Nel Test and Technology Centre di Immendingen, in Germania (qui i dettagli), la Mercedes ha presentato un veicolo sperimentale, denominato ELF (Experimental-Lade-Fahrzeug, ovvero veicolo per ricarica sperimentale) e basato su un van EQV elettrico. Con questo prototipo la casa tedesca propone un laboratorio su ruote che integra le tecnologie più avanzate per la ricarica, con l’obiettivo di rendere l’esperienza più veloce ed efficiente sulle auto di domani. Il veicolo sperimenta diverse soluzioni di rigenerazione ultra-rapida, bidirezionale (può, cioè, cedere corrente all’esterno), wireless, conduttiva (attraverso il collegamento fisico tra la stazione di ricarica e il veicolo stesso) e anche robotizzata.

Oltre a un ampio pannello solare sul tetto per la ricarica dei servizi di bordo, il van ELF è dotato di 5 differenti prese: nel frontale, nella parte posteriore e nelle fiancate. Tra le innovazioni principali c'è la possibilità di ricaricare con connettore CCS (Combined Charging System, la presa che è lo standard europeo) fino a 900 kW (una potenza di quasi tre volte superiore a quella delle colonnine più rapide oggi pubblicamente disponibili). Questa permette di “imbarcare” 100 kWh, la capacità di una grande batteria da auto, in soli 10 minuti.
Non manca poi il sistema MCS (Megawatt Charging System), pensato per i veicoli pesanti, che consente di testare potenze nell’ordine del megawatt (1000 kW). Questa doppia configurazione consente a Mercedes di sviluppare tecnologie per il futuro e, allo stesso tempo, migliorare l’efficienza della ricarica già disponibile oggi. Un esempio: la concept AMG GT XX può recuperare energia sufficiente per 400 km (nel ciclo Wltp) in soli 5 minuti, accettando una potenza media di 850 kW e 1.041 kW di picco.

In collaborazione con Alpitronic (una delle aziende più importanti nella produzione di colonnine per auto elettriche), è stata anche realizzata una stazione sperimentale da 1 megawatt che anticipa le colonnine ultra-fast che verranno installate nei Mercedes Charging Parks (l’equivalente dei Supercharger della Tesla ma di proprietà della casa tedesca).
Un altro aspetto centrale è la ricarica bidirezionale, che permette all’auto non solo di assorbire energia, ma anche di restituirla: alla casa (V2H), alla rete (V2G), o a dispositivi elettrici esterni (V2L). Questa funzione trasforma l’auto in un vero accumulatore mobile, utile in caso di emergenze. Mercedes prevede di lanciare i primi servizi bidirezionali in Europa dal 2026, offrendo pacchetti completi che includono veicolo, wallbox e accesso al mercato energetico.

Il prototipo ELF sperimenta inoltre la ricarica wireless (senza fili) tramite sistemi induttivi nel suolo e quella automatizzata, in cui un connettore posto sotto l’auto si collega meccanicamente a una piastra nel pavimento, rendendo il processo ancora più comodo e adatto anche a utenti con disabilità. Entrambe le soluzioni puntano a una esperienza più semplice e “invisibile”, integrata nell’ambiente urbano. La Mercedes studia, però, anche la ricarica automatica grazie alla robotica, utile per veicoli autonomi e flotte, dove precisione e potenza elevata rendono necessario l'intervento di sistemi automatici.









