Alla McLaren non fanno mistero delle loro ambizioni nel mondo della gran turismo stradali. Dopo il lancio della MP4-12C nel 2011 (col V8 da 600 CV), da questo modello la casa inglese ha derivato tre famiglie di vetture. Le più accessibili sono le Sports Series, fra cui la McLaren 540C Coupé (167.800 euro) del test che, con i 540 CV del suo 3.8 V8 biturbo, è la meno potente. Le altre sono le 570 Coupé con lo stesso motore ma, come dice il nome, da 570 cavalli: la S (190.250 euro) è la più grintosa, la GT (200.500 euro) offre maggiore comfort (diversa la taratura delle sospensioni) e si distingue per l’esteso lunotto apribile, che dà accesso a un baule di 220 litri. Nel 2017 si aggiungerà la spider. Nel 2016 la McLaren conta di produrre circa 3000 vetture (una dozzina per l’Italia) ed entro il 2020 pensa di toccare le 5000 unità annue. Nei piani, i motori attuali saranno affiancati da “power unit” ibride sulla scorta dell’esperienza in Formula 1 e la produzione rimarrà incentrata esclusivamente sulle gran turismo ad alte prestazioni.
Come tutte le McLaren stradali, la 540C Coupé fa tesoro delle esperienze nelle corse ed è costruita intorno alla “cellula” in fibra di carbonio dell’abitacolo, che pesa soltanto 75 kg. Ad essa sono ancorati i sottotelai in alluminio che sostengono le sospensioni a triangoli sovrapposti e il resto della meccanica. Il motore è collocato in posizione centrale, alle spalle dei due sedili, ed è realizzato in collaborazione con la Ricardo (azienda britannica con un secolo di storia e specializzata nella produzione di sistemi propulsivi). Il cambio è robotizzato a doppia frizione con sette marce, naturalmente completo di modalità manuale mediante le leve dietro il volante. La carrozzeria in alluminio è frutto di studi aerodinamici, per ottenere un’elevata deportanza (la forza che schiaccia l’auto verso il suolo, migliorando la tenuta di strada) senza l’aggiunta di vistosi alettoni. In particolare, gli spoiler e le aperture nel frontale distribuiscono l’aria che investe l’auto in quattro direzioni. Parte del flusso viene indirizzato dai profondi solchi neri nelle fiancate verso i radiatori del motore davanti alle ruote posteriori. Gli archi dei montanti posteriori per il tetto sono staccati dalla carrozzeria, creando un deviatore che incanala opportunamente l’aria sopra il cofano motore. Infine, il flusso sotto la vettura alimenta il complesso estrattore aerodinamico nella parte posteriore dell’auto.
Oltre al notevole effetto scenografico l’apertura verso l’alto delle porte della McLaren 540C Coupé non ostacola l’accessibilità a bordo che, anzi, è più agevole del previsto. Per il genere di vettura l’abitacolo è accogliente e luminoso, per via dell’esteso parabrezza. L’esemplare del test ha un’impronta “racing” con rivestimenti parzialmente in pelle (visibili nelle immagini). In alternativa, l’interno si può arricchire notevolmente con la selleria totalmente in pelle (anche nappa) di vari colori (da 1.570 euro) e dettagli in fibra di carbonio (da 2.360 euro), oltre che della regolazione elettrica con memoria e del riscaldamento per i sedili (3.450 euro). Questi ultimi sono fascianti, ma non stringono eccessivamente e risultano molto comodi. Del resto, anche se stiamo parlando di una supersportiva, la McLaren 540C Coupé è confortevole: i due passeggeri dispongono di tutto lo spazio necessario, di vari portaoggetti e di un completo impianto multimediale (con il ricercato schermo nella consolle fluttuante) che fornisce anche indicazioni dei tempi sul giro di pista. L’unica scomodità sono i passaruota, che rubano spazio ai piedi. La posizione di guida è ben studiata, offre tutte le regolazioni del caso mentre il ricco cruscotto digitale si legge senza difficoltà. Fra i sedili trovano posto i due manettini per selezionare la risposta dei vari componenti (tre le modalità di guida: Normal, Sport e Track). Quello di destra varia la risposta del motore, del cambio e dello sterzo; quello di sinistra comanda le sospensioni “intelligenti” e i controlli elettronici. E non manca il tasto del launch control per scatti brucianti in stile Formula 1. I bagagli trovano posto sotto il cofano anteriore, dove è ricavato un vano discretamente ampio (150 litri).
Se il look della McLaren 540C Coupé è mozzafiato, la guida non è da meno. Lo sterzo molto diretto, il rollio inesistente e la notevole agilità regalano emozioni forti nelle curve, che vengono “divorate” in men che non si dica. Nelle modalità Normal e Sport l’auto è sicura e non difficile da gestire. Merito anche del potente impianto frenante con dischi carboceramici (9.420 euro) e completo di un pedale dalla corsa breve, ma ben modulabile. Invece, la funzione Track è per la pista; per saggiare gli elevati limiti di questo bolide senza “aiuti” elettronici serve esperienza. Il cambio a doppia frizione è puntuale nel selezionare le sette marce in modalità automatica (fa anche la “doppietta”) e molto rapido in quella manuale (pure nelle scalate), senza rispondere in maniera troppo brusca. Il motore (540 CV) spinge con ferocia fin dai bassi regimi, accompagnato da un “voce” grintosa e altrettanto gradevole. Per una supersportiva il comfort è più che soddisfacente: in Normal le sospensioni a controllo elettronico “digeriscono” le buche e il V8 biturbo sa rispondere anche con dolcezza ai comandi. Ma, specie nelle trasferte autostradali, qualche fastidio può venire dal rumore di rotolamento dei larghi pneumatici e dallo sterzo molto sensibile: al minimo sfioramento fa deviare dalla traiettoria e tende a “copiare” le imperfezioni dell’asfalto. Nulla da ridire sulla visibilità, ottima davanti e niente male dietro: il pur piccolo lunotto verticale fa vedere meglio di quanto ci si aspetti (la retrocamera costa 1.300 euro). Per quanto di relativa importanza per un “mezzo” simile, i consumi senza esagerare con l’acceleratore, sono ragionevoli: il computer di bordo ha calcolato circa 8 km/l.
Pregi
> Cambio. Rapido e non brusco, è puntuale nell’inserire le marce.
> Guida. Entusiasmante, da sportiva doc.
> Visibilità. Buona per un’auto a motore centrale.
Difetti
> Passaruota. Sono d’intralcio per le gambe.
> Rumorosità. Quella generata dal rotolamento dei pneumatici sull’asfalto è fastidiosa.
> Sterzo. Ottimo nella guida sportiva, nelle trasferte autostradali richiede continue correzioni.
Cilindrata cm3 | 3799 |
No cilindri e disposizione | 8 a V di 90° |
Potenza massima kW (CV)/giri | 397(540)/7500 giri |
Coppia max Nm/giri | 540/3500-6500 |
Emissione di CO2 grammi/km | 249 |
Distribuzione | 4 valvole per cilindro |
No rapporti del cambio | 7 (autom. doppia frizione) + retromarcia |
Trazione | posteriore |
Freni anteriori | dischi autoventilanti |
Freni posteriori | dischi autoventilanti |
Le prestazioni dichiarate | |
Velocità massima (km/h) | 320 |
Accelerazione 0-100 km/h (s) | 3,5 |
Consumo medio (km/l) | 9,3 |
Quanto è grande | |
Lunghezza/larghezza/altezza cm | 453/190/120 |
Passo cm | n.d. |
Peso in ordine di marcia kg | 1311* |
Capacità bagagliaio litri | 150 |
Pneumatici (di serie) | 225/35 R19 ant. - 285/35 R20 post. |
* A secco
Prezzo minimo | Prezzo medio | ||
---|---|---|---|
Mclaren Sports series coupe usate 2019 | 149.000 | 149.000 | 1 annuncio |
Mclaren Sports series coupe usate 2021 | 235.000 | 235.000 | 1 annuncio |