccare la via dell' involuzione, presto dovrà disfarsi delle inesorabili autoapile senza valore né futuro. Svegliaaaa
Ritratto di Oxygenerator
22 marzo 2025 - 00:53
Si svegli lei. Non solo tutti i costruttori dichiarano che il futuro sará elettrico. Vedasi ad esempio elkann nell’’altro articolo. Ma la maggior parte delle automobili vendute nei prossimi anni, avranno una batteria, sempre più capace e un motore elettrico che o lavora da solo, o al massimo lavora in sinergia con un termico.
Ritratto di Sepofa
22 marzo 2025 - 01:04
Sogna sogna, sono solo proclami, tranquillo che è finita la breve ed fallimentare epoca delle autoapile, sarà ridotta ad una piccola minoranza di nicchia, destinata a pochi fighetti benestanti. Si Ri-svegli, sta leggendo e fastasticando troppo
Ritratto di Oxygenerator
23 marzo 2025 - 00:50
Quella che lei considera utopia, io la guido e la vivo tutti i giorni. E le auto, sono beni per benestanti.
Ritratto di Sdraio
12 marzo 2025 - 11:23
GRANDIIIIII GIORNALISTI BURATTINI MANGIA CROTTANTINI... nonostante in europa le Elettriche siano il 1,2% e le Ibride plug-in l' 1,0% siete riusciti a glorificare i progetti futuri che non partiranno mai delle case prncipali... SIETE DEI GIORNALISTI PESSIMI... RIASSUMENDO avete perso 10 a 0 e state esultando di aver perso non solo lo stipendio ma anche la casa...
Ritratto di GiaZa27R
12 marzo 2025 - 12:11
2
Mamma mia che frenata e retro. Nemmeno la prima volta che fai s.... per non fare caz....
Ritratto di ilariovs
12 marzo 2025 - 13:07
Mizzica BMW 17,4% di 2,45 mln... sono 426000 elettriche. Con NeuKlasse potrebbe sfondare sul serio nel premium e prosciugare Mercedes.
Ritratto di Alvolanaftone
12 marzo 2025 - 17:37
L'unica cosa che può sfondare l'elettrico, è l'ano di voi metrosessuæli possessori di vibrætori elettrici. Ahahahahahaha
Ritratto di Ant.o.lantio6
12 marzo 2025 - 22:05
Al di la' delle trincee tra elettrofan e convintotermici....non ho capito se la tecnologiabelettrica delle auto sia all'inizio con grossi margini di miglioramento, o sia arrivata al limite della frontiera della ricerca e occorra cercare alimentazioni alternative. In ogni caso non mi sembra il caso acquistare un elettrica oggi, ho l impressione che le case europee tengano i piedi in due staffe , facendone pagare il costo all acquirente alzando i listini (anche del non elettrico) o convincendo i governi ad attuare dazi e incentivi.ora i prezzi sono arrivati al "punto di chiusura":alzandomi ulteriormente le vendite crollerebbero del tutto e diversamente le attuali vendite non coprono più i costi.logico ora si pensi 《non è che abbiamo fatto una caxxada ? 》
Ritratto di AZ
13 marzo 2025 - 14:09
Vabbè.
Ritratto di Groverio
13 marzo 2025 - 15:00
mi racomando l'italiano.... se dovrebbe..... non si dice e scrive...
Ritratto di Rush
13 marzo 2025 - 16:48
Sono obbligati a cambiare strategia! “ 13 MAR 2025 16:45 IL BUSINESS DELL’ELETTRICO? HA LE BATTERIE SCARICHE – LA SOCIETÀ SVEDESE NORTHVOLT HA DICHIARATO BANCAROTTA – PUNTAVA A DIVENTARE L'ALTERNATIVA EUROPEA AL MONOPOLIO ASIATICO NELLE BATTERIE, MA HA PAGATO LA DURA REALTÀ DI UN MERCATO CHE NON DECOLLA NEL VECCHIO CONTINENTE – CINQUEMILA LAVORATORI RIMARRANNO A CASA – VOLKSWAGEN, GOLDMAN SACHS E BLACKROCK AVEVANO INVESTITO SUL GRUPPO SVEDESE 15 MILIARDI DI DOLLARI, PERDENDO TUTTO…”
Ritratto di Giannidepp
14 marzo 2025 - 17:19
Forte la sensazione di numerosi commenti di addetti ai lavori (distributori di carburanti, autofficine, autoricambi ecc. ecc.) giustamente preoccupati di doversi trovare un'altra occupazione a 10 anni dal pensionamento.
Ritratto di Corrado Mauceri
15 marzo 2025 - 18:11
Tutta Europa va verso la transizione energetica mentre l Italia va in direzione opposta....
Ritratto di Ilmarchesino
16 marzo 2025 - 08:46
3
Tutta l Europa va verso il terzo Mondo i.. Ora carri armati elettrici a gogò
Ritratto di Corrado Mauceri
16 marzo 2025 - 11:51
Purtroppo
Ritratto di Corrado Mauceri
16 marzo 2025 - 17:13
Peccato che stanno rallentando la transizione energetica.....a vantaggio della guerra che causa un grande inquinamento perché si stanno facendo molti progressi in campo tecnologico come dimostra Green NCAP Green NCAP: le 5 auto che inquinano meno durante il loro ciclo di vita Green NCAP ha annunciato i destinatari finali del suo Life Cycle Assessment (LCA) Award. Si tratta di un premio che riconosce i veicoli che raggiungono il minor impatto ambientale durante il loro intero ciclo di vita, dalla produzione allo smaltimento. Nel 2024, cinque veicoli elettrici (EV) hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento grazie alle loro eccellenti prestazioni LCA e alla valutazione di cinque stelle: BYD Dolphin, Hyundai KONA, Jeep Avenger, Opel/Vauxhall Corsa e Tesla Model 3 Dal momento della sua introduzione, il sistema di valutazione a stelle di Green NCAP ha permesso ai consumatori di confrontare le auto anche in base alle emissioni e al consumo energetico testati nelle condizioni di guida standardizzate. L'LCA Award non valuta solo quanto un'auto sia pulita su strada, bensì vengono valutati anche i costi ambientali della produzione e di tutto il ciclo vitale fino allo smaltimento. Per il 2024, la soglia per ottenere l’LCA Award è stata ridotta a 100 g di CO₂-eq/km, rispetto ai 120 g CO₂-eq/km della prima edizione. Questo significa che solo i veicoli con emissioni totali di gas serra pari o inferiori a questo valore hanno ricevuto il riconoscimento. Tra i 18 veicoli elettrici testati lo scorso anno, solo cinque hanno rispettato questo severo criterio, rappresentando il 28% dei modelli valutati. I risultati evidenziano come i veicoli più compatti ed efficienti, dotati di batterie di dimensioni contenute, offrano le migliori prestazioni. Inoltre, i vincitori provengono da una varietà di case automobilistiche di Cina, Europa, Corea del Sud e Stati Uniti, confermando che la leadership nella sostenibilità si sta affermando a livello globale. Risultati recenti confermano anche la tendenza al miglioramento continuo dei veicoli elettrici puri, con ogni aggiornamento dei dati LCA che riflette progressi costanti e significativi. L’impatto ambientale dei veicoli elettrici continua a migliorare grazie a un mix energetico sempre più sostenibile, che riduce le emissioni legate alla ricarica. Anche la produzione delle batterie sta diventando meno emissiva in termini di gas serra (GHG), mentre l’efficienza energetica complessiva degli EV è in costante progresso, contribuendo a risultati LCA più favorevoli. Tuttavia, l’aumento delle dimensioni e del peso dei veicoli comporta una maggiore richiesta di energia e un’impronta di carbonio più elevata, attenuando i benefici derivanti dall’efficienza migliorata. I dati di Green NCAP rivelano che, dal 2020-2021 al 2024, la capacità media delle batterie è salita a circa 70 kWh, sottolineando la sfida di bilanciare l’efficienza energetica con le esigenze dei consumatori per un’autonomia sempre maggiore. L’analisi dei dati raccolti da Green NCAP evidenzia un miglioramento significativo nelle emissioni medie di gas serra lungo il ciclo di vita dei veicoli elettrici. Il confronto tra i 14 modelli testati nel periodo 2020-2022 e i 26 valutati tra il 2023 e il 2024, conferma una progressiva riduzione dell’impatto ambientale. Sebbene i nuovi EV abbiano dimostrato un notevole potenziale di abbattimento della CO₂, le emissioni complessive dei veicoli a combustibili fossili non hanno registrato miglioramenti significativi. È poi evidenziato il divario tra i 26 veicoli elettrici e i 28 modelli a benzina e diesel testati nel biennio 2023-2024, confermando il vantaggio ambientale degli EV. Tuttavia, Green NCAP ribadisce che nessun veicolo è esente da impatto ambientale e che l’industria automobilistica deve continuare a investire in soluzioni innovative per rendere la mobilità sempre più sostenibile. La discussione per quanto riguarda l'impatto ambientale di un veicolo non si ferma alle sole emissioni di scarico. Il Life Cycle Assessment di Green NCAP, fornisce un quadro completo sull'impronta ambientale di un'auto e secondo gli ultimi risultati, nonostante i veicoli elettrici beneficino di un mix energetico più ecologico, non rappresentano una soluzione universale. Tuttavia, i veicoli tradizionali incontrano difficoltà maggiori nel ridurre il loro impatto climatico complessivo, poiché le loro emissioni dipendono principalmente dall’uso di combustibili fossili e dalle limitate opportunità di miglioramenti tecnologici Green NCAP ha annunciato i destinatari finali del suo Life Cycle Assessment (LCA) Award. Si tratta di un premio che riconosce i veicoli che raggiungono il minor impatto ambientale durante il loro intero ciclo di vita, dalla produzione allo smaltimento. Nel 2024, cinque veicoli elettrici (EV) hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento grazie alle loro eccellenti prestazioni LCA e alla valutazione di cinque stelle: BYD Dolphin, Hyundai KONA, Jeep Avenger, Opel/Vauxhall Corsa e Tesla Model 3 Dal momento della sua introduzione, il sistema di valutazione a stelle di Green NCAP ha permesso ai consumatori di confrontare le auto anche in base alle emissioni e al consumo energetico testati nelle condizioni di guida standardizzate. L'LCA Award non valuta solo quanto un'auto sia pulita su strada, bensì vengono valutati anche i costi ambientali della produzione e di tutto il ciclo vitale fino allo smaltimento. Per il 2024, la soglia per ottenere l’LCA Award è stata ridotta a 100 g di CO₂-eq/km, rispetto ai 120 g CO₂-eq/km della prima edizione. Questo significa che solo i veicoli con emissioni totali di gas serra pari o inferiori a questo valore hanno ricevuto il riconoscimento. Tra i 18 veicoli elettrici testati lo scorso anno, solo cinque hanno rispettato questo severo criterio, rappresentando il 28% dei modelli valutati. I risultati evidenziano come i veicoli più compatti ed efficienti, dotati di batterie di dimensioni contenute, offrano le migliori prestazioni. Inoltre, i vincitori provengono da una varietà di case automobilistiche di Cina, Europa, Corea del Sud e Stati Uniti, confermando che la leadership nella sostenibilità si sta affermando a livello globale. Risultati recenti confermano anche la tendenza al miglioramento continuo dei veicoli elettrici puri, con ogni aggiornamento dei dati LCA che riflette progressi costanti e significativi. L’impatto ambientale dei veicoli elettrici continua a migliorare grazie a un mix energetico sempre più sostenibile, che riduce le emissioni legate alla ricarica. Anche la produzione delle batterie sta diventando meno emissiva in termini di gas serra (GHG), mentre l’efficienza energetica complessiva degli EV è in costante progresso, contribuendo a risultati LCA più favorevoli. Tuttavia, l’aumento delle dimensioni e del peso dei veicoli comporta una maggiore richiesta di energia e un’impronta di carbonio più elevata, attenuando i benefici derivanti dall’efficienza migliorata. I dati di Green NCAP rivelano che, dal 2020-2021 al 2024, la capacità media delle batterie è salita a circa 70 kWh, sottolineando la sfida di bilanciare l’efficienza energetica con le esigenze dei consumatori per un’autonomia sempre maggiore. L’analisi dei dati raccolti da Green NCAP evidenzia un miglioramento significativo nelle emissioni medie di gas serra lungo il ciclo di vita dei veicoli elettrici. Il confronto tra i 14 modelli testati nel periodo 2020-2022 e i 26 valutati tra il 2023 e il 2024, conferma una progressiva riduzione dell’impatto ambientale. Sebbene i nuovi EV abbiano dimostrato un notevole potenziale di abbattimento della CO₂, le emissioni complessive dei veicoli a combustibili fossili non hanno registrato miglioramenti significativi. È poi evidenziato il divario tra i 26 veicoli elettrici e i 28 modelli a benzina e diesel testati nel biennio 2023-2024, confermando il vantaggio ambientale degli EV. Tuttavia, Green NCAP ribadisce che nessun veicolo è esente da impatto ambientale e che l’industria automobilistica deve continuare a investire in soluzioni innovative per rendere la mobilità sempre più sostenibile. La discussione per quanto riguarda l'impatto ambientale di un veicolo non si ferma alle sole emissioni di scarico. Il Life Cycle Assessment di Green NCAP, fornisce un quadro completo sull'impronta ambientale di un'auto e secondo gli ultimi risultati, nonostante i veicoli elettrici beneficino di un mix energetico più ecologico, non rappresentano una soluzione universale. Tuttavia, i veicoli tradizionali incontrano difficoltà maggiori nel ridurre il loro impatto climatico complessivo, poiché le loro emissioni dipendono principalmente dall’uso di combustibili fossili.
Ritratto di Sepofa
17 marzo 2025 - 11:36
Ancora con sta pagliacciata delle autoapile. Ci stanno provando in tutti i modi ad intortarci, non si vendono! Ormai destinato al fallimento, possono chiudere la baracca.
Ritratto di Corrado Mauceri
17 marzo 2025 - 21:21
Qui bisognerebbe aprire un discorso su quanto le auto elettriche permettano realmente di generare meno CO2, ma sarebbe molto lungo. Sappiate solo che i documenti delle stesse Case auto stabiliscono che produrre un veicolo elettrico genera il 70% in più di CO2 rispetto a uno termico, come ha spiegato Volvo, ovvero un costruttore assolutamente impegnato sull’elettrico. Quindi, per renderlo realmente sostenibile bisogna alimentarlo solo con elettricità proveniente da fonti rinnovabili per tutto il suo ciclo di vita. Tutto questo senza contare dove e come vengono estratti il litio e le altre terre rare che servono per le batterie e in che condizioni lavorino questi minatori. Viene da pensare che dietro ai nobili obiettivi ambientali in realtà ci siano meri obiettivi economici: la filiera del litio e delle terre rare fa gola a molti e i grandi fondi di investimento sono entusiasti di supportare la transizione green. Ad ogni modo, mentre le Case automobilistiche investivano miliardi convinte che i consumatori avrebbero amato le auto elettriche e che il maggiore prezzo di acquisto dovuto al costo delle batterie sarebbe stato compensato dagli incentivi statali, il mondo si prendeva una pausa dalle sue routine per colpa del Covid. La pandemia ha cambiato tutto, creando una crisi nella catena di fornitura dei microchip e alzando a dismisura il costo dei trasporti. Poi la Russia ha attaccato l’Ucraina, facendo impazzire il costo dell’energia e di diverse materie prime. Questi due avvenimenti hanno impattato drasticamente prima sulla disponibilità di vetture nuove – quindi è stata privilegiata la produzione di modelli più costosi, del tipo meno Seat Leon, più Audi A3 – poi sui loro prezzi. In un periodo iniziale, le Case auto hanno dovuto realmente gestire un aumento dei costi, riversandolo sul prezzo finale. Ma quando le emergenze su energia e trasporti sono rientrare, i prezzi delle auto non sono scesi di conseguenza. Del resto, se le Panda si vendono anche a 16.000 euro, perché riportarle a 10.000 euro? Vi ricordate la Panda a 9.800 euro? Bè, dimenticatevela Per nessun motivo, visto che in fin dei conti l’unica cosa che importa alle Case auto sono i profitti. E pazienza se qualcuno non comprerà più la Panda a quel prezzo, perché verrà ampiamente compensato da tutti quelli che la compreranno comunque perché costretti, nonostante quel prezzo. Diabolico vero? Peccato che un trucchetto del genere possa funzionare solo per poco tempo, soprattutto in un Paese come l’Italia dove gli stipendi sono fermi dai tempi in cui i cellulari pesavano un chilo. In tutto ciò, la marcia verso l’elettrico continuava trionfale, con dichiarazioni roboanti da parte di praticamentibe tutti i brand: “diventeremo 100% elettrici nel 2030!” “Noi invece nel 2028!” “Noi siamo più fichi, facciamo nel 2027” “Sfigati, noi nel 2025!”. A novembre 2022 arriva anche la decisione definitiva della politica europea: dal 2035 si potranno immatricolare solo auto a emissioni (locali) zero, quindi per forza di cose elettriche. Le Case auto gongolano, apprezzano la definizione di uno scenario stabile e cercano di spiegare a tutti quanto sia fica bella la mobilità elettrica. Peccato che, tranne pochi casi isolati, i consumatori la pensino diversamente e che, di mese in mese, le vendite non soddisfino le aspettative. In Europa le auto elettriche arrivano a rappresentare il 14% del nuovo e lì si fermano. Il tanto atteso salto in avanti non arriva. L’Italia, invece, rimane ferma al 4%. L’atmosfera inizia ad appesantirsi e, come se non bastasse, ci sono anche le norme Euro 7 da rispettare, per non parlare delle emissioni di CO2, che devono scendere entro il 2025, altrimenti arrivano multe miliardarie. Le associazioni di categoria si fanno sentire, l’Euro 7 viene rimandata e le multe pure, ma la situazione è sfuggita di mano. Per la serie: si stava meglio quando si stava peggio! Ricapitoliamo: le auto elettriche non si vendono, principalmente perché costano troppo e perché non portano nessun vantaggio all’automobilista che le compra, anzi: solo rotture di palle scatole. Le auto tradizionali hanno raggiunto prezzi irragionevoli, sono colme di tecnologia che la gente non capisce e non utilizza e hanno rinunciato quasi del tutto al Diesel, che peraltro molte amministrazione limitano nella circolazione. Il risultato è che il mercato stagna, anzi decresce e che i conti delle Case auto europee iniziano ad andare in rosso. E poi ci sono i cinesi, che dopo avere assorbito la tecnologia europea per oltre trenta anni, hanno imparato a fare le auto come e meglio di noi. Anzi, nel caso delle elettriche anche meglio di noi, visto che producono il 90% delle batterie prodotte in tutto il mondo e che hanno iniziato a puntare su questa tecnologia anni fa. Che poi gli operai che costruiscono queste auto siano pagati una miseria e che la sicurezza sul lavoro sia solo una barzelletta (per produrre in Europa bisogna rispettare delle leggi che determinano quanto un operaio possa faticare), al consumatore che risparmia 10.000 euro, o anche più, non interessa. La situazione è molto complicata e i costruttori che rischiano di più sono i cosiddetti generalisti, quelli che hanno sempre puntato sulla quantità e sul rapporto qualità prezzo. I premium, invece, vivono un po’ più tranquilli, perché chi vuole spendere per sfoggiare un’Audi, una Bmw o una Mercedes, continuerà a farlo. Per il resto, non resta che aspettare il corso degli eventi e osservare la prossima generazione di automobili, che saranno necessariamente sempre più ibride, in vari modi e livelli, per abbassare le emissioni. I pochi modelli sportivi superstiti (supercar escluse) si estingueranno completamente e chi vorrà un’auto divertente dovrà rivolgersi al mercato dell’usato. L’unica novità attesa e tecnicamente rilevante è la prossima generazione di piccole auto elettriche “sotto i 20.000 euro”, come la Volkswagen Id.1 (o Id.2, ancora non si è capito) o la nuova Renault Twingo. Basteranno? Lo scopriremo presto.
Ritratto di Corrado Mauceri
20 marzo 2025 - 16:37
Nel 2020, solo un’auto nuova su 50 nel mondo era completamente elettrica, mentre nel Regno Unito questa percentuale era di una su 14. Potrebbe sembrare sorprendente, ma anche se da oggi in poi tutte le nuove auto prodotte fossero elettriche, ci vorrebbero dai 15 ai 20 anni per sostituire l’intera flotta attuale di veicoli a combustibili fossili. Le riduzioni delle emissioni derivanti dalla sostituzione di tutti i veicoli a motore a combustione interna con alternative a zero emissioni non avverrebbero abbastanza rapidamente da avere un impatto decisivo nel tempo a nostra disposizione, ovvero nei prossimi cinque anni. Per affrontare le sfide dell’inquinamento climatico e atmosferico, è necessario ridurre il più rapidamente possibile l’uso dei mezzi di trasporto motorizzati, in particolare delle auto private. Concentrarsi esclusivamente sui veicoli elettrici significa restare indietro nella corsa per raggiungere le emissioni zero. Questo accade perché le auto elettriche non sono realmente a zero emissioni di carbonio: la loro produzione comporta una serie di processi che generano emissioni, tra cui l’estrazione mineraria necessaria per ottenere le materie prime per le batterie, la fabbricazione dei veicoli e la generazione dell’elettricità che li alimenta. Il settore dei trasporti è uno dei più difficili da decarbonizzare, a causa dell’uso intensivo di combustibili fossili, della dipendenza da infrastrutture che generano elevate emissioni (come strade, aeroporti e i veicoli stessi) e della cultura della mobilità privata. Un modo efficace per ridurre rapidamente le emissioni nei trasporti a livello globale è sostituire le automobili con biciclette, biciclette elettriche e spostamenti a piedi, un approccio noto come “viaggio attivo”. Questa modalità di trasporto è più economica, benefica per la salute e più sostenibile. Nelle strade urbane congestionate, inoltre, non è necessariamente più lenta delle automobili. Ma quante emissioni si possono davvero evitare ogni giorno con questo sistema? E quale potrebbe essere il suo contributo nella riduzione delle emissioni globali del settore dei trasporti? In una ricerca pubblicata di recente, i miei colleghi e io abbiamo scoperto che le persone che camminano e vanno in bicicletta riducono significativamente la loro impronta di carbonio nei loro spostamenti quotidiani, anche nelle città dove queste abitudini sono già diffuse. Anche se alcuni di questi spostamenti non sostituiscono direttamente viaggi in auto, crediamo che un aumento della mobilità attiva comporterebbe una riduzione complessiva delle emissioni di carbonio nei trasporti. Abbiamo studiato 4.000 persone residenti a Londra, Anversa, Barcellona, Vienna, Örebro, Roma e Zurigo. Nel corso di due anni, questi partecipanti hanno effettuato un totale di 10.000 viaggi al giorno, fornendo un campione per analizzare le loro attività di trasporto quotidiane, tra cui recarsi al lavoro in treno, accompagnare i figli a scuola in auto o raggiungere il centro città in autobus. Nella nostra ricerca abbiamo calcolato l’impronta di carbonio generata da ciascuno di questi spostamenti. I risultati sono stati sorprendenti. Le persone che si spostano in bicicletta producono un’impronta di carbonio giornaliera inferiore dell’84% rispetto a chi non lo fa. Inoltre, chi passa dall’auto alla bicicletta per gli spostamenti almeno un giorno alla settimana riduce le proprie emissioni di carbonio di 3,2 kg di CO2, l’equivalente di percorrere 10 km in auto, consumare una porzione di cioccolato o di agnello, o inviare 800 e-mail. Analizzando l’intero ciclo di vita di ogni modalità di trasporto, dalle emissioni legate alla produzione del veicolo fino al suo utilizzo, abbiamo scoperto che le emissioni generate dall’uso della bicicletta possono essere fino a 30 volte inferiori rispetto a quelle di un’auto a combustibili fossili e circa 10 volte inferiori rispetto a quelle di un’auto elettrica. Inoltre, i residenti urbani che hanno sostituito l’auto con la bicicletta per almeno uno spostamento giornaliero hanno ridotto la loro impronta di carbonio annuale di circa mezza tonnellata di CO2, un valore equivalente alle emissioni di un volo di sola andata da Londra a New York. Secondo i nostri calcoli, se un abitante su cinque nelle città europee adottasse in modo permanente questa abitudine, le emissioni delle automobili si ridurrebbero dell’8%. Quasi la metà della riduzione delle emissioni giornaliere di carbonio registrata durante i lockdown globali del 2020 è stata attribuita alla diminuzione dell’uso dei trasporti. La pandemia ha costretto i paesi a rivedere le loro abitudini di mobilità per ridurre la diffusione del virus e, nel Regno Unito, gli spostamenti a piedi e in bicicletta sono stati i principali beneficiari. Il numero di persone che camminano regolarmente è aumentato del 20% rispetto al periodo pre-pandemia, mentre gli spostamenti in bicicletta sono cresciuti del 9% nei giorni feriali e del 58% nei fine settimana. Questo nonostante il fatto che molte persone che si recano al lavoro in bicicletta avrebbero potuto lavorare da casa. La mobilità attiva rappresenta non solo un’alternativa all’automobile, ma anche un mezzo per garantire il distanziamento sociale. Ha contribuito a proteggere la salute pubblica durante la pandemia e potrebbe continuare a ridurre le emissioni, specialmente considerando che i costi elevati delle auto elettriche continueranno a scoraggiare molti acquirenti nel prossimo futuro. La transizione verso gli spostamenti attivi può giocare un ruolo cruciale nella riduzione delle emissioni ben prima che le auto elettriche diventino ampiamente accessibili. Oltre a essere un mezzo di trasporto economico e affidabile, camminare e andare in bicicletta proteggono la nostra salute e riducono il traffico urbano. La sfida per il futuro sarà incentivare e facilitare questi cambiamenti su larga scala

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