SIMILI, MA DIVERSE - Anche se negli ultimi anni le suv e le crossover hanno cannibalizzato un po’ tutti i settori del mercato, le berline compatte a due volumi restano una tipologia di automobili ancora molto diffuse. Negli ultimi mesi due tra i più popolari modelli di questa categoria si sono aggiornati: in ordine di tempo, la Volkswagen Golf e la BMW Serie 1. Entrambe tedesche, per certi versi molto simili, per altri completamente diverse: la prima (nella sua versione 8.5) si è modificata in modo quasi impercettibile, la seconda è cambiata talmente tanto che da restyling è passata a nuova generazione (la quarta), con tanto di codice interno passato da F40 a F70. Voi quale preferite?
I DESIGN
Delle due, la Volkswagen Golf è senza dubbio la vettura più conservatrice dal punto di vista stilistico: spesso cambia poco da una generazione all’altra, ancora meno nel caso di un restyling di metà carriera. I sottili fari anteriori diventano ancora più bassi (6 mm in meno di altezza) e nella parte bassa c’è un profilo più affilato. Come optional, al centro della mascherina, il logo può essere illuminato a led. Dietro, il paraurti rinnovato non ha più i finti terminali di scarico. Di certo è complicato notare le differenze tra la versione pre e post restyling, se non affiancando le due vetture.
Non si può dire lo stesso della BMW Serie 1, che pur conservando le proporzioni abituali porta notevoli modifiche al frontale, che diventa più basso e piatto rispetto a prima. All’interno della mascherina a “doppio rene” c’è una nuova struttura a barre verticali e diagonali (sulla M135 però sono solo orizzontali), mentre i fari a led di serie hanno elementi verticali per le luci diurne e gli indicatori di direzione. Più conservativo il posteriore, dove però cambia (e parecchio) il disegno dei fanali. La Serie 1 F70 è anche la prima BMW a essere disponibile con il tetto a contrasto.
GLI ABITACOLI
Rispetto alle sottilissime modifiche esterne, la Volkswagen Golf 8.5 cambia un po’ di più all’interno, dove accoglie il nuovo sistema multimediale MIB4, visualizzato su uno schermo centrale che può essere di 10,4 o 12,9 pollici in base alle versioni: ha debuttato sull’elettrica ID.7 e ha un’interfaccia intuitiva e con tante funzioni. Il cruscotto digitale è di serie per tutte le versioni e ha una grafica rinnovata. Per la prima volta su una Golf si può avere anche l’head-up display, che proietta le informazioni principali sul parabrezza. I comandi dell’audio e del climatizzatore sono a sfioramento e sono posizionati sotto al monitor centrale, mentre quelli sul volante sono tutti fisici invece che tattili com’era in precedenza sulle versioni più ricche, per scongiurare un azionamento involontario.
La plancia della nuova BMW Serie 1 ingloba una cornice ricurva che contiene due schermi, uno di 10,3” per il cruscotto e l’altro di 10,7” per il sistema di infotainment. Praticamente assenti i comandi fisici: non c’è più nemmeno la manopola che in precedenza permetteva di gestire il display centrale, che ora è comandabile solamente con il tocco. Entrambe non brillano per quanto riguarda l’abitabilità posteriore: l’eventuale terzo passeggero sta scomodo.
LE DIMENSIONI
La BMW Serie 1 è più lunga, anche se di poco (436 cm contro i 428 cm della Volkswagen Golf 8.5) per via di un allungamento di 4,2 cm rispetto alla F40. Praticamente identica la larghezza (179 cm per la compatta della Volkswagen, 180 cm per quella della BMW), mentre con 149 cm la Golf supera di 3 cm in altezza la rivale, ferma a 146 cm. Entrambe si propongono anche come auto per famiglie quindi la capacità del bagagliaio ha parecchia importanza. Nella maggior parte delle versioni i bagagliai sono praticamente equiparabili, garantendo 381 litri per la Golf e 380 litri per la Serie 1 in configurazione 5 posti, che diventano rispettivamente 1.237 e 1.200 litri reclinando il divano posteriore.
Attenzione però alle versioni elettrificate, perché le batterie portano via parecchio spazio proprio nel baule. Il bagagliaio della Golf PHEV perde oltre 100 litri, arrivando a 273 litri con il divano in posizione e a 1.129 litri con i soli sedili davanti occupati. Meno vistosa, ma comunque importante, la diminuzione sulla Serie 1 (che non è plug-in ma solo micro ibrida): il bagagliaio in questo caso passa a una capacità minima di 300 litri e a una massima di 1.135.
I MOTORI
Differenze e analogie anche nella gamma motori. Quelli della Volkswagen Golf sono tutti a 4 cilindri, abbinati a l cambio manuale o al DSG, mentre la BMW Serie 1 ha anche unità a 3 cilindri e prevede sempre il cambio automatico; la prima è disponibile anche come plug-in, mentre la seconda ha il mild hybrid come massimo grado di elettrificazione. La gamma si apre con i 1.5 a benzina, a quattro cilindri da 116 e 150 CV per la Volkswagen (che prevede anche versioni ibride leggere dello stesso motore, ma con il cambio robotizzato a doppia frizione di serie invece del manuale di quelle solamente a benzina) e a 3 cilindri tra 122 e 170 CV (quest’ultimo mild hybrid) per la BMW. Si superano i 200 CV sulle versioni elettrificate: 204 CV per la Golf ricaricabile alla spina basata anche in questo caso sul “millecinque”, 218 invece per la BMW 120, con il 4 cilindri di 2,0 litri abbinato alla trazione integrale xDrive.
Sul fronte dei diesel si gioca tutto sui 4 cilindri di 2,0 litri: entrambe propongono una variante da 150 CV, ma mentre per la Volkswagen si tratta del diesel più potente (e ha l’automatico di serie), avendo a disposizione anche una versione da 116 CV, la 118d è invece la Serie 1 a gasolio d’ingresso, superata dalla 120d mild hybrid da 163 CV. Ci sono poi le versioni più sportive. Ne ha una la Serie 1, la M135 con il 2.0 da 300 CV senza aiuti elettrici. Pur avendo perso la storica GTD, ne ha ben tre invece la Golf: la plug-in GTE con 272 CV (basata sul 1.5), la GTI con il 2.0 da 265 CV e la più estrema R in cui il 2 litri è stato portato a 333 CV (è anche l’unica Golf a trazione integrale).
I PREZZI
Pur non potendo esattamente sovrapporre le versioni, la BMW Serie 1 risulta più costosa della Volkswagen Golf: le varianti d’ingresso partono rispettivamente 34.400 euro e 30.550 euro. Le uniche versioni pressoché identiche dal punto di vista dei motori sono la Golf 2.0 TDI 150 CV, che parte da 37.800 euro, e la 118d con la stessa potenza, da 38.900 euro: in questo caso il divario di prezzo è più contenuto, pari a 1.100 euro.
Le mild hybrid basate sul 1.5 a benzina, nonostante abbiano 20 CV di differenza a favore della BMW, costano invece praticamente la stessa cifra: infatti la Golf 1.5 eTSI da 150 CV costa 37.300 euro, mentre la BMW 120 da 170 CV parte da 37.400 euro.
Le sportive aumentano il prezzo all’aumentare della loro potenza, partendo dai 45.450 euro della Golf GTI fino ad arrivare ai 61.450 euro della R; in mezzo la GTE (48.250 euro) e la M135 (56.500 euro).