OLTRE LE ASPETATIVE - Gli ordini della
Toyota Mirai, commercializzata dal 15 dicembre scorso in Giappone, superano le più rosee aspettative dei dirigenti del marchio delle tre ellissi. Le 1.500 richieste della berlina a celle a combustibile sono, infatti, quasi il quadruplo delle 400 vetture preventivate per essere vendute in tutto il
2015. Una sottostima evidente giustificata dalla dirigenza dalla scarsa rete di distributori di
idrogeno presente sul territorio e dal listino poco competitivo (quasi 53.000 euro). A decretare il “boom” di domanda avrebbe contribuito il piano del Governo di inaugurare nel corso dell'anno circa 100 erogatori nelle principali città del Paese e l'elevato numero di ordini (il 60% del totale) arrivato da uffici governativi e aziende. Oltre le aspettative sono pure le richieste dei privati (40%), in particolare di Tokyo e delle prefetture di Kanagawa, Aichi e Fukuoka, che dovranno rassegnarsi a tempi di consegna più lunghi del previsto.
IN EUROPA A SETTEMBRE - Il successo della
Toyota Mirai in patria arriva subito dopo la decisione di Toyota di mettere a disposizione gratuita i propri brevetti sulle tecnologie fuel cell (
qui la news) per favorire l'affermazione dei modelli a idrogeno sul mercato. Una scelta che, visti i risultati otteniti nel Sol Levante, potrebbe portare a qualche pentimento tra i dirigenti anche in considerazione del debutto in Europa dove il modello è atteso su alcuni mercati a settembre.
La prima Mirai è stata consegnata nei giorni scorsi al Governo nipponico, nella persona del primo ministro Shinzo Abe (a sinistra).
VA A IDROGENO - Ricordiamo che la Toyota Mirai è spinta da un motore elettrico da 114 kW (155 CV) alimentato dall'energia generata dalle speciali batterie denominate fuel cell, che producono corrente elettrica combinando l'ossigeno presente nell'aria, con l'idrogeno contenuto nel serbatoio della vettura. L'autonomia dichiarata, secondo gli standard giapponesi di omologazione, è di 650 km circa.