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La Volkswagen accelera il cambiamento

Pubblicato 15 giugno 2023

Il piano Accelerate Forward - Road to 6.5 prevede una razionalizzazione della gamma e focus su modelli popolari, aumento del margine operativo del 6,5% e ritorno degli utili di 10 miliardi di euro entro il 2026.

La Volkswagen accelera il cambiamento

OBIETTIVO 6.5 - Il marchio Volkswagen diffonde i dettagli del piano di ristrutturazione Accelerate Forward - Road to 6.5, che ha come obiettivo quello di ottenere un margine operativo del 6,5% per salvaguardare gli investimenti nella mobilità elettrica e i futuri posti di lavoro. Tra i traguardi del piano vi è quello di accrescere gli utili di circa 10 miliardi di euro nel 2026.

PIANO OPERATIVO - Alla riunione tenutasi presso la sede di Wolfsburg (nella foto qui sotto), il ceo della marca Volkswagen, Thomas Schäfer, ha delineato alcuni importanti dettagli del programma, che dovrà essere operativo entro ottobre 2023, grazie anche a un’unità preposta a tale compito denominata Project Management Office (PMO), che sarà guidata dal top manager Stephan Wöllenstein.

RAZIONALIZZARE LA GAMMA - Una parte molto importante del piano Accelerate Forward - Road to 6.5 riguarda la razionalizzazione della gamma di modelli, accompagnata dalla riduzione del numero di varianti di equipaggiamento (i configuratori daranno quindi poche possibilità di personalizzazione) e dall’ottimizzazione delle piattaforme MQB e MEB (la prima dedicata ai modelli termici, la seconda a quelli elettrici). Il marchio tedesco si concentrerà su alcuni principali modelli “popolari”, in grado di garantire grandi volumi. Saranno quindi tagliati modelli di nicchia come la Arteon, berlina di grandi dimensioni derivata dalla Passat. Il passaggio a un portafoglio prodotti ridotto consentirà una riduzione della complessità industriale garantendo così maggiori profitti.

MAGGIORI SINERGIE - Saranno ancora più ottimizzate le sinergie tra i vari brand generalisti all’interno del Gruppo Volkswagen, tra cui rientrano Seat, Cupra e Skoda. Ciò si traduce in una produzione ancora più sistematica presso gli stabilimenti che producono auto multi-brand, come l’elettrica da 25.000 euro che sarà assemblata nello stabilimento spagnolo di Martorell, e lo sviluppo e produzione congiunta di Volkswagen Passat e Skoda Superb.

SENZA TAGLI AI POSTI DI LAVORO - Secondo il numero uno della Volkswagen, l’attuazione del piano permetterà di salvaguardare i posti di lavoro, di finanziare gli investimenti futuri con risorse interne, dando la possibilità di continuare a investire in nuovi veicoli e tecnologie, nell'ammodernamento degli impianti e nella formazione del personale.

IL CONSIGLIO DI FABBRICA DICE OK - Nel corso della riunione aziendale, il consiglio di amministrazione e il consiglio di fabbrica hanno confermato che continueranno a lavorare congiuntamente sugli obiettivi comuni della redditività e della sicurezza dei posti di lavoro. Daniela Cavallo, presidentessa del consiglio di fabbrica, ha confermato la necessità di attuazione del piano, che consentirà di ottenere i risparmi prefissati senza ridurre i salari concordati collettivamente o perdere posti di lavoro. 



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Ritratto di Volpe bianca
15 giugno 2023 - 10:08
Chissà Seat che fine farà
Ritratto di Kappa18
15 giugno 2023 - 10:15
Si tratta di un momento cruciale, spero che riescano almeno a salvaguardare lavoratori e utili, a beneficio dell'industria automobilistica europea. Oggi la concorrenza viene dall'est e visto che l'Italia e' tagliata fuori, almeno tifo Europa.
Ritratto di bangalora
16 giugno 2023 - 20:44
Dipende cosa saprà fare in fatto di qualità, perché ad ora nulla, ha in fatto di esilarante non c'è distinguo si equipara agli standard europei.
Ritratto di Biondi stefano
15 giugno 2023 - 10:24
Questi sono di un altro pianeta. Espongono i loro piani,in maniera chiara e concreta. Li condividano e ottimizzano con le parti interessate. Tutti ne sono al corrente. Che belľ esempio. Bravi. Così si guadagna la fiducia e la stima.
Ritratto di Blueyes
15 giugno 2023 - 10:39
1
è il sistema tedesco, là anche i sindacati siedono nel CDA, però c'è un forte senso di responsabilità di tutti. Qui non funzionerebbe mai, ogni parte cerca sempre di fregare l'altra. Vale per tutti i paesi latini.
Ritratto di Oxygenerator
15 giugno 2023 - 11:01
Concordo
Ritratto di Gordo88
15 giugno 2023 - 11:06
1
Eh si molte volte pensiamo di essere i più furbi di tutti e questo finisce per ritorcerci contro..
Ritratto di pierfra.delsignore
19 giugno 2023 - 08:12
4
Concordo
Ritratto di Kappa18
15 giugno 2023 - 11:11
In pratica una cosa impensabile per noi. Sono in gamba.
Ritratto di Quello la
15 giugno 2023 - 11:31
Condivido, caro Biondi. Avercene. E, infatti, non ne abbiamo.
Ritratto di Miti
16 giugno 2023 - 22:11
1
Vi ricordo che dalla guerra in Jugoslavia ( dove hanno pagato a questi il "debito" della seconda guerra mondiale quando sono stati brutalmente sconfitti e fermati dai figli di Tito) hanno sempre tirato il grasso sulla loro fetta di mercato. Non nego la disciplina, non nego il loro potenziale davvero alto in materie di motori. Ma è facile fare soldi quando boicotti tutta la comunità europea con piani fiscali rigidissimi scommettendo sulla classe politica disastrosa che amministra i paesi in difficoltà. E qui non parlo solo del sud del continente ma anche della gran parte dei paesi estici. Con la riunificazione hanno beneficiato di enormi prestiti a interessi minimi. Dalla Banca Mondiale, dal FMI e dal Tesoro americano. Dividere la Jugoslavia, che era l'unico paese in grado di competere con loro sia per la ricchezza che per lo spirito imprenditoriale ( era l'unico paese comunista dove potevi aprirti un attività produttiva propria ) è stato molto facile proprio perché Tito aveva mischiato le popolazioni in maniera disordinata sicuro che avrebbe portato subito ai disordini sociale il caso di una sparizione del sistema comunista. Tito non voleva una Jugoslavia capitalista totalmente ma sempre guidata dal partito comunista jugoslavo. È stato facile dell'intesa tedesco-americana di iniziare una guerra fratricida. Con il suo avvio deciso proprio qui , in Italia, a Roma. Una volta tolta dalle partita cos'è rimasto potenzialmente contro la loro politica monetaria ? Il nord Europa ... ma con un po' più di "attenzione" nei loro confronti (quelli finanziari) e anche per il disprezzo che il nord Europa ha , storicamente, per il sud è stato davvero più che facile. Per questo non venite dirmi della correttezza tedesca in materie di politica economica in Europa. Io ero la , alle Porti di Ferro sul Danubio quando le forze aeree tedesche bombardavano i ponti. Dal l'altra parte del fiume. Il mio paese, la Romania ha perso più di 10% di PIL ogni anno di guerra. Perché avevamo interesse di cambi commerciali, poi in agricoltura o edilizia. Contratti per tanti anni e per tanti soldi. Petrolio, gas , energia elettrica, prodotti agricoli, mano d'opera, carbone, legna ...di tutto. Aziende andate in fumo , rami economici segati di debiti. Questo ci ha port ato la "correttezza" tedesca a noi , al mio popolo. Per questo fatemi un piacere... Il mondo non sta in audi ,bmw e mb. Adesso con l'avvento della elettrica sono tutti sulla stessa barca. L'intesa della Vag in Cina non produce soldi come pensava il governo tedesco. Proprio perché la Cina agita la possibilità di una guerra in Taiwan. Solo se un aereo cinese passa vicino al confine taiwanese le borse crollano. La globalizzazione da i sui brutti frutti. E la minaccia della guerra dei cinesi sarà per tanto , tantissimo tempo. Con la diffesa "lampo" dei portaerei americani il sistema economico taiwanese crollerà il mille pezzi. Le materie prime per i semiconduttori sono quasi tutti dalla Cina. Farà una guerra la, Xi ? Assolutamente no . Ma ogni giorno ricatterà con questa minaccia. Alla Germania cosa resterà ? Fare la stessa cosa che tutti non facciamo. Guardare. Si , il made in Germany è una certezza. Ma fatto sulle economie distrutte di tanti paesi europei.
Ritratto di Biondi stefano
17 giugno 2023 - 14:23
Grazie per la particolare e dettagliata risposta. Anche se devo annotare,non per ribattere ,che così an fatto,e continuano,i russi,gli americani,e gli inglesi.Con le colonie e ľ ingerenza politica.
Ritratto di Miti
17 giugno 2023 - 14:44
1
Per i russi , americani o cinesi (arrivati nel gruppo dei grandi per gli ultimi) importa solo dei loro affari. L'hanno sempre fatto, lo fanno e lo faranno sempre. La democrazia "importata" non è una vera democrazia. Ma è un punto di vista davvero discutibile di questa. "Applicarla" ad un altro sistema politico ed economico crea sempre una polveriera che appena riceve la scintilla scoppia. Alimentata tante volte della seconda offerta di "democrazia" esterna contraria alla prima , ma che arriva sempre sotto il banco. Somalia , Libia , Jugoslavia, Vietnam, Siria , i paesi della parte di nord del Sud America, Afghanistan per dire i più importanti dove l'interesse russo americano hanno fatto esclusivamente disastri. E tutto davanti e con l'accordo tacito o meno dell'Europa. Nato ? Nato è semplicemente l'America. Resuscitata perfettamente da un russo completamente incosciente che vive nel medio evo della democrazia stessa. Invece che il mondo si concentri sulle reali problemi di questo pianeta torniamo sempre nello stesso punto. Ammazzarci tra di noi con cime in un gioco da PlayStation. E tutto nel nome della democrazia. Democrazia...di chi ? Saluti e buon weekend !
Ritratto di Biondi stefano
17 giugno 2023 - 16:32
Tutto vero, c'è del folle in tutto questo. Rimango attonito e trovo sgomento alľ idea della guerra come soluzione. Se ľ idea é folle,purtroppo lo eanche ľ uomo che imbraccia un arma e spara a un altro mai visto e conosciuto prima. La cosa assurda che non mi capacito di intendere é questa : un solo uomo, da ľ ordine e centinaia di migliaia...obbediscono. Buon week end anche a lei.
Ritratto di Miti
17 giugno 2023 - 16:48
1
Fatto due anni di leva più 12 con contratto. Pur troppo non hai scelta. In tempo di guerra o obbedisci o la corte marziale. Non c'è nulla da fare. Il fatto che nei eserciti del est Europa sono dei elementi dal più basso livello e a tutti i livelli. Dove la bottiglia è una religione. E la Russia è tra i "migliori". Ma anche da me uguale in quei tempi. Gente che questo vizio non dovrebbe nemmeno sfiorare. Non so com'è nei eserciti occidentali o americano. Di qui fino a sparare alla prima persona... Il problema non è l'esercito pur troppo ma bande di delinquenti che riescono accendere la miccia di una guerra. Tante volte pagati, tante volte sotto contratto, tante volte imposte dalla agenzie straniere. Ho visto un documentario sulla storia del aereo invisibile F-117 colpito dal officiale jugoslavo durante la guerra. Il pilota americano ha incontrato anni dopo quel officiale. Forse c'era un po' di propaganda in tutto ciò ma quel momento quando si sono visti per la prima volta ... Le persone che perdono la vita in un conflitto illogico le metterei tutte insieme con questi generali, dittatori &co di tutti gli eserciti del mondo che danno l'ordine di attaccare un'altro paese e li lascerei la ha marcire con loro. Perché accidenti non possiamo vedere in pace una volta per tutto? E vedere davvero i veri problemi dell'umanità? Un saluto anche a Lei.
Ritratto di Spock66
15 giugno 2023 - 11:06
Sanno che con la MEB rischiano l'osso del collo e allora mettono fieno in cascina..tempo tre anni e si capira' che strada prendere...
Ritratto di RaptorF22Stradale
15 giugno 2023 - 11:17
1
GOLF diesel e potranno vivere in eterno , la gente inizia a svegliarsi , tutta europa produce solo l'8% di CO2 , non rompete le balle con le macchinine a batteria della peg perego .
Ritratto di pierfra.delsignore
19 giugno 2023 - 08:15
4
Il diesel è morto da tempo è una motorizzazione di nicchia e tale doveva rimanere, ha creato solo enormi problemi all'automotive l'assurda idea del diesel per tutti, che va bene, ma solo come motorizzazione per chi fa lunghissime percorrenze autostradali, non di certo per il "povero del popolo" che fai 10.000 km se va bene che il diesel costa meno.
Ritratto di Er sentenza
15 giugno 2023 - 13:33
In pratica fare meno modelli ed aumentare gli utili su ogni singola auto venduta. Quello che tutte le case stanno facendo da almeno 15 anni, con gli effetti che sono sotto gli occhi di tutti: auto ridicole a prezzi folli.
Ritratto di marcoveneto
15 giugno 2023 - 14:03
Vedremo se rimarrà in produzione la T-Roc cabrio =) Oggi ne ho viste 3 di diverse in un solo giorno! E' record!
Ritratto di Volpe bianca
15 giugno 2023 - 14:43
Addirittura 3! Sarà stato un raduno :-)))
Ritratto di marcoveneto
16 giugno 2023 - 06:37
=D
Ritratto di John V
15 giugno 2023 - 14:35
L'unico modo per fare volumi è così. Il tanto non è mai dato dalla somma di "tanti pochi", ma di "pochi tanti". Paretismo di basso livello, ma tant'è, e comunque non l'abbiamo ancora capito. Noi buttiamo un sacco di soldi sulle nicchie che non hanno mai fatto breccia, con le quali storicamente non siamo mai riusciti a far breccia, nemmeno in Italia, figuriamoci. Ma noi abbiamo le "eccellenze", e loro invece no. E beccatevi questa: "ec-cel-len-ze". Voi, no. Voi? No.
Ritratto di Goelectric
15 giugno 2023 - 15:14
Bello sentir dire che non ci saranno tagli al personale, spero sia cosi anche nella realtà. Quello che non capisco, è perche si tende a creare nuovi brand, tipo cupra, quando poi è una seat, invece di venderle con un solo marchio, non so se per razionalizzare li faranno sparire.
Ritratto di pierfra.delsignore
19 giugno 2023 - 08:20
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Tanti parlano come se il passaggio fosse domani, il passaggio avverrà in circa 10 anni per i segmenti dal C in poi 15 se si includono anche A e B ossia quelli a basso margine, tra 15 anni siete così sicuri che senza un processo automatizzato con minori operatori ci saranno decine di migliaia di giovani in Europa disposti a lavorare a basso costo come operai-e poco pagati in processi a bassa capacità lavorativa?
Ritratto di Alsolotermico
15 giugno 2023 - 22:16
Bravi!..Accellerate il cambiamento così sarete i primi nel finire nel diripo.
Ritratto di pierfra.delsignore
19 giugno 2023 - 08:16
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Nel dirupo ci finisce chi non ha visione del futuro e vive di stereotipi retrogradi. Al 2032 massimo tutto sarà EV a partire dal segmento C, chi non si è preparato fallirà
Ritratto di Fortesque
15 giugno 2023 - 22:27
La strada è quella ma qualche giorno fa leggevo strali, pernacchie e sonori buh per lo stesso concetto applicato da Renault sulla “nuova” Mitsubishi Colt per il mercato Eu che è un semplicissimo rebrand che è l’esempio estremo di razionalizzazione.
Ritratto di AZ
18 giugno 2023 - 12:22
Continuano a parlare di "razionalizzazione della gamma di modelli" e poi fanno modelli come la Arteon (e prima la Passat cc).
Ritratto di marcoveneto
19 giugno 2023 - 13:55
Meno male ci sono ancora modelli così.. e tranquillo che sono destinati a sparire.