Opel Mokka Electric: tutta da guidare

Con la grintosa Opel Mokka-e GSe si amplia la gamma della piccola crossover tedesca, che c’è anche 1.2 a benzina da 136 CV (col cambio manuale), 1.2 ibrida (con il robotizzato e 145 CV) o elettrica con 156 CV. Già ordinabile, anche la GSe va a corrente; non costa certo poco, ma ha una meccanica raffinata per la categoria: come nelle “cugine” Alfa Romeo Junior Veloce e Abarth 600e (le case sono nel gruppo Stellantis), il motore scarica sulle ruote anteriori ben 281 CV, “tenuti a bada” da un differenziale autobloccante.

Fuori, la Opel Mokka-e GSe non cambia molto rispetto alle versioni più “tranquille”; comunque, la maggiore sportività è evidente senza essere troppo vistosa. Merito della griglia del paraurti anteriore in nero lucido e dei dettagli giallo fluorescente, come le pinze dei freni che s’intravedono dalle razze dei bei cerchi in lega di 20”. Inoltre, volendo, c’è il cofano anteriore verniciato di nero (300 euro).

Non manca di grinta nemmeno l’abitacolo, dove le plastiche sono tutte rigide, ma ben assemblate tra loro. Il cruscotto digitale e lo schermo dell’infotainment (con di serie il navigatore e i comandi vocali) orientato verso il guidatore si leggono bene, ma a rubare la scena, nella Opel Mokka-e GSe, sono i sedili anteriori: riscaldabili, (come pure il volante a tre razze rivestito in pelle), col poggiatesta integrato e fianchetti molto pronunciati,  contengono bene il corpo in curva e sono anche comodi (a meno di non essere di corporatura particolarmente robusta). D'effetto, poi, l’Alcantara di un colore grigio scuro e la pedaliera in alluminio a vista. 

Meno comodi, nella Opel Mokka-e GSe, sono i posti dietro: per via del taglio spiovente degli sportelli posteriori, il divano è poco pratico da raggiungere per chi supera i 180 cm; lo spazio per le gambe e la testa ai lati non è male, ma viaggiando in tre si sta stretti all’altezza delle spalle. Quanto al bagagliaio, è curato, ma 310 litri di capienza con i cinque posti in uso (40 in meno rispetto a quello delle 1.2) sono pochi persino per una crossover lunga solo 415 cm.

La Opel Mokka-e GSe scatta con grande vivacità (la casa dichiara 5,9 secondi nello “0-100”) e nel nostro breve test in pista a Jarama, in Spagna, abbiamo raggiunto molto in fretta i 180 km/h di tachimetro; poi, l’allungo si smorza un po’, ma di certo si avvicinano i 200 km/h dichiarati. Le doti migliori, però, si notano sulle strade extraurbane e nel misto stretto: è stabile nei curvoni veloci e, pur restando reattiva nei cambi di direzione repentini, ci è parsa meno “nervosa” di altre auto con cui è imparentata: insomma, un’auto coinvolgente ma anche “facile” e rassicurante; peccato solo per la risposta del retrotreno che resta un po’ brusca sulle asperità. Capitolo freni: la potenza dell’impianto è ok per un’auto che sfiora i 1.600 kg a vuoto, ma gli amanti della guida sportiva la sfrutterebbero più facilmente e con più fiducia se la corsa del pedale fosse un po’ più breve.

Secondo la casa, un “pieno” di corrente della Opel Mokka-e GSe basta per percorrere in media 336 km; già non sono molti, e la batteria da 54 kWh (50,8 realmente utilizzabili) si scarica in fretta se si sfruttano appieno i 281 CV a disposizione. Cosa che abbiamo fatto in brevi tratti nel nostro test, al termine del quale, sul cruscotto, abbiamo letto un consumo di 5 km/kWh. Facendo un rapido calcolo, ci sembra più realistico stimare un’autonomia di circa 280 km. La ricarica avviene con una potenza fino a 100 kW, con tempo minimo di circa 25 minuti per il 10-80%.