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Vittime della strada, pedoni i più colpiti

06 maggio 2013

Le statistiche rilevano numerose situazioni di pericolo sulle strade per gli utenti appiedati, soprattutto quando si tratta di persone anziane.

Vittime della strada, pedoni i più colpiti

NUMERI PREOCCUPANTI - Ogni settimana sulle strade italiane perdono la vita 11 pedoni, solo nell’ultimo anno si sono registrate 589 vittime e oltre 20mila feriti. Numeri preoccupanti, quelli resi noti dalla Fondazione Ania, che concentrano l'attenzione sulla sicurezza dei pedoni, tema a cui è dedicata quest'anno la Seconda Settimana mondiale della Sicurezza Stradale indetta dalle Nazione Unite (da oggi fino al 12 maggio).

ANZIANI A RISCHIO - Le statistiche rilevano numerose situazioni di pericolo sulle strade per gli utenti appiedati, soprattutto quando si tratta di persone anziane. Secondo l'Istat, infatti, il 15% di tutte le vittime della strada in Italia sono pedoni e di questi ben il 62,5% ha superato i 65 anni. Nel 2011 su 589 pedoni che hanno perso la vita 368 sono gli ultrasessantacinquenni.  Ogni milione di abitanti "over 65", 30 sono i pedoni che perdono la vita in incidenti stradali. Il dato sale ancora nella fascia da 80 a 89 anni:  54 vittime ogni milione di abitanti. Mentre scende a 4,7 persone ogni milione se si considerano le fasce di età sotto i 65 anni. 
 
NON VA MEGLIO ALL'ESTERO - C'è da dire, comunque, che le cose non sembrano andare meglio negli altro paesi. Per esempio, in Svizzera, abituata ad essere la prima della classe, secondo un recente rapporto Upi si contano come da noi 30 pedoni morti ogni milione di abitanti.  Sempre secondo lo stesso studio dell’Upi la situazione si presenta ancora più difficile in Austria, Portogallo e Spagna, dove le vittime mortali sono tra le 35 e 45. L'Olanda e soprattutto la Svezia vantano invece una posizione esemplare: lì i pedoni uccisi su ogni milione di anziani sono meno della metà. 
 
SOLUZIONI E PROVVEDIMENTI - Per arginare questo fenomeno, le istituzioni hanno deciso di correre ai ripari. E capita così che in Svizzera, per esempio, per limitare questa pericolosa tendenza, si sono concentrati sulle infrastrutture pronte ad offrire una serie di possibilità per migliorare la sicurezza dei passaggi pedonali, tra cui la costruzione di isole spartitraffico centrali. Mentre la ricerca internazionale dell'incidentalità consiglia anche di segnalare in modo più evidente la fine del diritto di precedenza per gli automobilisti, ad esempio con dei triangolini. Inoltre, occorre sfruttare le opportunità che a breve offriranno i sistemi di assistenza alla guida per ridurre il numero e la gravità degli incidenti con pedone. Infine, bisogna introdurre misure che attraverso un allenamento o una terapia specifici compensino la diminuzione del rendimento fisico e mentale degli anziani.
 
SOPRATTUTTO RISPETTO - A lanciare la sua proposta anche l'Asaps, Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale, che punta l'attenzione sulla necessità di introdurre una segnaletica stradale orizzontale (spesso invisibile per i visivamente normodotati), verticale e luminosa adeguata alle situazioni di più spiccato rischio, serve poi una campagna informativa attivata insieme alle associazioni degli anziani (Auser e altre) e poi serve un ingrediente sconosciuto nel nostro paese, il rispetto per il pedone, specie se anziano.


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Ritratto di gia Pier
7 maggio 2013 - 12:30
da anni urliamo che gli incidenti ai pedono sono causa di distrazione dell'autista Noi abbiamo messo sulmercato Angelo Protettore V che controlla ogni 2 secondi l'autista, se è distratto, se si addormenta, se guarda da altra parte e se è concentrato alla Guida ..... ma si continua a fare i conti dei morti invcece di segnalare il rimedio ... siamo di parte ?? EBBENE si siamo di parte, ma difronte alla MORTE DI UN PROPRIO CARO CHI NON SAREBBE DI PARTE.... e se esiste una soluzione che potrebbe aiutare le persone e gli autisti e non viene recipita da chi di dovere... non è che risulta complice ... ma solo indifferente affinche non capita a lui . Scusate