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Tarquini: la vita (sportiva) ricomincia… a 50 anni

13 dicembre 2012

Specialista delle gare per vetture turismo e con un passato in Formula 1, il pilota abruzzese Gabriele Tarquini si prepara a una nuova sfida nel WTCC con la Honda Civic.

Tarquini: la vita (sportiva) ricomincia… a 50 anni

La presentazione della Honda Civic 1.6 turbodiesel ha fornito l'occasione per incontrare Gabriele Tarquini (foto in alto), classe 1962, pilota di caratura internazionale con all'attivo un campionato mondiale turismo (il WTCC, abbreviazione di World Touring Car Championship) vinto nel 2009 con la Seat Léon, un titolo europeo turismo (l'antenato del WTCC) conquistato nel 2003 con l'Alfa Romeo 156 e un altro primo posto nel BTCC (il campionato turismo britannico), sempre con un'Alfa, ma la 155 (era il 1994). Se la gare con berline derivate dalla di serie hanno sempre visto Gabriele Tarquini fra i protagonisti, fin dal suo esordio in questa specialità nel 1987 (Alfa Romeo 75 Turbo), il pilota di Giulianova ha partecipato anche a 78 GP di Formula 1 fra il 1987 e il 1995 con monoposto mai abbastanza competitive da permettergli di mettersi in luce: quelle dei team AGS, Coloni, Fondmetal, Osella e Tyrrell (miglior risultato, sesto posto al GP del Messico del 1989 con l'AGS). Nel 2013, Tarquini gareggerà nel WTCC con la Honda Civic.

Gabriele, correre con la Honda è un ritorno al passato…

Sì, ma un bel ritorno, perché nel 2001 con la Accord mi classificai terzo nell'European Touring Car Championship (il Campionato Europeo Turismo). Poi, l'anno scorso, quando alla Honda hanno deciso di ritornare alle gare per vetture derivate da berline di serie con la Civic, si sono ricordati di me e mi hanno ingaggiato. Così, ho lasciato la Seat con cui quest'anno ho concluso quarto nel WTCC.

Come di lavora assieme ai giapponesi?

Benissimo. Non lo dico per circostanza, tutti sanno che io ho un'ammirazione per loro: sono un popolo con un senso civico fuori dall'ordinario. Sul lavoro, poi, sono puntigliosi come pochi. Durante i test di sviluppo della Honda Civic da corsa, il cui progetto è partito solo lo scorso febbraio (ma a luglio il primo esemplare della vettura era già in pista), si è rotta la turbina (come da regolamento del WTCC, il motore è un 1.6 turbo a benzina con circa 330 CV) che, fra l'altro, era l'unico componente non prodotto dalla Honda. E l'ingegnere a capo del progetto, dopo essersi scusato e riscusato, ha pianto per il disagio creato!

Ma la Civic da corsa non è tutta "made in Japan"...

No, alla Honda hanno realizzato il motore e il cambio, frutto di un progetto nato da zero, mentre lo sviluppo del telaio è opera della struttura che seguirà le due vetture in gara (l'altra è per Tiago Monteiro): l'italiana Jas Motorsport, che ha sede a due passi da Milano, ad Arluno.

Proprio con il tuo compagno di squadra la Honda Civic ha debuttato nella stagione appena conclusa.

Sì, la Civic ha corso le ultime tre gare e si è dimostrata subito competitiva, agguantando un terzo posto nell'ultima corsa a Macao.

Si parte con il piede giusto…

In effetti l'auto sembra nata bene, ma non facciamoci illusioni, il lavoro di sviluppo è ancora lungo e occorre migliorare soprattutto la velocità massima se vogliano misurarci con le campionesse del WTCC 2012: le Chevrolet Cruze. Per il 2013, l'obiettivo è essere fra i primi e vincere qualche gara.

Qual è il ruolo del pilota nello sviluppo della vettura?

Il suo contributo è fondamentale. Nel mio caso, è tornata utile la lunga esperienza in questa specialità. La messa punto della meccanica, dall'assetto al motore, richiede lo stesso impegno che serviva in Formula 1 ed è importante essere in simbiosi con gli ingegneri che metteranno in pratica le mie indicazioni. Diverso il discorso per l'aerodinamica della vettura, per la quale non ho quasi voce in capitolo, perché sotto questo aspetto le auto del WTCC non sono così esasperate come le Formula 1: la carrozzeria ha la sagoma del modello di serie a cui si aggiungono pochi elementi, come l'alettone posteriore, uguale per tutte le auto del campionato. Ma, prima di mettere mano all'auto da corsa, prima guido il modello di serie da cui deriva: perché i suoi pregi e i suoi difetti sulle strade di tutti i giorni, li ritroverò fra i cordoli delle piste.

Che cosa ti piace di più delle gare per le vetture turismo?

Sono molto combattute, c'è un vero corpo a corpo con gli altri piloti (le sportellate non si contano) che manca nelle altre specialità. Si corre tutti attaccati, anche per seguire la scia di chi precede guadagnando velocità per il sorpasso. E l'arrivo è sempre in volata. Tutto il contrario di quel che accade in Formula 1, dove le monoposto non si possono urtare (troppo pericoloso, e poi le F1 sono fragili), e la macchina che ti sta davanti "sporca" la tua aerodinamica, facendoti perdere velocità.

Il 2013 segna anche il debutto di Sébastien Loeb nel WTCC…

Sì, sarà una bella sfida misurarsi con il più grande campione di rally di tutti tempi (ha vinto le ultime nove stagioni del World Rally Championship). La guida nei rally è tutta un'altra cosa non solo dal punto di vista tecnico, ma anche come vissuto della gara: nei rally si corre da soli contro il cronometro; nel WTCC, si duella tutti insieme nella mischia. Comunque, "radio box" dice che Loeb ha già provato una vettura WTCC ed è andato fortissimo. Vedremo se la Citroën saprà dargli un'auto vincente come ha sempre fatto nel Campionato Mondiale Rally.