Audi Q3: vivace e comoda, ma poco generosa

Tutta nuova, l’Audi Q3 è una suv media (misura 453 cm in lunghezza) dalle forme sportive, anche se “ammorbidite” rispetto a quelle del modello precedente. Il frontale si conferma aggressivo, grazie ai fari sottili e alla grande griglia (che sulla versione S line è in nero lucido), ma le nervature delle lamiere sono meno marcate rispetto a prima. Dietro si ritrovano le maggiori differenze rispetto al passato, perché le luci su due piani sono una novità per la casa, con quelle di stop messe in verticale. I rigonfiamenti dei passaruota rendono muscolosa la fiancata. Capitolo motori: oltre alle ibride, “leggera” (1.5 da 150 CV) e plug-in (con 204 o 272 CV), e alla versione a benzina (204 CV o, con trazione integrale, 265 CV), c’è questa TDI a gasolio: 2.0 da 150 CV.

La plancia, meno sporgente rispetto a quella del modello precedente, rende più “arioso” l’abitacolo. Gradevole la fascia in tessuto che la riveste da una parte all’altra e che si ritrova anche, in alto, nei pannelli porta. Però, la plastica nera nel tunnel, nelle porte e nel volante si riempie di impronte in pochi minuti. L’abitabilità? Più che buona e i sedili anteriori sportivi supportano bene (ma per averli in pelle bisogna aggiungere € 1.500). Quanto ai posti posteriori, ai lati c’è tanto spazio per gambe e testa; in mezzo, il tunnel toglie invece un po’ di spazio per i piedi ma il divano è piatto e anche in tre non si viaggia così male.

“Furbo” il selettore del cambio sul piantone dello sterzo, che ha permesso di liberare spazio, nel tunnel fra i sedili, per portaoggetti, portabibite e per la piastra di ricarica senza fili del cellulare. A proposito di quest’ultima, refrigerata, funziona davvero bene: in 15 minuti ricarica circa il 15-20% della batteria del telefonino, senza surriscaldarla. Non succede così spesso, anzi. Piccola nota stonata, trattandosi della ricca versione S line: il volante sportivo a tre razze con levette del cambio costa 350 euro; e € 600 quello anche riscaldabile. Questo ha i comandi contenuti in una “placca” per razza, che va premuta come un classico pulsante. La sua parte centrale, però, è a sfioramento e gestisce il volume dell’audio (a destra) e il cruise control adattativo (a sinistra): capita di attivarla involontariamente.

La nuova Audi Q3 è migliorata parecchio, rispetto al modello vecchio, nella connettività: lo schermo centrale, curvo e orientato verso il guidatore, si basa su Android Automotive. Un sistema operativo svelto e personalizzabile, che permette di scaricare nuova app (come YouTube, da usare a vettura ferma) da uno store della casa (non quello di Google) . Nella media il bagagliaio: 488/1.293 litri. Con il pacchetto “portaoggetti e panca posteriore plus” (€ 400) il divano scorre di 13 cm, facendo arrivare la capacità con i posti in uso a 575 litri.

Su strada, il turbodiesel (che per la casa sarà il più venduto) si conferma un’ottima scelta per auto di questo genere; peccato non possa essere abbinato (come avviene su alcune rivali) alla trazione integrale. Pur non essendo un “fulmine”, riprende bene già a 1.200 giri, per poi spingere con decisione da 1.600. Da qui e fino a 2.300 circa, però, il quattro cilindri (non elettrificato) romba un po’ troppo: trattandosi di un diesel, questa è la fascia più utilizzata. Il cambio? A doppia frizione, con 7 marce, è rapido e fluido e si adatta bene alle richieste di chi guida. Tra le curve, la nuova Audi Q3 è agile e sicura.

Non leggerissimo ma preciso lo sterzo; quello progressivo dell’auto provata diventa più diretto quanto più lo si gira: nelle svolte strette in città e in manovra permette di ruotare poco il volante. Una bella comodità. Il molleggio? L’auto non è esattamente morbida, ma smorza bene sia le buche sia gli avvallamenti autostradali. Soffre un po’, almeno con i cerchi di 19” della S Line, le imperfezioni più marcate dell’asfalto: in quel caso diventa un po’ brusca.