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Tesla: nessuna responsabilità per l’incidente mortale

20 gennaio 2017

Le indagini dell’ente NHTSA hanno dimostrato il corretto funzionamento del pilota automatico della Tesla Model S.

Tesla: nessuna responsabilità per l’incidente mortale

INDAGINI CONCLUSE - Il sistema di guida-semi automatica della Tesla non è stato considerato in qualche modo responsabile dell’incidente avvenuto il 7 maggio 2016, quando Joshua Brown perse la vita in seguito al violento impatto fra la sua Tesla Model S e un mezzo pesante (qui per saperne di più). Lo sostiene un documento pubblicato ieri dall’ente nazionale statunitense per la sicurezza stradale (NHTSA), nel quale vengono riportate le conclusioni delle indagini effettuate a partire dal 28 giugno, molto significative in quanto chiariscono la dinamica del primo scontro fatale nel quale è coinvolta un’automobile guidata parzialmente dall’elettronica: le Tesla sono equipaggiate con il sistema Autopilot, dotato di sensori e apparati che intervengono sullo sterzo, sui freni e sull’erogazione della potenza in maniera da far seguire all’auto la traiettoria stabilita o il flusso del traffico. 

GUIDATORE DISTRATTO - Il rapporto della NHTSA ha dimostrato che la Tesla Model S era gestita dall’elettronica al momento dello scontro, ma il suo proprietario è stato responsabile di gravi negligenze nei secondi precedenti: ha fissato il regolatore di velocità a 74 miglia orarie e per i successivi 2 minuti non ha toccato i comandi dell’auto, nonostante il rimorchio fosse visibile da almeno 7 secondi prima dell’incidente. Lo schianto si è verificato in condizioni di cielo sereno e asfalto asciutto. A partire dal 28 giugno 2016 i tecnici dell’NHTSA hanno lavorato per determinare il corretto funzionamento del sistema di frenata automatica, eventuali mancanze nell’interfaccia uomo-macchina di Autopilot, per elaborare i dati raccolti dopo l’incidente e per valutare le novità introdotte dalla Tesla dopo l’incidente.

ATTENZIONE COSTANTE - La NHTSA non ha riscontrato mancanze nel sistema Autopilot e non ha disposto una campagna di richiamo, pur sottolineando che i sistemi di frenata automatica in vendita nel 2016 (compresi quelli montati su numerose altre automobili) sono studiati per evitare i tamponamenti e non gli scontri in perpendicolare. Nel rapporto è scritto inoltre che Autopilot richiede l’attenzione costante del guidatore, che deve essere pronto ad intervenire in caso di pericolo. La Testa si è attivata per correggere questo difetto di interpretazione, lanciando a settembre 2016 una versione evoluta di Autopilot, che invia messaggi di allarme e disattiva il sistema nel caso la persona alla guida non tocchi i comandi per troppo tempo.

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Ritratto di Francesco110
21 gennaio 2017 - 02:29
Già lo sapevamo tutti. Se ti metti a vedere video in streaming mentre hai l'OBBLIGO di restare perlomeno pronto ad intervenire e soprattutto dopo ripetuti avvisi dell'auto non ti degni di porre l'attenzione sul da farsi ci mancherebbe solo che la colpa non fosse tua.
Ritratto di monodrone
23 gennaio 2017 - 10:20
Bene così. Tesla rules!!!
Ritratto di caronte
29 gennaio 2017 - 21:24
Primi espedienti di responsabilità per questo tipo di vetture.