ANCORA VITA PER IL TERMICO? - Da alcuni giorni l’Unione Europea e il mondo dell’automotive stanno dialogando sul futuro del settore nel Vecchio Continente, per cercare di uscire da una crisi che sta attanagliando un comparto che persa per il 7% del pil. Tra le prime indiscrezioni arriva un’apertura da parte di Bruxelles riguardante un ammorbidimento del divieto alle nuove auto con motori a combustione a partire dal 2035. Stando a quanto riporta Der Spiegel, sembrerebbe che la Commissione Europea non sia più così intransigente e avrebbe intenzione di lasciare libero il mercato non solo alle vetture elettriche, ma anche alle ibride plug-in, oltre che alle elettriche dotate di range extender (in cui un motore ausiliario funge da generatore per la batteria di trazione).
TRANSIZIONE GUIDATA DAL MERCATO - Il settimanale tedesco Der Spiegel parla di un compromesso raggiunto in via informale per il quale sarebbe stata determinante la mediazione di Eckart von Kaleden. Già ministro del governo di Angela Merkel e ora a capo dei rapporti istituzionali della Mercedes, il cui ceo Ola Källenius è dal primo gennaio presidente anche dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei di automobili. La Mercedes chiedeva una transizione guidata dal mercato e non dalle sanzioni, aperta a ogni tecnologia, “in modo tale da continuare a consentire prodotti rispettosi del clima come gli ibridi plug-in e i range extender”.
APPROCCIO NEUTRALE - Un documento ufficiale, pubblicato dalla Commissione Europea nei giorni scorsi, sottolineava la necessità di un “approccio neutrale dal punto di vista tecnologico”, aprendo anche ai carburanti sintetici, che “svolgeranno un ruolo attraverso una modifica mirata al regolamento comer parte della revisione pianificata”. Di fatto un’apertura ai motori termici alimentati dagli e-fuel a cui si aggiungerà, se le indiscrezioni saranno confermate anche da documenti ufficiali, anche quella ai motori termici alimentati da carburanti tradizionali, a patto che aiutati da sistemi elettrici ricaricabili.