NEWS

Luci con qualche ombra per la Suzuki nel 2012

23 febbraio 2013

Bene in Giappone, male le esportazioni. Ma la casa sta reagendo individuando i prodotti adatti a ogni realtà.

Luci con qualche ombra per la Suzuki nel 2012

BILANCIO GLOBALE POSITIVO - Se la situazione generale del mercato europeo è motivo di preoccupazione anche per la Suzuki, gli scenari mondiali si presentano invece senz’altro positivi per la casa costruttrice giapponese. Lo testimoniano i risultati relativi al 2012. Il dato più significativo è l’aumento della produzione a 2.893.602 unità, che significano un incremento del 6% rispetto al 2011. 


Nella foto più in alto la Swift Sport, qui sopra la SX4.

FORTE CRESCITA IN GIAPPONE - Un trend decisamente positivo è stato quello che ha interessato il Giappone ma non negativo è stato anche quello degli impianti all’estero stranieri. Nel Paese di casa, la produzione Suzuki è cresciuta a 1.061.863 unità, pari all’11,8% in più nei confronti dell’anno precedente; nei paesi esteri il totale è stato di 1.831.739 veicoli, equivalenti a un aumento del 3,1%. I Paesi che hanno più brillato sono stati la Thailandia, l’India e l’Indonesia. 

 

La piccola monovolume Wagon R, un tempo importata anche in Italia, ottiene un buon successo in Asia.
 
VENDITE IN CRESCITA - Ancora più brillanti sono stati gli esiti del 2012 in Giappone per quel che riguarda le vendite, con una crescita del 21,7%, che ha portato il venduto a 673.139 unità. Fulcro di questo risultato sono state le piccole auto definite “key cars”, con motore fino a 600 cc, che in pratica sono esclusive del mercato orientale. Ne sono state vendute 585 mila unità. Comunque è stato positivo anche l’andamento degli altri modelli, quelli che conosciamo ache in Europa: la crescita è stata del 14,3%.
 

Altro modello non importato in Italia è la berlina Kisashi.
 
IN CALO L’EXPORT - La nota dolente del bilancio Suzuki sono le esportazioni, calate di 196 mila unità; in Europa, per esempio, le cose vanno piuttosto male (qui per saperne di più). Le aree geografiche che fanno eccezione in questo quadro negativo sono i Paesi dell’Oceania e l’Africa. Per il resto la deriva è stata negativa. A questa realtà la Suzuki sta rispondendo con programmi produttivi che mirano a intercettare le diverse esigenze e aspettative di diversi mercati mondiali.
 
 
L’S-CROSS DALL’UNGHERIA - Proprio nei giorni scorsi è stato reso noto ufficialmente che saranno gli impianti Suzuki in Ungheria a produrre il nuovo modello S-Cross (nella foto qui sopra un'anticipazione della vettura che sarà svelta tra pochi giornbi), la prima crossover media che comincerà a essere prodotta nella seconda metà di quest’anno. La produziione ungherese sarà destinata ai mercati europei ma anche all’esportazione. Inizialmente sono previsti 6-7 mila unità al mese.
 


Aggiungi un commento
Ritratto di yeu
23 febbraio 2013 - 22:23
Quando un mercato va male, c'è quello che compensa e questo è il mercato globale. Chi come Suzuki è presente un pò ovunque, è meno soggetto alle crisi del singolo mercato, mentre chi è sostanzialmente forte in un solo mercato, deve sperare che non vada mai in crisi altrimenti son dolori (vedi PSA).
Ritratto di turingclub
24 febbraio 2013 - 01:31
1
Evviva la Splash