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Volvo: la tecnologia dei videogiochi per progettare automobili

Pubblicato 20 novembre 2020

La Volvo ha realizzato un sofisticato simulatore con realtà virtuale che è in grado di accelerare lo sviluppo dei sistemi di sicurezza.

Volvo: la tecnologia dei videogiochi per progettare automobili

I simulatori sono molto importanti nel mondo dell’auto poiché vengono usati dai costruttori per ricreare situazioni reali accelerando così il processo di sviluppo. La Volvo nel corso degli anni, grazie a una serie di collaborazioni con aziende del settore tecnologico, è riuscita a realizzare simulatori sempre più sofisticati. L’ultimo viene definito dalla stessa Volvo "il simulatore di guida definitivo" (guarda il video qui sotto) e rappresenta la massima espressione in termini di accuratezza e potenza di calcolo. 

Il nuovo simulatore della Volvo comprende una serie di apparecchiature che devono essere indossate dalla persona. Ne fanno parte un sedile di guida con sensore di movimento e volante con feedback tattile (apparecchiature del tutto simili a quelle utilizzate nei videogiochi), un visore per la realtà virtuale e una tuta intera in grado di trasmettere dei feedback dal mondo virtuale al corpo dell’utente.

Combinando la grafica 3D ricreata sul visore (viene utilizza la specifica piattaforma Unity) è possibile simulare diverse situazioni nel traffico su un percorso di prova reale, utilizzando una vettura reale. Le peculiarità del visore XR-1 Varjo, in grado di funzionare sia con la realtà mista (miscelando elementi reali con quelli virtuali), che in modalità virtuale, rendono infatti possibile l’utilizzo del sistema su circuiti di prova reali, ma anche all’interno di un laboratorio con relativa postazione fissa con volante e sedile.

Nello sviluppo di sistemi di sicurezza, come ad esempio un sistema anticollisione, i tecnici possono così ricavare importanti informazioni sull’interazione fra la vettura e le persone, testando anche le reazioni sul fisico, dato che la tuta riesce a riprodurre delle sensazioni realistiche e trasmetterle al corpo di chi usa il simulatore.

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