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Il maxi richiamo costerà alla Toyota 1,4 miliardi

05 febbraio 2010

Il ministero dei Trasporti Usa ha aperto un'indagine per i difetti ai freni delle Prius. Il nuovo problema colpisce il Gruppo giapponese dopo il maxi richiamo per i difetti al pedale dell'acceleratore. Ma alla Toyota per ora minimizzano.

TRACOLLO - A comunicare  i numeri, pesanti, è stato Takahiko Ijichi, direttore esecutivo del Gruppo giapponese, durante la presentazione dei dati trimestrali. A seguito del maxi richiamo che vede coinvolte oltre 8 milioni di auto per un possibile problema al pedale dell'acceleratore (vedi qui la lista dei modelli europei), la Toyota (nella foto in alto il quartier generale) ha stimato circa 1,4 miliardi di euro di danni.

Una cifra che sarebbe così ripartita: i costi del solo richiamo ammonterebbero a circa 800 milioni di euro. Mentre gli altri 600 sono stimati per il calo delle vendite, in conseguenza del danno all'immagine.

COSTERÀ UN OCCHIO - Nonostante la perdita ipotizzata in 1,4 miliardi, e le quotazioni in borsa che nel giro di due settimane sono "precipitate" del 23% bruciando l'equivalente di 21 miliardi di euro, Ijichi, ha annunciato per il primo trimestre del 2010 un esercizio in utile per 650 milioni di euro: la precedente stima parlava di un rosso di circa 1,6 miliardi di euro.

Una notizia che dovrebbe rasserenare i piani alti della Toyota, ma anche il governo giapponese: il più grande Costruttore di auto al mondo da solo genera circa il 5% del Pil (il prodotto interno lordo) del Paese del Sol Levante. Avere una Toyota in difficoltà significa minare l'economia del Giappone.

MA NON È FINITA - Dopo il problema al pedale dell'acceleratore che potrebbe non tornare nella posizione “di riposo”, anche l'ibrida Prius, fiore all'occhiello e bandiera della tecnologia della Toyota, potrebbe essere soggetta a un massiccio richiamo. La Casa giapponese ha infatti ammesso i problemi ai freni, trapelati da indiscrezioni nei giorni passati (leggi qui la news): tra Usa, Giappone e Europa ci sarebbero circa 270.000 Prius potenzialmente difettose.

Un problema che ha spinto la NHTSA (National Highway Traffic Safety Administration), una divisione del ministero dei Trasporti Usa, ad aprire un'indagine. La Toyota potrebbe venire sanzionata con una maxi ammenda, se venisse scoperto che la Casa giapponese era al corrente da tempo dei problemi della Prius e ha cercato di “insabbiare” la questione, come paventato da alcuni media in questi giorni.
 
MINIMIZZANO - Alla Toyota, però, minimizzano: si tratterebbe più di un mancato “feeling” con il pedale del freno, che non di un reale problema di frenata e quindi di sicurezza. In particolari condizioni, come su fondi scivolosi o dissestati, quando si preme il pedale si avvertirebbe un piccolo bloccaggio delle ruote, determinato da un ritardo di risposta tra il sistema di recupero dell'energia in frenata e l'intervento dell'ABS. Alcune modifiche al programma che gestisce il sistema antibloccaggio delle ruote, applicate alle auto prodotte da fine gennaio, avrebbero già risolto il problema.

"CLASS ACTION" NEGLI USA - Al momento la Toyota non avrebbe ancora dato il via a nessun richiamo o fermato la produzione della Prius. Scelte che non hanno convinto i consumatori americani che, nella giornata di ieri, hanno depositato un'azione legale collettiva (class action) contro il Gruppo giapponese, accusato di frode. Vi terremo aggiornati sui prossimi sviluppi di questa vicenda. 



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Ritratto di Sasha.Krol
5 febbraio 2010 - 19:29
Poveri giapponesi....mi disp per loro...:( Toyota Stay Strong !

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