Alfa Romeo Tonale: si guida sempre bene

Presentata nel 2022, la crossover media Alfa Romeo Tonale cambia, non troppo in verità, anche per rispettare le nuove norme antiinquinamento e di sicurezza. Il quattro cilindri 1.3 turbo a benzina della versione provata, la plug-in (unica 4x4 della gamma), rispetta ora la normativa Euro 6E-bis e perde 30 CV, da 180 a 150 CV; ne vengono recuperati un po’ con la parte elettrica e con la taratura del sistema ibrido, in modo che la potenza complessiva cali solo di 10 CV, da 280 a 270 CV.

Anche il 1.5 della mild hybrid, sempre quattro cilindri turbo, è diventato Euro 6E bis, ma guadagna 15 CV, da 160 a 175. Invariato invece il 1.6 turbodiesel da 130 CV, che rimane Euro 6E. Con qualunque motore, la targa anteriore passa dal lato sinistro del paraurti al centro, anche in questo caso per rispettare la normativa europea per l’omologazione. Le consegne inizieranno a gennaio del 2026, con listini in arrivo fra pochi giorni. Prezzi da 41.650 euro per le 1.5, da 39.850 euro per le diesel e da 51.100 euro per le ibride ricaricabili.

Altra novità dell’Alfa Romeo Tonale è l’allargamento della carreggiata (la distanza tra i centri delle ruote dello stesso asse), sia davanti sia dietro. Una piccola differenza, ma di un certo impatto anche estetico: l’auto pare meglio “piantata” a terra e più sportiva. Quanto allo spostamento della targa anteriore, c’era il rischio che togliesse importanza allo scudetto; per scongiurarlo, i designer gli hanno dato una forma concava tridimensionale, un po’ come nelle storiche 33 Stradale e GT 2000.

Il risultato è convincente: uno dei tratti identificativi della casa non ne esce ridimensionato. Le prese d’aria ai lati dello scudetto sono invece un omaggio alle Giulia GTA e GTAm. Invariate la fiancata e la parte posteriore della carrozzeria. L’auto può avere cerchi da 17” (per la “base”) fino a 20” (optional per la più ricca Veloce): in questo caso sono a fori, come tradizione del marchio, ma qui ce ne sono tre invece che quattro. 

Gli interni sono praticamente invariati: abbastanza spaziosi, sono ben rifiniti. Nuove alcune combinazioni di colori e finiture, come la pelle rossa dei sedili “a cannelloni”, con cuciture dell’abitacolo coordinate. Combinazione inedita è quella della versione di lancio del test, la Milano Cortina 2026, in bianco/nero e con i rivestimenti in Alcantara (utilizzata anche per la fascia nella plancia). Nulla di nuovo il cruscotto digitale di 12,3”, che rimane molto azzeccato: con la sua forma a binocolo e la possibilità di scegliere la modalità “classica” (con lancette virtuali) richiama le Alfa del passato; intuitivo il sistema multimediale. In questa plug-in, la parte elettrica alloggiata al retrotreno riduce la capacità di carico dai 500 litri delle altre versioni a 385 (1430 reclinando gli schienali posteriori): pochi, per una crossover lunga 453 cm.

L’Alfa Romeo Tonale si conferma una delle crossover medie più gradevoli nella guida: si apprezzano la precisione e la rapidità dello sterzo, con un assetto che limita i movimenti laterali ma allo stesso tempo assorbe bene buche e avvallamenti. Anche con i cerchi di 20” optional (circa 1.200 euro), la risposta non è quasi mai brusca. Molto buona l’aderenza, e grazie a una nuova strategia di gestione, in Dynamic il motore elettrico posteriore da 128 CV (che permette di ottenere la trazione integrale senza un albero di trasmissione) inizia a spingere qualche istante prima del 1.3 e dell’elettrico ad esso accoppiato, collegati invece all’asse anteriore. Questo permette di chiudere un po’ la traiettoria col retrotreno, in uscita dalle curve strette: il comportamento (seppur vagamente) ricorda quello di una trazione posteriore, senza però arrivare a evidenti perdite di aderenza.

Molto pronta la risposta dell’ibrido. Come accade con altre plug-in, il peso elevato (a vuoto sono 1.835 kg) smorza un po’ la spinta, ma ci sono pur sempre 270 CV: la velocità cresce rapidamente (lo “0-100” ufficiale è in 6,6 secondi, mentre prima era di 6,2) e senza indecisioni. Non è il massimo il selettore del cambio automatico: la rotella ha degli scatti, ma nessun “blocco” di inizio e fine corsa in corrispondenza delle posizioni D e R (in mezzo c’è la N). Inoltre, si nota un certo ritardo tra il comando e l’effettivo innesto della modalità desiderata e, quando ci si ferma e si apre la portiera, il cambio non va in “P” in automatico, come invece accade con altre vetture. 

La versione base dell’Alfa Romeo Tonale si chiama ora semplicemente Tonale: di serie i fari full led, i cerchi di 17”, il sistema multimediale con schermo di 10,3 pollici oltre ad Apple CarPlay e Android Auto wireless. La Sprint ha i dettagli esterni e i vetri posteriori scuri e i cerchi di 18”. Un gradino più su la Ti, con sedili in pelle (rossa o nera) regolabili elettricamente, ventilati e riscaldabili (come il volante e gli ugelli lavavetro). Al vertice della gamma si trova la Veloce: ha nuovi cerchi di 19 pollici, fari a matrice di led, pinze freno della Brembo di colore rosso e terminali di scarico cromati (nella versione Plug-in), nonché le sospensioni con ammortizzatori a controllo elettronico.

C’è però anche la versione di lancio Milano Cortina 2026, con tutti gli accessori della Veloce ma che si distingue per gli inserti in color argento nelle minigonne e nel paraurti posteriore e per le pinze freno Brembo con colorazione nera lucida e scritta Alfa Romeo bianca. Dentro, sedili in Alcantara nero e bianco, fascia nella plancia nello stesso materiale e luci ambiente con grafica specifica sulla plancia.