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Volkswagen Passat, la storia di otto generazioni

07 luglio 2014

Quarantuno anni percorsi a braccetto con la Golf. A volte quasi in simbiosi, altre ammiccando alle cugine Audi.

Volkswagen Passat, la storia di otto generazioni
DIREZIONE INCERTA - C'era una volta una Volkswagen non così in grado, come oggi, di sfornare a getto continuo vetture di successo: erano appena iniziati gli anni Settanta - praticamente, una vita fa o quasi - e, oltre all'immortale Maggiolino, la gamma targata Wolfsburg presentava due top di gamma non propriamente azzeccatissimi. La Typ 4 e la K70 (qui sotto) erano lo specchio del bivio cui era giunta la Volkswagen: la prima adottava lo schema - motore posteriore a sbalzo a 4 cilindri contrapposti, rigorosamente raffreddato ad aria - del Maggiolino e il suo design, specie con carrozzeria famigliare, era tale da concedere un'immediata riabilitazione a quello delle Wartburg 353 che circolavano nella vicina DDR.
 

Le antenate della Passat nel 1970: la Typ 4 e la K70.
 
VAI CON L'ANTERIORE - La K70, invece, era una NSU rimarchiata Volkswagen dopo che quest'ultima, nel 1969, aveva assorbito l'agonizzante azienda di Neckarsulm. Esteticamente, sembrava una Ro 80 liofilizzata alle dimensioni di una Fiat 125, della quale riprendeva fedele gli spigoli: inutile dire che, a dispetto di una buona affidabilità meccanica, non ebbe grande successo, a dispetto di uno schema tecnico - motore e trazione anteriore - di sicuro interesse. In quel di Wolfsburg si decise di puntare sulla trazione anteriore e sulle qualità di un'azienda italiana, l'Italdesign di Giorgetto Giugiaro: a oggi si può parlare di successo planetario, visto che il piemontese sforna in due anni la Passat e la Golf. In pratica, due capisaldi della storia della Volkswagen, tra le poche in grado di dare del tu al Maggiolino.
 
 
GEMELLA DELL'AUDI 80 - La Volkswagen Passat del 1973, nome in codice B1 (qui sopra), era una “due volumi” dalle linee pulite, che in più di un punto anticipavano quelle della Golf (che sarebbe nata l'anno successivo, ma il lunotto era decisamente più ampio e inclinato): disponibile a tre o cinque porte, berlina o station wagon (chiamata Variant, a riprova di una certa tendenza dei tedeschi a non cambiare le denominazioni), sotto pelle aveva la stessa meccanica della più tradizionale Audi 80 a tre volumi. Tre i motori a benzina con cilindrate da 1.3 a 1.6 e un diesel aspirato da 1.5 - lo stesso della Golf - che debutta nel 1979. La vocazione da world car viene mantenuta: viene venduta in Europa e in Nord America (dove viene chiamata Dasher) fino al 1981, e in Brasile fino al 1988 - in quest'ultimo caso, con qualche variazione estetica e motori specifici. Sarebbe arrivata anche in Iraq: costruita in Brasile, per meglio adattarsi alla realtà locale viene equipaggiata con protezioni per il motore, radiatore e impianto dell'aria condizionata maggiorati. 
 
 
CONQUISTA IL MONDO - La seconda serie della Volkswagen Passat (B2 qui sopra) dura dal 1981 al 1987: è quella che consacra la Passat come berlina di fascia medio-alta costruita per tutte le latitudini. Il design diventa più moderno: le dimensioni crescono di qualche centimetro, mentre resina e plastica sostituiscono vari elementi metallici. Nel Nord America viene chiamata Quantum (in Messico, invece, si chiama Corsar e in Argentina Carat: va detto che chi si lamenta dello scarso appeal dei nomi probabilmente non rammenta la Jetta, lanciata nel 1979). In Brasile si chiama Santana: in questo caso, spunta la coda - e quindi, le porte sono due o quattro - e i nomi diversi richiamano le diverse carrozzerie, come la Derby con la Polo e l'appena citata Jetta con la Golf; la station wagon si chiama Santana Quantum. Nel 1982, la Santana è la prima vettura straniera a essere costruita in un mercato che, anni dopo, sarebbe stato per tutti i costruttori la Terra Promessa: lungimirante l'idea di una joint venture, e quasi incredibile la longevità della Volkswagen Passat con gli occhi a mandorla, visto che l'ultima Santana (chiamata Vista) viene sfornata nel 2011. Iniziano con la B2 alcune variazioni tecniche di spessore: dalla trazione integrale (con la meccanica dell'Audi 80 anziché con quella della Golf) al 5 cilindri in linea per le Passat più lussuose. E se si pensa che la frontiera cinese non sia abbastanza, dal 1984 la Santana viene prodotta su licenza dalla Nissan.
 
 
APRE AL SEI - La terza serie della Volkswagen Passat (B3 qui sopra)arriva nel 1988 per l'Europa: nel Nord America bisogna aspettare il 1990, e - in Sud America - altri cinque anni. Scompare la griglia nel frontale (quasi un richiamo alla Typ 4, ma le linee sono molto più morbide): quando diverrà popolare come auto d'occasione nell'appena disciolta Unione Sovietica, divenuta poi CSI e in seguito frammentata negli attuali Stati, si guadagna il nomignolo di “sci”, perché - secondo i russi - il frontale assomiglia a uno sci storto o  a uno slittino. Questa è la prima Passat a nascere su un pianale autonomo, non più condiviso con l'Audi 80; in realtà, sono molti i componenti della Golf III a finire sotto il cofano della Volkswagen Passat (e viceversa), tra cui il particolarissimo 1.8 G60, sovralimentato con il compressore volumetrico a chiocciola (G-Lader) e il 2.8 V6 con un angolo tra le bancate così stretto da risultare compatto quasi come un quattro cilindri. Due i motori a gasolio: il 1.9 aspirato da 75 CV e il 1.6 turbodiesel da 80, ancora stretto parente di quello che ha reso la Golf GTD una delle prime diesel brillanti della storia.
 
 
RISTILIZZATA - La quarta generazione della Volkswagen Passat (B4 qui sopra), più che un nuovo modello, è una profonda rivisitazione della B3, un po' come la Golf VI con la Golf V. Cambiano - e si snelliscono alquanto - frontale e coda, anche se i lamierati rimangono gli stessi; vengono rivisti gli interni, che diventano più gradevoli (addirittura d'avanguardia e con soluzioni come le veneziane sulle bocchette dell'aria, ancor oggi degne di nota, sulla serie successiva). Tra i motori, debutta il 1.9 TDI: prima dotato di 90 CV e turbina a geometria fissa, arriva ben presto a 110 CV grazie alla turbina a geometria variabile. Rimarrà per lungo tempo un pilastro della produzione Volkswagen e in seguito, con il sistema di iniezione basato su pompa-iniettore (che comparirà con la Passat successiva, nel 1999), padre spirituale dei diesel moderni del Gruppo. La carriera della B4 non è lunghissima: dal 1994 al 1997.
 
 
AERODINAMICA - Nel 1996 debutta in Europa la quinta generazione della Volkswagen Passat (B5) (qui sopra): durerà fino al 2005 ed è contraddistinta, nella berlina, dal tetto notevolmente arcuato e da un Cx pari a 0,26 (se non fosse che il motto era stato coniato per l'Alfa Romeo Giulia più di trent'anni prima, si poteva quasi parlare di un'auto “disegnata dal vento”). Il disegno è arcuato, di rottura, stilisticamente affine alla Golf IV. Il pianale è lo stesso dell'Audi A4, l'erede della 80; la sigla stavolta è 3B. È la generazione che dà ampio spazio alla trazione integrale: è disponibile per i motori 1.8, 2.8 V6, 1.9 TDI e 2.5 V6 TDI (all'epoca tra i più potenti della categoria, con 150 CV divenuti poi 163 e, nel 2003, 180). La tecnologia utilizzata prevede un Torsen T-2 di nuova generazione, concepito per minimizzare le perdite di trazione. Nel 2001 la mascherina diviene più imponente, e - dal punto di vista funzionale - va registrata l'introduzione dell'ESP su tutta la gamma: c'è chi chiama questa evoluzione 3BG. I motori a benzina sono tra i più raffinati di tutta la storia delle Passat: accanto all'incompreso 2.3 VR5 con testata a 2 valvole (150 CV) o 4 per cilindro (170), il 2.8 V6 guadagna le 5 valvole per cilindro tanto di moda in casa Audi (sviluppa 193 CV), e fa la sua comparsa un motore con architettura a W. Il 4.0 W8 è, in pratica, l'unione longitudinale di due V4 con angolo tra le bancate ristretto (15°): la Volkswagen Passat W8, dotata di una sonorità assolutamente entusiasmante, è una sorta di vettura-laboratorio regolarmente in vendita, che prefigura i W12 della Phaeton e il W16 della Bugatti Veyron. 
 
 
RITORNO ALLA GOLF - Nel 2005 debutta la sesta serie della Volkswagen Passat (qui sopra), la 3C: il pianale è quello della Golf, opportunamente allungato, e non più quello dall'A4. La prima conseguenza diretta è il canto del cigno, dopo soli tre anni, del W8: pur compatto, non riesce a trovare spazio nel cofano motore della Passat, visto che lo schema adottato prevede il motore trasversale e non più longitudinale. Al suo posto, dal 2008 al 2009, il 3.6 V6 della Passat R36: i suoi 299 CV sono superiori ai 275 del W8, ma l'emozione che suscita è nettamente inferiore. Il frontale della 3C prevede volumi maggiormente dissimulati e fari dal disegno più elaborato; tra i motori, da segnalare che il solo (e ormai vetusto) 1.6 a benzina non ha l'iniezione diretta, al contrario di tutta la rimanente gamma, aspirata (FSI) o turbo (TSI). I diesel cambiano non nei dati di targa (il 2.0 da 140 CV, almeno) ma nella tecnologia: va in pensione il pompa-iniettore a favore del common rail. Oltre al cambio manuale, iniziano a fare la propria comparsa gli automatici DSG attualmente montati, con 6 o 7 rapporti.
 
 
YESTERDAY - Siamo alla Volkswagen Passat B7 (qui sopra), l'ultima generazione uscente: cambiano gli esterni (che prefigurano quelli, più spigolosi, della Golf VII) ma non gli interni. Nella gamma motori debutta l'onnipresente 1.4 TSI a benzina da 122 CV; tra i diesel c'è anche il piccolo 1.6 TDI da 105 CV; per la prima volta, compare una versione a gas naturale, la 1.4 TSI EcoFuel a metano. Nel 2012 nasce, da una costola della Passat, la Passat CC: una coupé a 4 porte più lunga, bassa e larga del modello da cui deriva; tra le altre Passat “atipiche”, da segnalare la Alltrack, rialzata e con trazione integrale - una famigliare che, come impongono le tendenze, si dà arie da suv.
 

 


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Ritratto di Veloce
7 luglio 2014 - 11:55
la più riuscita resta la sesta serie
Ritratto di supermax63
8 luglio 2014 - 17:46
3° Serie solo Variant,tra l'altro posseduta da mio fratello:Indisttuttibile 5°Serie sia Berlina sia Variant Passat CC Tutti i modelli precedenti e successivi non mi hanno mai attratto e dalla 6° serie in poi trovo la Passat una vettura del tutto anonima senza discutere la qualià e la bonatà indubbia del prodotto.
Ritratto di gio.G
7 luglio 2014 - 12:36
20
Bellissime. Volkswagen ha creato dei veri e propri miti. Polo, Golf e Passat con tutte le loro generazioni e i loro volumi di venditi hanno fatto la storia.
Ritratto di Flavio Pancione
7 luglio 2014 - 13:40
8
ci sono state la 3 la 5 e la 6. Tutte buone auto, comode, spaziose e relativamente affidabili e robuste. Ma sinceramente tutte nel dimenticatoio dello "storico" auto di famiglia. Forse la 3 serie di mio zio, in rapporto al periodo era proprio una bella macchina, ma mio padre aveva l'Alfa 75 di tutt'altra indole.
Ritratto di Veloce
8 luglio 2014 - 08:56
parliamo della 75!
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
7 luglio 2014 - 13:47
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di Highway_To_Hell
7 luglio 2014 - 15:09
si è andati sempre peggio e non solo come estetica... Già, per di più, non si partiva proprio da vette altissime...
Ritratto di osmica
7 luglio 2014 - 15:46
sicuramente meglio la Croma! Il non plus ultra. Tolta dal mercato e mai sostituita ;)
Ritratto di poyel38
8 luglio 2014 - 10:56
Concordo con te! I fiattari hanno il coraggio di sparlare e criticare ma nemmeno si accorgono che la loro tanto amata Fiat ops FCA nemmeno le produce certe auto e poi si chiedono perché gli italiani vanno a comprare altro! anche volendo comprare italiano dove si può trovare una SW?? Belle o brutte che siano queste Passat......intanto loro le fanno e le vendono.In italia parliamo parliamo parliamo e poi il massimo che sanno fare è la Giulietta! Tralasciando i carrozzoni americani rimarchiati Fiat
Ritratto di osmica
8 luglio 2014 - 11:07
Sempre pronti a criticare ogni vettura straniera, ma poi ad elogiare il designer italiano. Riguardo i carrozzoni americani, rileggendo i vari articoli in merito la penosa thema, puoi vedere come la elogiavano i soliti fiattari e le loro affermazioni, gia' all'epoca bizzarre (es. le straniere stanno tremando e quant'altro) :)
Ritratto di poyel38
8 luglio 2014 - 11:15
Si mi ricordo benissimo dei commenti all'uscita della Nuova Thema! Fecero così anche con la Thesis entrambe avrebbero dovuto surclassare le tedesche! ahahahahah due fiaschi assoluti invece! Come per la Giulietta i commenti si sono sprecati dicevano che avrebbe distrutto il mito della Golf !!! Bla bla bla e ancora bla bla intanto la Golf è sempre in cima alla classifica mentre la giulietta nemmeno si vede! questi sono dati non le solite parole a vanvera.
Ritratto di osmica
8 luglio 2014 - 12:28
E pensare che la Giulietta (ovviamente la stramigliore vettura della categoria e non) e' uscita pure dalla top ten in Italia! Figuriamoci all'estero.
Ritratto di poyel38
8 luglio 2014 - 15:51
Giulietta non la vedi in classifica in Europa nemmeno nelle prime 50 posizioni! E se è uscita dalla top ten in Italia la dice tutta. Marchionne si vanta di chiudere Lancia e di mantenere viva solo la Y producendola in fabbriche Fiat. Perché non fare la stessa cosa con Alfa? Tanto è inutile che ci giriamo in torno continuano a tenere in vita un marchio che è morto sepolto e decomposto da anni! Dovrebbero invece concentrarsi su un solo marchio e dare vita a modelli che vadano a coprire tutti i segmenti e tutte le richieste dei clienti! E' vergognoso che in Italia non ci siano automobili per soddisfare le richieste dei clienti!!! Che senso ha produrre una 3C quando le vendite poi non coprono nemmeno i costi di sviluppo e produzione? Si vantano di aver messo in commercio la Fiat 500 Abarth 695 ma che senso ha? Quante ne venderanno? Si critica tanto il gruppo Audi-W ma andrebbe invece copiato perché intanto loro con i vari marchi riescono a coprire tutte le esigenze del mercato e della clientela fornendo prodotti indicati alle disponibilità economiche dei clienti garantendo comunque un prodotto di qualità.
Ritratto di Flavio Pancione
8 luglio 2014 - 13:55
8
la Thesis era un progetto inedito Lancia, direi l'ultima vera Lancia con tanto di telaio inedito e utilizzato solo per essa con reparto sospensioni multilink avanti e dietro con componenti in alluminio. Tecnologia a bordo e fuori bordo per nulla banale per il 2002, e non sto qui ad elencare. Interni fatti ad arte, comodità di marcia superba. I difetti erano il peso un po elevato e quindi le prestazioni non sempre ottimali (salvo con i benzina turbocompressi) , anche i consumi purtroppo erano più alti. L'affidabilità dell'elettronica anche era altalenante, ma quale auto non ha problemi? Ma tra la Thesis e la 300C da oltreoceano con lo stemma Lancia ce ne passa. La thesis ha avuto anche essa poco successo , proprio perchè noi italiani l'abbiamo snobbata, e difatti la si paragona alla Thema di oggi senza conoscere la Thesis di ieri. Oggi, teniamoci la 300c con gli stemmi Lancia, ci sta bene.
Ritratto di Flavio Pancione
8 luglio 2014 - 14:02
8
perchè ognuno ha i proprio gusti e le proprie priorità, inoltre la linea eccessivamente classica non l'hanno tutti digerita , anche se oggi proprio questa linea classica l'ha fatta invecchiare meno rispetto le concorrenti del 2002. Ma la critica negativa a priori , perchè se l''avete vista da ferma è tanto, ha sicuramente contribuito alle scarse vendite. Non iniziamo però a darmi del "fiattaro" e perciò difendo la thesis, ma parliamo di auto che tanto ho un'auto tedesca..
Ritratto di osmica
9 luglio 2014 - 00:26
La Thesis era ancora una vera vettura, non una americanata giusto per sostituire un buco nella gamma... Era oure fatta bene, con ottimo confort, il peso non la rendeva sportiva (ma del resto si prestava ben piu' ad una vettura comfrtevole), ma quel design ne decreto' l'insucesso.
Ritratto di gio.G
8 luglio 2014 - 13:00
20
No beh è vero che le straniere tremavano e a dire il vero tremano tutt ora.........per quanto fa pena la Thema pero!
Ritratto di Mannaro
7 luglio 2014 - 15:26
Mi piace questa news che fa un po' di storia...
Ritratto di Mattia Bertero
7 luglio 2014 - 15:27
3
Un altro pilastro della storia della Volkswagen, un riferimento per le concorrenti della categoria.
Ritratto di MatteFonta92
7 luglio 2014 - 16:00
3
La più riuscita a mio parere è la 3° serie, con quel muso senza mascherina che ispira grinta e solidità. Anche la 1° generazione non è male a dire il vero, mentre la nuova arrivata (l'8°) rappresenta davvero il salto di qualità, con una linea filante e degli interni semplici nel design ma ben fatti che ricordano un po' quelli delle Maserati. Che dire, complimenti VW!
Ritratto di Robx58
7 luglio 2014 - 17:00
13
più vendute, ricordo ancora la Typ 3 degli anni '60, l'aveva un mio zio e un professore che insegnava alle scuole medie, ricordo la K70 molto simile alla Audi 60 tutte vetture che hanno tracciato un periodo di demarcazione dalle auto utilitarie ( 500 - 600 - R4 - R6 - Maggiolino - Dyane ecc...) alle vetture più rivolte alla famiglia, la Typ 4 e poi la Passat, "purtroppo" le ricordo tutte dal primo Maggiolino in poi e alla Nsu Ro 80 auto con il profilo lievemente a cuneo ( una rarità all'epoca, abituati alle forme squadrate delle Fiat). Io ho avuto la 3° serie di Passat in versione berlina, motorizzata diesel, ottima auto, molto comoda e sicura, una garanzia. Oggi questa ottava edizione di Passat non ha nulla rispetto alle precedenti versioni, il nome, credo che avrà un grande successo, perchè è migliorata in ogni aspetto sia meccanico che estetico, purtroppo dobbiamo dare a Cesare quel che è di Cesare, i tedeschi saranno odiosi, prepotenti, nazionalisti ecc... ma le automobili le sanno costruire meglio di chiunque altro al mondo, non ci sono giapponesi, coreani, francesi, inglesi, italiani che possano impensierirli, per capire questo è molto semplice: comprare un'auto tedesca possibilmente di classe media o superiore, e poi si capiranno tante cose...
Ritratto di cris25
7 luglio 2014 - 18:17
1
dalla 4 serie in poi mi è sempre piaciuta, soprattutto la quinta generazione post-restyling e la sesta in versione Variant. E poi si è arrivati ad oggi, con la nuova generazione che si candida come una delle migliori della categoria, e aggiungo che secondo me è la VW più bella dell'ultimo decennio insieme alla Tiguan...
Ritratto di Giuseppe 77
7 luglio 2014 - 18:23
complimenti Volkswagen
Ritratto di prinz
7 luglio 2014 - 23:28
passat si era persa nelle ultime serie giugiaro le sta ridando un suo perchè
Ritratto di Fr4ncesco
8 luglio 2014 - 00:39
2
La migliore dal punto di vista estetico era la 3C. Nonostante siano presenti i classici canoni teutonici, aveva un design originale e differente dalla altre vetture del gruppo, così come gli altri modelli Volkswagen. Poi hanno iniziato a standardizzare eccessivamente le linee, verso uno stile sempre più razionale e sempre meno emozionante, così da tirare fuori auto-elettrodomestici. Peccato, a metà anni 2000 le VW (e le Audi) erano molto belle, adesso per quanto mi riguarda si salvano soltanto Maggiolone, CC, Scirocco e Touareg.
Ritratto di Francesco110
8 luglio 2014 - 11:50
Sono sempre state buone auto verso la quinta sesta hanno iniziato a peggiorare la settima è stato l'aggiornamento non riuscito per originalità. Quella che tra poco entrerà in produzione invece è bellissima! Dire che è brutta non ha senso è oggettivamente molto originale e perfettamente proporzionata poi che non piaccia personalmente è possibile ma non si può dire che sia né monotona né sproporzionata. Gli interni poi sono anni luce avanti a molti altri, schermo enorme lcd per il cruscotto, qualità e originalità. Quando bisogna dire che una casa è poco originale va detto ma questo è il contrario l'auto se la faranno come i prototipi mostrati sarà originale, equilibrata e anche con un piglio più sportiveggiante. I motori anche saranno unici ci sarà il 2 litri diesel più potente in commercio con 240cv. Davvero un salto in avanti rispetto alla misera attuale.
Ritratto di Boys
8 luglio 2014 - 21:38
1
La quinta serie...è stata quella del cambiamento..bella auto..e tutte variant....le altre di seguito sono solo le figlie...in stile Vw...auto comode queste ultime e poco altro da diversi anni c' è di meglio...