La BYD Dolphin Surf è la nuova utilitaria elettrica della casa cinese. La distinguono i prezzi, molto interessanti: si parte da 19.490 euro (leggi qui la news), mentre la più ricca e potente auto del test, dotata di una batteria più capiente, costa 25.990 euro, ma è acquistabile pure con il finanziamento che prevede 36 rate da 99 euro al prezzo scontato di 21.990 euro .
Lunga 399 cm, la BYD Dolphin Surf dispone di molti aiuti alla guida come il cruise control adattativo, il mantenimento in corsia e di utili funzioni, tra cui il sistema multimediale con comandi vocali (che si è dimostrato efficiente durate il nostro test) e la possibilità di aprire e chiudere le porte tramite lo smartphone. C’è persino la tecnologia Vehicle-to-Load (V2L) che consente di alimentare dispositivi esterni, fino a 3,3 kW, con la batteria dell’auto. Si rende così possibile il funzionamento, per esempio, di una macchina da caffè o di un barbecue elettrico, oppure la ricarica di una bici con pedalata assistita, semplicemente collegandoli alla presa esterna della vettura. Pure sul piano della qualità costruttiva, la BYD Dolphin Surf raggiunge un buon livello.
La linea è moderna e vistosa. La Dolphin Surf ha il frontale basso e appuntito, i fari trapezoidali che ricordano un po’ quelli della Lamborghini Huracan (del resto, il responsabile del design della BYD è Wolfgang Egger, che ha lavorato per la casa bolognese), le fiancate scavate e mosse da nervature e la coda alta e verticale, con un vistoso spoiler sopra il piccolo lunotto e i fanali orizzontali collegati da una barra luminosa.
Un pregio della BYD Dolphin Surf è la disponibilità di spazio, sia davanti sia dietro, dove due persone stanno davvero comode (l’auto è omologata solo per quattro): c’è parecchio agio per le spalle e per la testa e pure le ginocchia non soffrono, anche se si tengono le poltrone anteriori abbastanza arretrate. Manca, invece, un po’ di luminosità, a causa dei vetri posteriori piccoli. La plancia ha un’originale forma a onda, il volante è piccolo, ha la parte bassa appiattita che gli dà un tono sportivo ed è regolabile in altezza e in profondità.
I pannelli sono montati con cura e i materiali, anche se rigidi, hanno un aspetto piacevole: presentano una combinazione di tessuto e plastica che al tatto è gradevole. E poi ci sono funzioni che di solito si trovano su auto di livello superiore, come i sedili (comodi, ben imbottiti e rivestiti in finta pelle) a regolazione elettrica e riscaldabili, l’ingresso senza chiave e un sistema multimediale efficiente, con il controllo vocale, Android Auto ed Apple CarPlay senza cavo e uno schermo centrale di 10,1” e ricco di funzioni (tra cui la possibilità di farlo ruotare in verticale premendo un tasto virtuale nel display per dare un feeling tipo smartphone).
Gradevole anche il piccolo cruscotto digitale di 5”, ma poco configurabile e con alcuni caratteri molto piccoli che richiedono uno sforzo per chi non ha una vista perfetta. Comoda la posizione di guida, buona la visibilità anteriore (mentre è scarsa quella dietro attraverso il piccolo lunotto; per fortuna ci sono le telecamere a 360° che aiutano parecchio in manovra) e ben disposti i comandi principali a centro plancia, con dei pratici tasti fisici. Un po’ sottotono, invece, la piastra di ricarica degli smartphone, in plastica leggera e rigida nel tunnel centrale, che ostruisce i movimenti se si vogliono utilizzare le prese Usb sottostanti.
Della BYD Dolphin Surf si apprezzano subito l’agilità nel traffico, lo scatto al semaforo e lo sterzo leggero che facilita la guida in città (molto buono anche il raggio di svolta che consente di fare inversioni a “U” anche in spazi molto stretti). Il comando ci è parso anche piuttosto preciso (ma la nostra prova si è svolta solo su un tracciato cittadino, in una prossima prova su alVolante vedremo come si comporta a velocità più elevate). Una gradevole sorpresa è costituita dal motore (quello della Comfort, la versione più ricca e più potente, ha 156 CV), che mette a disposizione tre programmi di guida (selezionabili agendo su un comando a centro plancia): Normal, Eco e Sport. Il comportamento dell’auto cambia non poco, specie tra Eco, in cui la risposta all’acceleratore è lenta e Sport, che mette a disposizione tutta la potenza. Le sospensioni rispondono bene (sono state irrigidite rispetto a quelle delle versioni cinesi) e i freni ci sono parsi potenti, anche se il pedale appare un po’ spugnoso nella prima parte della corsa.
La Dolphin Surf è costruita sulla e-Platform 3.0 della BYD e utilizza in larga parte acciaio ad alta resistenza (68,2%) per garantire una struttura solida e sicura, mentre la chimica e la costruzione della batteria hanno permesso, a detta della casa, di superare uno dei test più severi per provare la resistenza degli accumulatori, quello di penetrazione con chiodi. Il sistema di trazione integra motore, riduttore, caricatore, convertitore DC, centralina di distribuzione alta tensione, controller di gestione batteria, unità di controllo veicolo e controller motore in un unico modulo. Per la casa, questo ottimizza l’uso dello spazio. Il motore e la trazione sono sulle ruote anteriori, mentre la pila del tipo LFP (litio-ferro-fosfato) è chiamata Blade (lama) per via delle celle molto sottili e lunghe ed è prodotta dalla casa stessa.
Nei dati ufficiali, la batteria da 43,2 kWh della Comfort garantisce un’autonomia media di 310 km nel ciclo WLTP, ma nell’uso reale probabilmente sarà un po’ meno: in ogni caso, non consente di affrontare lunghi viaggi senza ricaricare, mentre in città la BYD dichiara ben 460 km. Vedremo; la metteremo presto alla prova. Quanto alla capacità di ricarica, alle colonnine rapide in corrente continua la pila accetta fino a 85 kW (Boost e Comfort), quindi per la casa l’auto può passare dal 10% all’80% di carica in 30 minuti, mentre con corrente alternata (fino a 11 kW) si può effettuare una carica completa (0-100%) in cinque ore.
| Motore anteriore elettrico | |
| Potenza massima complessiva kW (CV) | 115 (156) |
| Coppia max Nm | 220 |
| Tipo batteria | litio ferro fosfato |
| Tensione - capacità | 400 V - 43,2 kWh |
| Potenza max di ricarica dalle colonnine | |
| In corrente alternata | 11 kW |
| In corrente continua | 85 kW |
| Tempo di ricarica | 5 ore (a 11 kW) |
| Trazione | anteriore |
| Freni anteriori | dischi autoventilanti |
| Freni posteriori | dischi |
| Le prestazioni dichiarate | |
| Velocità massima (km/h) | 150 |
| Accelerazione 0-100 km/h (s) | 9,1 |
| Autonomia (km, ciclo WLTP) | 310 (ciclo WLTP) |
| Quanto è grande | |
| Lunghezza/larghezza/altezza cm | 399/172/159 |
| Passo cm | 250 |
| Posti | 4 |
| Peso in ordine di marcia kg | 1390 |
| Capacità bagagliaio litri | 308/1037 |
| Pneumatici (di serie) | 185/55 R 16 |















































































