Con la terza generazione, la suv di medie dimensioni Audi Q3 adotta uno stile più sportivo. Si fa notare la grande mascherina anteriore, affiancata dalle luci sottili che rendono aggressivo lo “sguardo”. La fiancata, scolpita, termina con una parte posteriore attraversata dai lunghi fanali orizzontali disposti su due livelli: quello inferiore attraversa da parte a parte il portellone, sotto il logo dei quattro anelli (illuminato nelle versioni più ricche), e unisce le luci verticali dei due stop.
La plancia dell’Audi Q3 riprende l’estetica di quella dei modelli più grandi, con il doppio schermo di serie che include il cruscotto digitale di 11,9” e il display di 12,8” per il rapido e personalizzabile sistema multimediale, basato su Android Automotive. Buona l’abitabilità: anche in tre sul divano non si sta scomodi, solo il tunnel toglie un po’ di spazio per i piedi di chi sta in mezzo.
Nella media il baule dell’Audi Q3, che migliora la capacità con tutti i posti in uso scegliendo come optional (nel pacchetto "Portaoggetti") il divano scorrevole di 13 cm: coi sedili posteriori nella posizione più avanzata aumenta lo spazio per i bagagli di quasi 100 litri.
"Cugina" della Volkswagen Tiguan, con la quale condivide la meccanica, l’Audi Q3 ha motori a gasolio, a benzina o ibridi (mild e plug-in), con trazione anteriore o integrale, e sempre abbinati al cambio robotizzato a doppia frizione. Agile e sicura tra le curve, la suv tedesca ha uno sterzo preciso anche se non leggerissimo: in città è comodo il comando progressivo, che diventa più diretto quanto più lo si gira (nelle svolte strette e in manovra permette di ruotare poco il volante). L’assetto non è troppo morbido, ma filtra bene le irregolarità stradali (soprattutto con le gomme dalla spalla più generosa).


















































































































































